Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Medical Screening conferma che lo screening mammografico riduce la mortalità per tumore al seno e salva molte vite. Lo studio è promosso dall'Osservatorio nazionale screening, la rete di coordinamento nazionale degli screening oncologici del Ministero della salute, che ha sede presso l'Ispo, l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica della Regione Toscana. Questo studio rappresenta un contributo scientifico fondamentale in una controversia pro e contro lo screening mammografico, che ha coinvolto non soltanto la stampa scientifica ma anche l'opinione pubblica. I risultati dello studio ci dicono che i benefici osservati, in termini di vite salvate, rafforzano la necessità di continuare a promuovere i programmi di screening.
In Toscana siamo già molto avanti su questa strada. La scelta fatta dal nostro servizio sanitario di investire nel programma di screening mammografico e di affidare a Ispo il coordinamento e la sorveglianza del programma regionale è giusta e sta ottenendo importanti risultati. Il programma è esteso oggi a tutte le aziende toscane, e ogni anno vengono pubblicati dal Centro di riferimento regionale dati di attività che fanno prevedere che risultati simili a quelli ottenuti a Firenze (una riduzione di quasi il 40% del numero di donne decedute per tumore alla mammella) saranno osservati prossimamente anche nelle altre realtà della regione. La Regione Toscana vuole proseguire in questa linea operativa e per questo ha mantenuto l’esenzione dal ticket per tutti gli screening oncologici. Questi dati testimoniano l’importanza dell’azione di sanità pubblica, che garantisce gratuitamente queste prestazioni di prevenzione secondaria alle donne interessate.
E' attualmente allo studio un ulteriore miglioramento della nostra offerta di screening mammografico, anche grazie alle potenzialità dell'uso della mammografia digitale, e all'allargamento dell'offerta dello screening alle donne in età 45-49 anni, con modalità innovative.