Aggiornamento in: Cultura

Razza e fascismo

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a cura di Enzo Collotti
Regione Toscana - Carocci
1999, 2 vol.
vol.1 pp.602
vol.2 pp.199

A oltre sessant'anni dall'emanazione delle leggi fasciste contro gli ebrei, Razza e fascismo costituisce la prima ricerca in Italia che affronti il tema delle leggi razziali in un'area regionale, una ricerca che riporta alla luce una realtà spesso rimossa, dimenticata o addirittura negata. Muovendo da una ricognizione sulla presenza ebraica in Toscana, con particolare attenzione a Firenze, la ricerca si concentra nell'analisi di alcuni settori chiave della persecuzione degli ebrei nel periodo compreso tra il 1938 e il 1943. Attraverso l'esame di un'amplissima serie di documenti di archivi pubblici e privati, nazionali e locati - una cui selezione è riprodotta in fac-simile o in trascrizione nel secondo volume della presente opera - l'indagine individua rigorosamente i meccanismi che hanno presieduto all'elaborazione, all'emanazione e infine all'attuazione delle leggi razziali. Dalla creazione di stereotipi antigiudaici e dalle campagne diffamatorie formulate nella stampa regionale e nelle pubblicazioni dei GUF all'epurazione razziale nell'ateneo fiorentino, al censimento degli ebrei a Firenze; dall'esproprio dei beni ebraici alla precettazione per il lavoro obbligatorio, dai minuziosi provvedimenti limitativi della libertà personale alla mappa dei luoghi d'internamento come dei campi di concentramento in Toscana, il libro documenta la continuità, la sistematicità, la capillarità della politica razziale del fascismo italiano evidenziando un crescendo in cui l'emarginazione attiva e la messa al bando costituiscono le necessarie e logiche premesse della deportazione e della soluzione finale.
Queste pagine sfatano il mito della presunta innocuità del razzismo fascista e, nel dimostrare l'autonomo contributo dato dal fascismo italiano alla persecuzione antiebraica, mettono in questione il fragile meccanismo di difesa che ha attribuito all'occupante nazista o al "cattivo" tedesco tutte le responsabilità e le colpe di un processo che appartiene a pieno titolo al regime fascista e alla nostra storia.

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Aggiornato al:
18.08.2011
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51662