Un dialogo, un “vis-à-vis” tra la creatività di giovani artiste e artiste e le collezioni storiche dei musei senesi, in collaborazione con i centri più prestigiosi dedicati al contemporaneo in Italia.
Un itinerario che si è snodato tra installazioni site specific, momenti di confronto e punti di vista inaspettati. Il progetto ha visto la collaborazione e il coinvolgimento delle comunità.
Le artiste e gli artisti hanno raccolto la sfida, confrontandosi con le collezioni dei musei senesi, e il risultato è stato un duplice sguardo: confronti densi di partecipazione e coniugati al presente.
Vis-à-vis: le tappe
Il cartellone ha avuto inizio con una pre-view: l’inaugurazione di Palianytsia di Žanna Kadyrova, artista ucraina presente in contemporanea anche alla Biennale di Venezia 2024. L’opera, legata alle tematiche del conflitto in corso, rappresenta delle forme di pane, realizzate con pietre raccolte sulle quali interviene l’artista. La parola pane in ucraino, Palianytsia, viene pronunciata differentemente da russi e ucraini e funge da elemento di distinzione: si carica di nuovi significati all’interno del Museo di Arte Sacra di Buonconvento, tra opere d’arte medievali.
Il percorso è proseguito con la mostra fotografica nel Museo Archeologico di Murlo dell’artista under 35 toscana e residente a Berlino Erika Pellicci: scatti che documentano un’azione realizzata nel territorio e immagini realizzate con tecniche antiche, quali la cianotipia, frutto di una settimana di residenza nel borgo. Al centro, il tema della casa: riflessione dal passato etrusco fino alla contemporaneità.
Strette le relazioni tra il museo, il borgo e le collezioni anche nelle installazioni di Leonardo Meoni: l’artista ha idealmente ricucito Piazza Pio II a Pienza con la realizzazione di tableaux di velluto montati presso Palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini. I velluti, con figure tratte dal vocabolario artistico antico, sono in dialogo con i tessuti del piviale di Pio II, arredo liturgico donato dal Pontefice alla “città ideale” da lui (ri)fondata.
Il rapporto tra le crete, la Val d’Orcia e l’immaginario paesaggistico cinese, invece, è al centro delle riflessioni dell’artista Xiao Zhiyu. La ricerca riguarda la ri-materializzazione di oggetti e corpi: dipinti che ripetono la forma e il peso dei libri, all’interno di un percorso artistico raffinato, in stretto dialogo con la Sala d’Arte San Giovanni a Castiglione d’Orcia. Durante l’inaugurazione della mostra è stato realizzato un talk sul tema del paesaggio raffigurato nella tradizione occidentale e in quella orientale in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena.
Viaggi carsici e memorie dal sottosuolo nelle poesie di Elisa Biagini, in un rapporto di confronto con il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore. La poetessa ha immaginato, in collaborazione con il collettivo FOSCA, un percorso tra le vetrine del museo contaminate da stralci di liriche e oggetti “alieni”: un intervento a margine della pubblicazione della raccolta “L’intravisto” (Einaudi).
Fra gli appuntamenti di VIS-À-VIS anche un talk dedicato all’arte nello spazio pubblico realizzato a Serre di Rapolano in collaborazione con Fondazione Elpis e Centro Pecci per l’arte contemporanea.