Pubblicazioni, studi, ricerche, rapporti e tesi di laurea che, a vario titolo e con differenti approcci e punti di vista, approfondiscono le tematiche legate al trasferimento tecnologico, a Industria 4.0 e all'ecosistema dell'innovazione in Toscana.
Di Gloria Cervelli, Simona Pira e Leonello Trivelli. Curatore del lavoro Gualtiero Fantoni, professore associato presso l'Università di Pisa e ricercatore di tecnologia meccanica e sistemi di lavorazione.
L'Università di Pisa ha realizzato questo testo con l'obiettivo di avvicinare le PMI al tema di Industria 4.0, fornendo informazioni interessanti riguardo le tecnologie che caratterizzano il nuovo paradigma industriale e presentando l'analisi delle opportunità che l'adozione di certe soluzioni può generare. Grazie al contributo di ricercatori e docenti dell'Università di Pisa, Firenze, Siena, del CNR, di professionisti affermati e di imprenditori, si approfondisce il modo in cui le tecnologie digitali impattano sulle aree funzionali dell'azienda al fine di individuare le applicazioni potenzialmente più interessanti.
Quali vantaggi ne derivano per le PMI e più in generale per le aziende italiane? Come sfruttare al massimo le opportunità che ne scaturiscono? Quali interventi realizzare?
Il manuale "Industria 4.0 senza slogan" prova a fare chiarezza proprio su queste tematiche grazie al contributo di professori esperti in materia e di industriali e con la condivisione di casi reali.
Questa prima edizione del libro, stampata dalla Regione Toscana, è gratuitamente scaricabile in formato pdf
Concetti base e le metodologie operative. I modelli manageriali, le potenzialità e le sfide per le PMI
Il lavoro mira a delineare un quadro esauriente degli schemi concettuali spesso impiegati da una letteratura molto ampia sia di carattere teorico che più propriamente empirica. Ciò è reso necessario dal fatto che la digitalizzazione di processi e prodotti implica la combinazione di conoscenze molto differenti: strutturate, non strutturate, testuali, visive, sonore, attinenti al linguaggio naturale. Questo significa che si potranno verificare cambiamenti profondi e a molti livelli: lungo la sequenza di fasi economico-produttive, dalla ideazione di un prodotto o un servizio alla sua diffusione sui mercati e alle interazioni con i consumatori, con la possibilità di monitorare e intervenire su tutto il ciclo di vita di un bene e delle sue componenti, in un orizzonte di continui e imprevedibili mutamenti.
L'obiettivo è quello di coniugare l'esame degli scenari strategici e progettuali degli agenti protagonisti della rivoluzione tecnico-economica con il rigore necessario per definire con precisione concetti teorici e strumenti operativi, ancor più nell'era attuale, contraddistinta da uno scenario sempre più caratterizzato dalle interazioni tra mondo fisico e mondo virtuale, che è creato ed evolve grazie alla pervasività di dispositivi computazionali progressivamente più potenti e in grado di mostrare capacità ormai prossime a quelle umane: apprendimento, adattabilità, abilità previsive basate su qualcosa di simile al senso comune. Si tratta di un vero e proprio "universo fisico-digitale" entro cui le società oggi si sviluppano sulla base di un'incessante evoluzione delle conoscenze di varia natura e tipologia.
Piano strategico del programma National Network for Manufacturing innovation
Un documento che espone il piano strategico per il National Network for Manufacturing Innovation (NNMI) Program (Programma per una rete nazionale per l'innovazione manifatturiera), ai sensi della legge bipartisan Revitalize American Manufacturing and Innovation (RAMI) Act (Legge per la rivitalizzazione del settore manifatturiero e dell'innovazione americani) del 2014.
Il piano strategico descrive la vision e gli obiettivi sottesi al programma come inizialmente formulati dal presidente e poi recepiti a livello legislativo. Redatto alla luce dei feedback e delle raccomandazioni espressi da una vasta gamma di stakeholder, il presente piano strategico rappresenta l'accordo tra le agenzie partecipanti e i leader del settore in merito ai traguardi da perseguire nel corso del prossimo triennio (periodo minimo) al fine di realizzare gli obiettivi posti dal programma NNMI. Il piano individua i metodi per il raggiungimento di detti traguardi e la metrica per la valutazione del programma. Il Piano strategico del programma NNMI è corredato dal Report annuale del programma NNMI, che con cadenza annuale descrive le attività degli enti partecipanti al programma NNMI e le attività svolte dal network nell'anno precedente al fine di conseguire i traguardi posti dal piano strategico.
Copyright -Il presente documento è opera del Governo degli U.S.A. ed è di pubblico dominio (cfr. 17 U.S.C. § 105)
Come sfruttare al meglio i cluster per promuovere la modernizzazione industriale regionale, supportare la crescita delle PMI e promuovere la specializzazione intelligente
La presente guida è stata prodotta dall'unità Cluster, economia sociale e imprenditorialità della Direzione generale per il mercato interno, l'industria, l'imprenditorialità e le PMI della Commissione europea in cooperazione con l'unità per la Crescita intelligente e sostenibile della Direzione generale per la politica regionale e urbana. È stata preparata da Kincsö Izsak (Technopolis Group), Christian Ketels (Centre for Strategy and Competitiveness, Stockholm School of Economics), Gerd Meier zu Köcker (VDI/VDE-IT GmbH) e Thomas Lämmer- Gamp (VDI/VDEIT GmbH) nell'ambito del contratto di servizi per l'Osservatorio europeo dei cluster, sotto la guida di funzionari dell'Unione europea. Le opinioni espresse nel presente documento non rappresentano tuttavia necessariamente le opinioni della Commissione europea.
acatech STUDY
Managing the Digital Transformation of Companies
Günther Schuh, Reiner Anderl,Jürgen Gausemeier, Michael ten Hompel, Wolfgang Wahlster (Eds.)
