Con il 2005 si conclude la legislatura regionale. Mi sembra doveroso dare conto pubblicamente delle scelte che abbiamo fatto e dei risultati che abbiamo ottenuto. Il libretto che avete in mano serve proprio a questo: a conoscere e a valutare, come è vostro diritto. È scritto come un dizionario, perché sia facile da leggere e consultare per tutti. Dice come e dove abbiamo impiegato i soldi che ci avete affidato. Dice se siamo riusciti a corrispondere alla fiducia che ci avete concessa, della quale vi ringrazio. Vi invito a sfogliare questo dizionario, a leggerlo, a usarlo: per inviarvelo abbiamo speso quaranta centesimi a famiglia.
Come Presidente della Giunta Regionale, ritengo importante che i cittadini conoscano ciò che fanno i loro amministratori, e vorrei che tutti i toscani sapessero bene come viene gestita la loro Regione. Oggi in Toscana, nonostante la crisi, c’è un buon livello di benessere, più alto della media nazionale. La cosa per me più significativa è che siamo riusciti a migliorare la qualità dei servizi e dell’assistenza sanitaria senza aumentare le tasse regionali né ricorrere, come è stato fatto quasi ovunque, ai ticket sui farmaci. Siamo anche riusciti a costruire un rapporto positivo con la società toscana: i Comuni, le Province, le associazioni economiche, sociali e culturali.
Oggi la Toscana è una società più unita, capace di collaborare. Anche questo è un risultato che mi sta molto a cuore. Ci sono ancora molte cose da fare. A due di queste tengo particolarmente: riuscire a sostenere e ad assistere bene tutti gli anziani della nostra regione e riuscire a far ripartire lo sviluppo, in modo da far crescere le nostre imprese, dare lavoro qualificato e non più precario ai giovani e alle donne, produrre la ricchezza di cui abbiamo bisogno per vivere bene in tutta la regione, colmando le differenze che ancora rimangono.