Aggiornamento in: Sociale Carcere

Studiare e laurearsi in carcere

Rinnovato l’accordo per il Polo universitario penitenziario

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Studiare e laurearsi mentre si sta scontando la pena prevista dalla legge. Questa opportunità, avviata in Toscana da oltre venti anni, si rinnova e si potenzia: il nuovo accordo triennale per le attività del Polo Universitario Penitenziario della Toscana sarà finanziato dalla Regione Toscana con un contributo di 120.000 euro.

Grazie a questo patto di collaborazione  tra la Regione, le Università toscane (Atenei di Firenze, Pisa, Siena e Università per stranieri di Siena) e il Prap (Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria) si aprono per il detenuto di oggi nuovi orizzonti di possibilità per il domani, quando avrà terminato di scontare la sua pena.

La possibilità di seguire i corsi universitari è destinata ai detenuti e ai soggetti in esecuzione penale esterna presenti sul territorio della regione che siano in possesso dei requisiti previsti. Il trend di partecipazione è in costante crescita: nell’ultimo triennio, nonostante le limitazioni imposte dal periodo di emergenza sanitaria, gli immatricolati sono stati oltre 400, con un record di 151 nell’anno accademico 2020-2021.

L’area degli studi di scienze politiche e quella di studi umanistici e della formazione è la più richiesta dagli studenti che negli ultimi anni hanno incrementato la loro presenza anche nelle discipline economiche e nelle scienze naturali, fisiche e matematiche.

Complessivamente nell’ultimo triennio gli studenti hanno sostenuto quasi 850 esami (record di 259 nel 2021) mentre 15 sono stati i laureati, 6 a Firenze e Siena e 3 a Pisa.

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Aggiornato al:
16.11.2022
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134929556