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Villa Celle

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Comune: Pistoia
Località: Santomato


Nel secolo XV la villa con i terreni annessi apparteneva ai Pazzaglia, ed in seguito passò ai Fabbroni, nobile e colta famiglia pistoiese alla quale si deve in massima parte sia la trasformazione dell'edificio, che la sistemazione del giardino. Questo venne trasformato, nella prima metà del XIX secolo, in parco romantico, su progetto dell'architetto Giovanni Gambini. Il torrente Brana, che attraversa l'area del parco venne abilmente utilizzato per la realizzazione di un lago in forme naturali corredato da un'isoletta ospitante un tempietto in forme neoclassiche, e da un "orrido" roccioso, attraversato da un ponticello, su cui si infrange una cascata. Nelle vicinanze dell'orrido vi è un edificio neogotico, conosciuto come "Tempietto della fonte" ed un altro in stile egizio. Dopo una serie di passaggi di proprietà, nel 1969 Celle venne acquistata dall'imprenditore pratese Giuliano Gori, collezionista di arte contemporanea, il quale durante questi anni ha raccolto molte opere d'arte contemporanea, rendendo tutta la proprietà un vero e proprio museo all'aperto. Sparsi all'interno del parco si trovano opere d'arte dei più famosi artisti nazionali ed internazionali, tra questi figurano: Magdalena Abakanowicz, Alice Aycoch, Luciano Fabro, Dani Karavan, Sol LeWitt, Richard Long, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Pistoletto, Anne e Patrick Poirier, Ulrich Ruckriem, Richard Serra, Mauro Staccioli, George Trakas e molti altri Numerose sono le specie arboree presenti nel parco tra cui: Abete bianco, ippocastano, carpino bianco, castagno, cedro dell'Atlante, cedro dell'Himalaya, cipresso di Lawson, cipresso comune, orniello, tuja gigante, abete rosso, pino nero, pino marittimo, platano, abete odoroso americano, douglasia, cerro, leccio, roverella, querciolo, farnia, quercia rossa, quercia americana, tasso, tiglio, olmo.


In the 15th century this villa and its adjoining land belonged to the Pazzaglia family, but later became the property of the Fabbroni, a cultured noble family from Pistoia, who were responsible for much of the reorganisation of the building and its garden. In the mid-19th century the garden was turned into a romantic park, in a design by the architect Giovanni Gambini. The Brana river, which crosses the area of the park, was used to create a small lake, with an island in the centre, complete with Neoclassical ornamental temple, and a rocky gorge crossed by a bridge onto which a waterfall cascaded. Near the gorge was a neo-Gothic building, known as the Tempietto della Fonte, and a building in the ancient Egyptian style. In 1969, after changing hands several times, Villa Celle was bought by Prato entrepreneur Giuliano Gori, a collector of contemporary art, who over the years brought many works of art here, turning the villa into a fully-fledged open-air museum. Scattered inside the park are works of art by various national and international artists, including Magdalena Abakanowicz, Alice Aycoch, Luciano Fabro, Dani Karavan, Sol LeWitt, Richard Long, Fausto Melotti, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Pistoletto, Anne and Patrick Poirier, Ulrich Ruckriem, Richard Serra, Mauro Staccioli, George Trakas and many more besides. The park is also home to a large number of trees of various species, such as white fir, chestnut and horse chestnut, white hornbeam, Atlantic and Himalayan cedar, cypress and Lawson cypress, flowering ash, giant arbor vitae, red fir, black and umbrella pine, plane trees, scented American fir, Douglas fir, yew trees, lime trees, elm trees, and a whole range of different kinds of oak: holm-oak, turkey oak, common oak, downy oak, red oak and American oak. 

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27.05.2016
Article ID:
11588060
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