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Richiedere autorizzazione alla produzione di materiale di propagazione viticolo certificato

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Cosa fare per


La certificazione obbligatoria del materiale di propagazione viticolo

Tutte le attività inerenti il prelievo, la produzione e la commercializzazione di materiale di moltiplicazione della vite sono ricomprese in un sistema di controllo e certificazione obbligatorio.

La certificazione è obbligatoria solo per i materiali di moltiplicazione della vite destinati ad essere commercializzati all'interno della Unione Europea.

A seguito dell'esito positivo dei controlli documentali e di campo effettuati, il Servizio fitosanitario regionale (SFR) rilascia alle aziende vivaistiche autorizzate operanti in Toscana due distinte autorizzazioni necessarie per procedere alla produzione e commercializzazione del materiale di propagazione viticolo:

  1. l'autorizzazione al prelievo ed alla stampa delle etichette per la commercializzazione del materiale di moltiplicazione proveniente dai campi di viti madri, contenente l'elenco dei campi ammessi al prelievo con la relativa quantità di materiale di moltiplicazione prodotto (gemme, talee-portainnesto);
     
  2. l'autorizzazione alla commercializzazione delle barbatelle e alla stampa delle etichette che mediante un sistema di tracciabilità, garantiscono la qualità commerciale, lo stato genetico e quello fitosanitario del materiale commercializzato. Essa contiene l'elenco dei campi di barbatelle con il relativo numero di piantine di vite prodotte ed autorizzate alla vendita.
     

Chi può produrre e commercializzare materiale di moltiplicazione della vite

La imprese vivaistiche che sono:

  • in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di produzione, commercializzazione ed importazione da Paesi terzi di vegetali e prodotti vegetali (art. 19 del D.lgs. n. 214/2005);

  • iscritte al Registro Ufficiale dei Produttori (RUP) (art. 20 del D.lgs. n. 214/2005);

  • autorizzate all'uso del passaporto delle piante per il genere Vitis (art. 26 del D.lgs. n. 214/2005).

I dettagli per ottenere le autorizzazioni e l'iscrizione di cui sopra sono riportati nelle apposite sezioni di "Cosa fare per" del presente sito.

Le ditte che intendono richiedere l'autorizzazione alla certificazione per produrre piante di vite o loro materiali di moltiplicazione sono tenute a farne richiesta al Servizio Fitosanitario Regionale, dichiarando le colture realizzate per la produzione di detti materiali, la consistenza dei materiali ottenuti e la provenienza di quelli di cui hanno comunque acquisito disponibilità.
 

Come fare la richiesta per accedere al sistema di certificazione

Tutti i soggetti autorizzati ed in possesso dei requisiti sopra indicati devono chiedere al Servizio Fitosanitario, tramite domanda da inviare via PEC all'indirizzo regionetoscana@postacert.toscana.it, l'attribuzione di una matricola vivaistico-viticola necessaria per l'effettuazione della denuncia di produzione annuale, fornendo i principali dati identificativi della ditta (nome, indirizzo sede, P.IVA, caratteristiche ed ubicazione dei campi di piante madri ecc.) e specificando nell'oggetto: "richiesta matricola per accesso al sistema di certificazione vivaistico- viticola".

Qualora la ditta vivaistica abbia centro aziendale ed iscrizione al RUP in altra regione e allo stesso tempo gestisca campi di coltivazione anche in Toscana, deve presentare la richiesta presso il Servizio Fitosanitario della regione Toscana.

In seguito all'acquisizione dell'apposita matricola, la ditta deve accedere al sistema telematico vivaitoscana.tecnoteca.org per la presentazione, entro il 30 giugno di ogni anno, delle consistenze dei propri campi di piante madri e delle relative produzioni attese secondo quanto indicato nelle "Linee guida per il vivaismo viticolo"approvate con Decreto Dirigenziale n. 8122 del 9 giugno 2017 (vedi allegato 2).

Nelle suddette Linee guida sono riportate in dettaglio tutte le informazioni, la modulistica, le scadenze e gli adempimenti amministrativi necessari per ottenere la certificazione degli impianti e per l'autorizzazione annuale al prelievo e commercializzazione dei materiali di moltiplicazione di categoria "certificato" e "standard".


Tariffe fitosanitarie per il controllo e la certificazione di materiale di moltiplicazione viticolo

Ai sensi dell'art. 7 del DM 8.2.2005, per potere accedere al sistema di controllo e certificazione degli impianti di viti madri e per la commercializzazione delle barbatelle è previsto il pagamento da parte delle imprese vivaistiche di due distinte tariffe fitosanitarie :

  • tariffa per il controllo e la certificazione degli impianti di piante madri (marze e portainnesto)
     
  • tariffa per la commercializzazione delle barbatelle (franche e innestate) prodotte e convalidate

L'importo totale dovuto viene calcolato rispettivamente in base alle superfici totali degli impianti di viti madri (espresse in ettari) ed in base al numero delle barbatelle prodotte ed effettivamente convalidate al termine dei controlli in Vivaio effettuati dal Servizio, applicando gli importi unitari fissati dal Ministero con DM 24 giugno 1999, di seguito riportati:

  • Importo unitario per superficie di impianto di piante madri :

    • : € 46,48/ha

  • Importi unitari per barbatelle :

    • Barbatelle franche : € 0,00129/barbatella

    • Barbatelle innestate : € 0,00258/barbatella
       

Normativa di riferimento

Le principali norme in vigore a livello nazionale in tale ambito sono rappresentate da :

  • D.M. del 7 luglio 2006 - Recepimento della Direttiva n. 2005/43/CE della Commissione del 23 giugno 2005, che modifica gli allegati della Direttiva n. 68/193/CEE del Consiglio, relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite;

  • Decreto del 13 dicembre 2011 - Linee guida per l'esecuzione di analisi fitosanitarie sui campi di piante madri dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite, ai sensi del Decreto 7 luglio 2006, allegato I.


A livello regionale le principali norme sono invece rappresentate da :

  • L.R. 64/2011 "Istituzione e disciplina del Servizio Fitosanitario Regionale della Toscana" (articolo 2, comma 1, lettera n), che dispone il controllo e la certificazione sulle colture e sul materiale di moltiplicazione della vite da parte del SFR;
     
  • Decreto Dirigenziale n. 8122 del 9 giugno 2017 "Approvazione della procedura operativa e delle linee guida per il vivaismo viticolo".


Per ulteriori informazioni rivolgersi a :

Regione Toscana - Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale - Settore Servizio Fitosanitario Regionale e di vigilanza e controllo agroforestale

e-mail: fitosanitario-vivaismoviticolo@regione.toscana.it

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17.12.2019
Article ID:
16566283