Un biogas agricolo per ridurre l’impronta di carbonio
Un biogas agricolo per ridurre l’impronta di carbonio
Con il progetto Smartgas in Toscana oggi è possibile ridurre gli input chimici e i costi delle colture introducendo lavorazioni conservative e tecniche moderne di utilizzo del digestato derivante dalla produzione di biogas agricolo tramite biomassa. In questo modo, l'agricoltura può diventare il terreno ideale per armonizzare le esigenze di produzione primaria e di produzione di energia, nel rispetto della sostenibilità ambientale, riducendo l’impronta di carbonio e aumentando l’autosufficienza energetica.
Progetto: SmartGas Biogas intelligente
Coltivare con il biogas per ridurre l’impronta di carbonio e aumentare sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici di sistemi colturali per le produzioni toscane di qualità
Capofila: Confagricoltura Toscana
Partner del progetto: 9 partner (aziende, enti di ricerca, università, organizzazioni, ecc.)
- consulta il sito web del progetto http://www.smartgastoscana.it e il sito di Innovarurale
Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando Psgo (Progetti speciali dei gruppi operativi) (misure 16.2, 1.2 e 1.3)
Importo: contributo erogato, 260.705,88 euro
Durata: 2019 - 2022
Il progetto
In Toscana molti imprenditori agricoli hanno investito nella realizzazione di impianti per la produzione di biogas agricolo e ad oggi esistono 38 impianti attivi. Dopo i primi incentivi, che hanno permesso la nascita di un settore importante per il comparto agricolo e per l’intera economia regionale, adesso le aziende hanno bisogno di aumentare la sostenibilità degli impianti per sfruttarne al meglio il potenziale, anche per una maggiore autosufficienza energetica
Il progetto ha l'obiettivo, quindi, di collaudare e promuovere innovazioni nella gestione dei suoli agricoli e nelle coltivazioni, con l'introduzione di lavorazioni conservative e di tecniche moderne di utilizzo del digestato derivante dalla produzione di biogas tramite biomassa proveniente dal processo, per:
- massimizzare lo stoccaggio del carbonio nei suoli;
- migliorare l'efficienza d'uso dei nutrienti;
- ridurre gli input chimici;
- ridurre i costi colturali;
In questo modo, l'agricoltura può diventare il terreno ideale per armonizzare le esigenze di produzione primaria e di produzione di energia, nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Le innovazioni introdotte riguardano:
- adozione di pratiche di agricoltura conservativa
- valorizzazione e uso ottimale del digestato come fertilizzante organico
- rotazioni efficienti nel mantenere fotosinteticamente attive le superfici agricole, massimizzando lo stoccaggio del carbonio nel suolo
La metodologia usata è stata quella dei test in campo, mettendo a confronto sistemi di coltivazione alternativi secondo lo schema "convenzionale vs innovativo", per valutare potenzialità agronomiche, economiche e ambientali delle innovazioni proposte, considerando la risposta produttiva e la quantificazione del beneficio ambientale ottenuto. Il ruolo delle aziende agricole partner è stato quindi fondamentale, perché ognuna ha portato avanti specifiche sperimentazioni in base al proprio orientamento produttivo e alla presenza o meno di un impianto di produzione di biogas aziendale
Risultati
I rapporti tra i partner del gruppo operativo (GO) si sono consolidati con l’attivazione e la realizzazione del progetto. Ciò ha contribuito a realizzare una partnership stabile che si sta impegnando in altri progetti di sviluppo e innovazione in agricoltura.
Il trasferimento tecnologico è stato efficace e la diffusione dell’innovazione ha trovato un terreno fertile nel ricambio generazionale avvenuto nelle aziende partner. Un livello di studio più elevato, la formazione specifica, le nuove capacità imprenditoriali dei giovani agricoltori che gestiscono le aziende hanno creato le condizioni favorevoli al rafforzamento del legame tra aziende e ricerca e all’utilizzo di forme di collaborazione come i GO, non più vissuti come mere occasioni di finanziamento, ma reali possibilità di sviluppo e innovazione.
Le attività sperimentali hanno apportato evidenti miglioramenti sulla fertilità del suolo, con ricadute positive sulla produttività e sulla riduzione dei costi rispetto alle operazioni colturali classiche.
Per le aziende si segnalano importanti effetti ambientali legati alla riduzione dell’impronta del carbonio e all’incremento della biodiversità, oltre alla riduzione dei costi energetici aziendali.
I numeri del progetto
- Creazione di una partnership stabile in vista di altri progetti di innovazione
- Sperimentazione di sistemi innovativi in campo
- Miglioramento della fertilità del suolo
- Riduzione dei costi di produzione e di energia
- Riduzione dell’impronta di carbonio delle aziende
- Aumento della biodiversità
- Ampia attività di divulgazione e formazione, anche grazie a uno dei partner, il Consorzio italiano biogas e gassificazione (CIB) che raggruppa i produttori di biogas in tutta Italia
Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022
Parole chiave: Innovazione, psgo, bioeconomia, colture vegetali, biogas, biomassa, fertilizzazione e gestione delle sostanze nutritive, gestione del suolo, pratiche agricole, cambiamenti climatici, riduzione input, miglioramento e conservazione del suolo, lotta fitosanitaria a basso impatto