Comune: | Carrara |
Via: | Provinciale Gragnana |
Villa della Padula di Bernardo Fabbricotti venne costruita nel 1879 su progetto di Vincenzo Micheli, architetto di origini carraresi residente a Firenze, dove dirigeva l'Accademia di Belle Arti. L'edificio posto in uno splendido parco di nove ettari alle spalle della città, in posizione dominante, si caratterizza per la sobrietà della facciata in stile neo-classico, intonacata e arricchita da cornici, finestre sormontate da timpani, lesene con capitelli corinzi e da un balcone centrale retto da mensole in marmo. Il parco, che secondo il gusto tipico ottocentesco ricalca le linee naturali del terreno rifacendosi ai dettami del giardino all'inglese, è attraversato da viali tortuosi che si inoltrano all'interno di boschetti composti da piante di alto fusto e arbusti riuniti a gruppi e macchie irregolari. Le acque sono raccolte in laghetti alimentati da ruscelli e cascatelle. Tra gli arredi sparsi nel parco si annoverano: le fontane, il gazebo, e la colonna commemorativa a Domenico Andrea. Caratteristico risulta l'edificio d'ingresso in stile neomedievale, disegnato da L. Caselli. L'apparato scenografico della vegetazione è rafforzato dalla particolare conformazione orografica, al punto che si può trovare una grande varietà di elementi, tra i quali l'acquitrino che gli ha dato il nome (il Padule) e le creste rocciose che ne delimitano il confine nord. Un progetto di recupero dell'intero complesso, redatto dall'architetto Claudio Rocca, prevede la realizzazione di un Centro Espositivo per l'arte e la scultura contemporanea, di cui la città di Carrara vorrebbe dotarsi da anni.
Bernardo Fabbricotti's Villa della Padula was built in 1879 from a design by Vincenzo Micheli, an architect from Carrara who lived in Florence, where he ran the Academy of Fine Arts. The building, set in a splendid 9-hectare park situated in a commanding position behind the city has a characteristically restrained Neoclassical façade, tastefully embellished with stuccowork, cornices, windows surmounted by tympana, pilaster strips with Corinthian capitals and a central balcony held up on marble corbels. The park, which, in keeping with the typical taste of the 19th century, follows the lie of the land in the typical manner of the English-style garden, is crossed by winding paths that disappear into the woods with their tall trees and shrubs arranged in irregular groups and clumps. Water is present in the form of small lakes fed by streams and waterfalls. The grounds are variously furnished with fountains, a gazebo and a column commemorating Domenico Andrea. Another characteristic feature is the entrance building, designed in the neo-medieval style by L. Caselli. The picturesque appearance of the greenery is further enhanced by the highly varied geography of the site, which includes a marsh (il Padule, which occurs in the name of the villa) and the rocky spurs that mark the northern confines of the property. The planned redevelopment project for the property, by architect Claudio Rocca, will involve the creation of an exhibition centre for contemporary sculpture and art, which the city of Carrara has wanted to set up for many years.