Provincia di Siena

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Biblioteca comunale. Montalcino

La biblioteca fu inaugurata il 4 febbraio 1874 in seguito alla concessione da parte dei fratelli Clemente e Tullio Santi dell’uso perpetuo delle proprie biblioteche al Comune di Montalcino, a condizione che fossero rese pubbliche e potessero contribuire all’istruzione e allo sviluppo culturale della cittadinanza montalcinese. Questo fondo originario fu costituito da poco più di 920 opere in oltre 2000 volumi. Tra esse comparivano un manoscritto autografo (le Notizie istoriche della città di Montalcino in Toscana redatte da Tullio Canali), un incunabolo (Vergilii Opera omnia, Venezia, Giorgio Arrivabene, 1489) e oltre 200 cinquecentine. La donazione dei fratelli Santi comprendeva inoltre alcune annate di pubblicazioni periodiche, come l’Antologia del Vieusseux, il Bullettino di corrispondenza archeologica, il Bullettino di notizie statistiche ed economiche, la Civiltà italiana, il Giornale dei letterati, il Journal des Botaniques. A questo primo nucleo si aggiunsero altre donazioni, le più importanti fra le quali furono la biblioteca della famiglia Padelletti (800 opere in 1500 volumi) e una consistente sezione della biblioteca del convento montalcinese dell’Osservanza (1500 opere in 3000 volumi). La biblioteca fu organizzata secondo un ordinamento per materie, in cui non veniva conservata traccia dei fondi precedenti. Nel 1944 molti volumi furono distrutti durante l’occupazione dei locali da parte di truppe tedesche e marocchine. Attualmente il fondo antico della biblioteca è collocato sulla base dido un ordinamento per secoli.
Nel data base sono presenti 1000 record di edizioni provenienti prevalentemente dai fondi Santi e Osservanza.
Schede relative ai fondi consultabili nella banca dati Fondi Librari.

Piazza Cavour, 12 - 53024 Montalcino
Tel.: 0577-848150
Fax: 0577-849343
E-mail: biblioteca@comune.montalcino.si.it

 

Biblioteca comunale. Montepulciano

L’anno di nascita della biblioteca viene fatto tradizionalmente risalire al 1600 ad opera di Mario Vannuzzi. La parte più antica è costituita dai fondi di ordini religiosi, in particolare la Libreria del Collegio gesuitico di Montepulciano, pervenuto al Comune dopo lo scioglimento dell’Ordine (seconda metà XVIII secolo), una parte della Libreria del Convento dei Cappuccini Zoccolanti di Fonte Castello (ormai distrutto) pervenuto a seguito delle soppressioni ottocentesche, il Convento di S. Bernardino di Sinalunga ed altri. Particolarmente significativa è la Collezione Polizianesca, costituita da circa 200 volumi riguardanti Angelo Poliziano, avuta in donazione alla fine del XIX secolo. La biblioteca, il cui patrimonio antico risale a circa 12.000 volumi, è attualmente organizzata secondo un ordinamento per materie, di conseguenza non vi è traccia nell’attuale collocazione dei fondi precedenti.
Nel data base sono presenti 1742 record di edizioni appartenenti alla biblioteca.

Via Ricci, 6 - 53045 Montepulciano
Tel.: 0578-716935
Fax: 0578-757355
E-mail:bibliocom@hotmail.com

 

