«La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell’unità». Lo diceva uno dei più grandi uomini di cultura italiani del secolo scorso, Umberto Eco: ed è questa idea di varietà, ovvero di bellezza nella differenza, che vuole promuovere Volto manifesto, un progetto di straordinaria intelligenza e sensibilità che riguarda tutti, ma soprattutto voi giovani, perché siete voi i più esposti in un mondo che rende più difficile accettare quello che si è, nel rapporto con gli altri.
E questo a partire dal nostro stesso volto, che sempre più facilmente siamo portati a ritoccare o addirittura a nascondere, complici stili di vita, nuove tecnologie e, ovviamente, una grande spinta, anche mediatica, al conformismo.
Ma il volto è ciò che ci appartiene, come peraltro il nome. Il volto è ciò che noi siamo davvero, nella nostra insostituibile unicità. Scriveva Khalil Gibran, poeta del Novecento: «La bellezza non è nel viso, è nella luce del cuore».
E anche a prescindere da questo merita di riflettere su una concezione di bellezza sempre più standardizzata e incapace di accogliere le differenze, così come di accettare che le stesse imperfezioni e lo stesso trascorrere degli anni.
Essere davvero noi stessi, a proprio agio. E comunque saperne di più e rifletterci, perché la libertà di scelta deve affondare le sue radici nella consapevolezza.
È un tema importante, su cui come Regione Toscana intendiamo coinvolgervi. A partire dallo spettacolo che, all’interno di questo progetto, abbiamo deciso di riservarvi.
Appuntamento dunque l’8 marzo al Teatro della Pergola.