Una guida pratica per lo sviluppo di una personale strategia di attuazione in direzione Industria 4.0, in linea con la propria strategia aziendale.
Sia le imprese che i responsabili politici riconoscono le enormi opportunità di crescita offerte dalla digitalizzazione, dall'interconnessione e dalle nuove tecnologie di produzione; fenomeni alla base di nuovi modelli di business, dell'utilizzo sostenibile ed efficiente di risorse limitate, ma anche della produzione economica di prodotti altamente "customizzabili". Questi sviluppi sono indicati sotto il termine "Industria 4.0".
L'indice di maturità 4.0 di acatech Industrie è un esempio rilevante della missione di acatech di promuovere la cooperazione tra il mondo accademico e quello industriale. Un consorzio interdisciplinare di istituti di ricerca ha lavorato con partner dell'industria in ogni parte della catena del valore industriale, per sviluppare una metodologia per stabilire l'attuale fase di maturità Industria 4.0 delle aziende manifatturiere e identificare le aree in cui sono necessari ulteriori interventi. Questa identificazione sistematica delle debolezze e delle opportunità offre la base per formulare una strategia di attuazione.
Automazione, occupazione e produttività
McKinsey&Company
Molte di quelle domande sono riemerse oggi dinanzi ai notevoli progressi che la tecnologia ha fatto recentemente, dalla robotica all'intelligenza artificiale (AI) fino all'apprendimento automatico (machine learning). Oggi l'automazione ha il potenziale per cambiare le attività lavorative quotidiane di qualunque lavoratore: dai minatori ai giardinieri-paesaggisti, dai bancari agli stilisti di moda, fino ai saldatori e ai CEO di aziende. Ma con che velocità queste tecnologie diventeranno realtà sul posto di lavoro? E quale sarà il loro impatto sull'occupazione e sulla produttività nell'economia globale?
Il testo riassume alcuni dei risultati più importanti delle ricerche del McKinsey Global institute sulle tecnologie per l'automazione e i loro potenziali effetti.
Gruppo di lavoro 1 (WG1)
I Digital Innovation Hub (DIH) sono un importante strumento finalizzato a supportare le imprese nella loro trasformazione digitale. Nell'ambito dell'iniziativa Digitising European Industry (DEI), Il WG1 (gruppo di lavoro 1) riunisce stakeholder interessati alla conduzione e gestione dei DIH e i loro potenziali beneficiari del mondo industriale.
Dal lavoro fino a ora svolto il dibattito si è concentrato su quattro questioni chiave:
- Quali sono le necessità dell'industria rispetto alla trasformazione digitale?
- Quali sono le caratteristiche di un DIH?
- Come sviluppare in Europa una rete di DIH che rispecchi tali necessità?
- Quali investimenti sono necessari per costruire una rete di DIH di successo?
La Strategia DEI mira a far sì che ogni impresa in Europa abbia accesso a un DIH a una distanza adeguata, cioè in un luogo e in una forma convenienti in termini di operatività quotidiana. I DIH avranno un ruolo chiave nella valutazione del fabbisogno di competenze e nell'erogazione di queste ultime, e stimoleranno le sinergie tra le tecnologie digitali e altre importanti tecnologie abilitanti.
In questo contesto, il gruppo di lavoro ha sviluppato un insieme di raccomandazioni per lo sviluppo di una rete dei DIH in Europa, per permettere a ogni Stato membro di valutare la loro attuale offerta di DIH in relazione alla propria strategia industriale.
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bruegelpolicybrief
di Philippe Aghion, Julian Boulanger, Elie Cohen
Questo studio presenta un'analisi in cui si evidenzia come il dibattito sul cambiamento climatico, la recente crisi finanziaria e il nuovo dominio cinese sul mercato mondiale, pongano la necessità di rivedere il ruolo e la struttura della politica industriale. Gli autori sono fermamente convinti dell'importanza della concorrenza di mercato dei prodotti e della liberalizzazione del commercio al fine di promuovere l'innovazione e la crescita, in particolare in ambito UE.
Sarebbe opportuno procedere a una revisione del ruolo e della struttura della politica industriale, con l'obiettivo di rafforzare, e non mitigare, l'impatto della politica della concorrenza, elaborando linee guida che possano essere utili alle autorità europee per la concorrenza.
Se le nuove evidenze sull'efficacia dell'intervento statale dovrebbero indurre i decisori politici a una rivisitazione della politica industriale, la sfida più importante per l'Europa nel prossimo futuro è come pianificare le politiche settoriali che incentivino la concorrenza e favoriscano la crescita.
Il Capitale basato sulla conoscenza e la creazione di valore nelle filiere di approvigionamento globali
ottobre 2017
di Cecilia Jona-Lasinio, Stefano Manzocchi, Valentina Meliciani
Questo studio indaga il ruolo del capitale basato sulla conoscenza ai fini della partecipazione e dell'appropriazione di valore nelle filiere di fornitura globali (GVC) in un campione di paesi europei, nel periodo 1995-2011. Si distinguono diverse forme di partecipazione nella GVC, con diversi gradi di capacità nel creare valore aggiunto a livello nazionale, e si esamina il contributo degli asset intangibili al coinvolgimento dei vari paesi nella GVC e alla loro appropriazione di valore al suo interno. Si ritiene che il capitale basato sulla conoscenza sia positivamente correlato alla partecipazione e all'appropriazione di valore lungo la catena del valore, il che giustifica la trattazione separata degli asset intangibili della R&S e degli altri asset intangibili. In particolare, il capitale formativo e organizzativo ha un ampio effetto positivo sull'appropriazione del valore.