Biblioteca comunale degli Intronati. Siena

Le origini della biblioteca risalgono al 1758, quando Sallustio Bandini donò la sua libreria (circa 3000 volumi) allo Studioseneseper fornirlo finalmente di un’adeguata struttura libraria. Bandini incluse fra le condizioni per il lascito l’uso «pubblico» della biblioteca e il suo affidamento all’allievo Giuseppe Ciaccheri. La donazione fece nascere nei locali della Sapienza un polo culturale di grande interesse, non solo per la rilevanza della dotazione libraria, al cui incremento provvidero subito diverse donazioni private e finanziamenti diretti da parte del governo leopoldino, ma anche dal punto di vista museale, visto il prolungato interesse del Ciaccheri per la raccolta di di disegni dei «primitivi» senesi.
Fra le prime donazioni di materiale librario alla biblioteca da parte di privati vanno segnalate quella, nel 1760, di Giovanni Sansedoni e quella, nel 1769, di Adelagia, la figlia dell’erudito senese Uberto Benvoglienti, che donò i manoscritti e il carteggio del padre. Nel 1783, inoltre, gli scaffali della biblioteca accolsero una ricca serie di manoscritti provenienti dalle soppressioni leopoldine dei conventi e delle compagnie laicali.
Il terremoto del maggio 1798 danneggiò gravemente la biblioteca e costrinse alla chiusura dei locali, riaperti parzialmente soltanto nel 1803 sotto la guida di Cristofano Terrosi, soprintendente all’Archivio delle Riformagioni, ma cinque anni dopo, nel 1808, questi furono di nuovo chiusi in seguito alla decisione del governo degli occupanti francesi di procedere, nell’ambito di una riorganizzazione degli istituti d’istruzione in Toscana, alla soppressione dell’Università di Siena e, quindi, della sua struttura libraria. La biblioteca sarebbe stata riaperta, informalmente, soltanto due anni più tardi sotto la direzione del francescano Luigi De Angelis. Il relativo decreto del governo francese (Fontainebleau 18 ottobre 1810) riuniva le due biblioteche della Sapienza e del convento di Sant’Agostino e attribuiva la proprietà del nuovo istituto alla Comunità civica di Siena, staccandolo definitivamente dall’Università. Ufficialmente l’inaugurazione della nuova biblioteca, da quel momento «civica», sarebbe avvenuta nel corso del 1812.
Gran parte dell’attività del nuovo bibliotecario, morto nel 1833, fu rivolta all’acquisizione e all’inventariazione del patrimonio librario dei conventi del territorio senese soppressi dalle autorità francesi e ad evitare che parti consistenti di questo prendessero la strada di Parigi. La biblioteca accentuò sotto la direzione del De Angelis, delegato per il Dipartimento dell’Ombronealla ricognizione degli oggetti di belle arti, anche la sua funzione museale, giustificata ancora di più dalla corposa serie di testimonianze della cultura artistica senese che il francescano riuscì a far affluire nei locali della Sapienza e che, in seguito, avrebbero costituito il primo nucleo del futuro Istituto di Belle Artie poi dellaPinacoteca Nazionale.
Il periodo preunitario, gestito dal bibliotecario Francesco Chigi, portò alla pubblicazione, fra il 1844 e il 1848, dei sette volumi dell’importante Indice per materie della Biblioteca comunale di Siena, compilati da Lorenzo Ilari,comprensivi sia del materiale manoscritto che delle opere stampate possedute dall’istituto, ora digitalizzato e consultabile in rete.
Nonostante la continua diminuzione delle disponibilità finanziarie e la carenza di personale, anche negli anni successivi all’Unità la biblioteca continuò a restare destinataria di donazioni librarie e di manoscritti di particolare interesse, integrate nel 1866 dal consistente patrimonio proveniente da una nuova soppressione di conventi. Nel 1886 giunse in biblioteca il rilevante legato del libraio ed editore senese Giuseppe Porri,composto – oltre che di manoscritti e opere a stampa - anche da ricche collezioni di autografi di personaggi famosi, monete, medaglie e sigilli. Collezioni queste ultime trasferite nel tempo al Museo civico.
La Biblioteca deve il nome di Intronati a Fabio Bargagli Petrucci, podestà di Siena, che nel 1932lo attribuì all’istituto in ricordo dell’accademia che aveva occupato gli stessi locali dal 1722 al 1802. Lo stesso avrebbe donato alla biblioteca nel 1935 una consistente collezione di manifesti pubblicitari.
Nel 1959 per gestire la biblioteca venne creato un Consorzio fra il Comune e la Provincia di Siena. Nel 1996 la biblioteca è ritornata al Comune di Siena e attualmente è un’Istituzione dello stesso Comune.
La biblioteca oggi possiede oltre 500.000 volumi, circa seimila manoscritti, 1825 manoscritti musicali, 33.000 autografi, 1088 incunaboli, 15.123 disegni, 25.000 stampe, oltre cinquemila periodici (di cui 1010 correnti), 9200 fotografie, 33.300 diapositive, 1200 audioregistrazioni per il Servizio del libro parlato destinato ai non vedenti e agli ipovedenti. Fanno parte del patrimonio della biblioteca anche tesi, carte geografiche, microforme, CD-ROM. La biblioteca possiede anche una casa editrice, la «Giuseppe Ciaccheri editore», che pubblica cataloghi ed inventari del suo patrimonio e si dedica a ristampe di testi di particolare interesse per la storia e l’arte del territorio senese.
Nel data base sono presenti 12.037 record di edizioni appartenenti alla biblioteca.
Schede relative ai fondi consultabili nella banca dati Fondi Librari.

Via della Sapienza, 5 - 53100 Siena
Tel.: 0577-280704
Fax: 0577-44293
E-mail: biblio@comune.siena.it

 

Biblioteca diocesana “Alessandro VII”. Siena – Fondo del Convento dei Cappuccini di Poggio al Vento

La Biblioteca diocesana nasce dall’accorpamento delle biblioteche dei seminari di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, della Biblioteca del Centro Studi voluta a suo tempo in città dal compianto monsignor Orlando Donati, e dall’acquisizione della biblioteca del Convento dei Cappuccini di Poggio al Vento.
Il settore monografie supera i 100.000 volumi, dei quali oltre 40.000 sono stati catalogati con il sistema informatico Isis/Teca e sulla base della classificazione decimale internazionale Dewey.
Il Fondo antico consta di 1780 tra incunaboli e cinquecentine; di 1721 seicentine e di 7433 settecentine, alle quali sono da aggiungere quelle acquisite dai Cappuccini ed un centinaio di manoscritti. Il fondo della Biblioteca dei Cappuccini di Poggio al Vento, acquisito con un contratto di comodato cinquantennale e rinnovabile, consta di circa 10.000 testi dei secoli XIX-XX, nonché di svariate centinaia di volumi dei secoli XVI-XVIII e di un imponente numero di periodici. La maggior parte degli incunaboli e delle cinquecentine è però confluita nella biblioteca fiorentina della casa provincializia dei Cappuccini a Montughi.
Nel data base sono descritte 741 edizioni della Biblioteca dei Cappuccini di Poggio al Vento.

Via Montarioso, 35 - 53100 Siena
Tel. e Fax: 0577-587008
E-mail: bibalesi@virgilio.it

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