Promuovere apprendistato e alternanza scuola lavoro

Non si potrà più dire "smetto di studiare e vado a lavorare". La rivoluzione è stata lanciata nel 2016 con il nuovo apprendistato formativo, che esiste da tempo ma era diventato un po' un panda in via di estinzione. Accanto a questo c'è l'alternanza scuola-lavoro, ispirata alla realtà tedesca ma declinata in un contesto assai diverso, di micro e piccole imprese come quello italiano e toscano. Sono i due corni di un nuovo modello di formazione per avvicinare la scuola al lavoro e il mondo del lavoro alla scuola, per contrastare disoccupazione giovanile e dispersione scolastica, fornendo ai ragazzi competenze ancorate in modo migliore alle esigenze produttive.

L'alternanza tra scuola e lavoro rappresenta un'esperienza innovativa che unisce il sapere al saper fare. Per gli studenti è la possibilità di "fare scuola" in una situazione lavorativa e di "apprendere facendo", valorizzando le vocazioni personali e le competenze per il mercato del lavoro. L'alternanza viene infatti progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica, in stretta collaborazione con le aziende, le associazioni, gli enti pubblici e privati.

La Regione Toscana ha siglato un protocollo di intesa con l'Ufficio scolastico regionale, Unioncamere e Indire con l'obiettivo di favorire queste esperienze. Attraverso il Fondo sociale europeo sono stati stanziati 6 milioni e 184 mila euro del Por 2014-20 per l'alternanza tra scuola e lavoro. Di essi circa 2 milioni e 800 mila sono stati già messi a bando. La misura rientra nell'ambito Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.

A beneficiare del bando sono le istituzioni scolastiche superiori di secondo grado in partenariato con imprese, agenzie formative ed enti pubblici. Destinatari finali sono gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole. Una convenzione con l'ufficio scolastico ha permesso di accogliere studenti in alternanza presso gli uffici della Giunta regionale (lo scorso anno scolastico sono stati 34). E' in corso di definizione un protocollo con gli istituti alberghieri e agrari del territorio toscano per attività di alternanza da svolgere durante la realizzazione di eventi organizzati dalla Regione Toscana.

Con l'apprendistato si può invece studiare con un contratto ad hoc e un percorso formativo calato quasi su misura. Tutti più o meno conoscono il classico apprendistato professionalizzante, porta di ingresso nel mondo del lavoro. Quello formativo o di alta ricerca è qualcosa di diverso e nuovo: sburocratizzato e semplificato. Lo si può fare alle superiori, ma anche all'università, durante un dottorando o un master. Lo studente riceve uno stipendio e per le imprese ci sono sgravi contributivi e fiscali.
 

APPROFONDIMENTI

  • Alternanza scuola-lavoro, intesa Regione, Ufficio scolastico, Ordine dei consulenti della Toscana  (comunicato stampa del 26/10/2017) ►►

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Aggiornato al:
31.10.2017
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14589828