Nei primi giorni di maggio del 1814 Napoleone giunge all'Isola d'Elba, dove rimarrà fino al 26 febbraio dell'anno successivo, come un vero e proprio sovrano. Molte sono le opere a cui si dedica, ma sarà sua cura particolare occuparsi del restauro e della ristrutturazione delle sue dimore sull'Isola, che furono varie: a Porto Azzurro, a Rio Marina, ma quelle che sopratutto gli saranno care sono la così detta Palazzina dei mulini nel cuore di Portoferraio e, a pochi chilometri da Portoferraio medesimo, la Villa San Martino. La prima è una costruzione di carattere militare posta su uno sperone di roccia da cui si domina il paese e il mare sottostante. Napoleone ne fa la sua residenza ufficiale soprintendendo personalmente ai restauri ed all'arredamento. L'arredo attuale della Palazzina risale ai primi dell'Ottocento e restituisce l'atmosfera originale della Reggia napoleonica. Fra i vari ambienti notevole la biblioteca che conserva ancora molti volumi posseduti dall'Imperatore stesso. Assai piacevole il giardino che si affaccia direttamente sul mare. Napoleone scelse poi come sua residenza privata la Villa San Martino. Si tratta di una villa posta in posizione amena fra boschi e vigneti che degradano verso il mare. Fu acquistata, dopo la fuga di Napoleone e le alterne vicende che seguirono il suo definitivo esilio a Sant'Elena, dal ricchissimo Conte Anatolio Demidoff che, fanatico dell'Imperatore e sposato ad una sua discendente, la dotò di arredi lussuosi e di importantissimi cimeli. La galleria da lui creata apre nel 1859. Ma ben presto lo stesso Anatolio e poi il suo erede, il nipote Paolo, disperderanno quell'immenso tesoro. Dopo molti anni di trascuratezza, solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, la villa tornerà ad ospitare importanti raccolte d'arte e mostre legate alla figura ed al periodo di Napoleone.
Residenze Napoleoniche Elba
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Aggiornato al:
25.11.2019
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