Asse centrale del progetto per il 2024 è stata la produzione di un film d’artista di Zakaria Mohamed Ali (giornalista/documentarista freelance, nato a Mogadiscio).
Zakaria, ha lavorato come libero professionista in Somalia durante la guerra civile prima di lasciare il suo paese nel 2008 per sbarcare a Lampedusa e poi trasferirsi a Roma, dove vive e lavora. I suoi film e documentari sono incentrati sul racconto della vita dei migranti, sulle attese nei centri di prima accoglienza, sulle difficoltà e i successi della loro vita in Italia.
In questa occasione il regista è stato invitato a lavorare sulla composizione sociale e culturale del Casentino che, pure nella sua geografia appartata, è da sempre una terra di arrivi e di partenze. Già prima della presenza dei migranti provenienti dall’Africa subsahariana, il Casentino ha attratto infatti i viaggiatori dal nord Europa, in cerca di natura, arte e spiritualità, e ancora prima ha accolto le spose calabresi dei casentinesi e comunità romene e albanesi. A fianco di tutto questo c’è una storia di spopolamento, di partenze verso le città toscane e italiane. Zakaria Mohamed Ali è stato introdotto a tutte queste realtà, sia attraverso la lettura di documenti sia attraverso l’incontro e il dialogo a tu per tu con i testimoni di questi passaggi storici.
Il lavoro, sotto la curatela di Pietro Gaglianò, si è concretizzato con la realizzazione di un video proiettato in occasione della giornata del 10 novembre presso il Castello dei Conti Guidi di Poppi. L’altro campo di azione di SUFA, la formazione e il sostegno agli artisti di recente generazione, ha trovato spazio in un seminario, della durata di un giorno tenutosi il 28 settembre, che Zakaria ha tenuto a beneficio di un gruppo di giovani interessati nello storytelling, nei linguaggi multimediali del contemporaneo.
Il progetto, ideato dall’associazione Hymmo Art Lab e promosso come di consueto dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, nell’ambito delle attività dell’Ecomuseo, ha visto la compartecipazione economica oltre che della Regione Toscana, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e del Comune di Pratovecchio e la collaborazione del Comune di Poppi e dell’Archivio Memorie Migranti di Roma.