La maggior parte dei progetti e degli incontri hanno al centro l’edificazione della memoria come lavoro collettivo.
Alla Casa del Popolo di Impruneta Eva Sauer e Fiammetta Perugi hanno indagato la storia locale focalizzandosi sui bombardamenti delle forze alleate del luglio 1944. Al Circolo ARCI fra i Lavoratori di Porta Al Prato, Firenze, Robert Pettena e il duo Donati&Scartoni, hanno prodotto performance e installazioni legate alla persistenza della retorica fascista nella società contemporanea. Anche Victory, l’opera che Loredana Longo ha realizzato alla Libreria Brac, riflette sulle contraddizioni del nazionalismo, mentre è chiaro l’universo futurista della ricerca che la Compagnia Frosini-Timpano ha proposto al pubblico in Uccisi dal chiaro di luna. I libri di Serena Carbone, Viviana Gravano, Roberto Paci Dalò, Daniel Borselli, Arianna Casarini, Raffaella Perna, Roberto Pinto e Jannik Pra Levis parlano tutti di comunità, spazio pubblico e responsabilità condivise. Lo stesso si può dire per lo spirito che anima il “Premio Scipta per la giovane critica d’arte”, in collaborazione con Gli Ori editori, che ha visto la presentazione della vincitrice della scorsa edizione, Gloria Calderone, e la proclamazione di Carlos Salazar Wagner per l’edizione 2024.
Oltre alla Brac e Arci Firenze i partner di quest’anno sono stati la Fondazione Fabbrica Europa, Srisa Firenze e Radio Papesse con cui è stata realizzata una nuova edizione del podcast Parlami di lei.
