L'ambiente del Mediterraneo è uno dei più ricchi di biodiversità e dei più vulnerabili al mondo, ma queste zone marine e costiere sono anche sottoposte a forti pressioni legate all'intenso traffico marittimo, alla presenza di aree portuali, di poli industriali e commerciali, all'alta concentrazione di strutture turistiche e balneari e agli scarichi civili e industriali che confluiscono direttamente o indirettamente in mare. A questo si aggiungono emergenze ambientali che hanno investito l'area marina transfrontaliera, quali l'incidente dell'Eurocargo Venezia nelle vicinanze dell'isola di Gorgona, lo sversamento di sostanze petrolifere a Porto Torres, il naufragio della Costa Concordia presso l'isola del Giglio e ultimo, ma non per importanza, l'oil spill che ha interessato un lungo tratto di mare lungo la costa occidentale della Corsica, minacciando l’ambiente marino e le aree costiere interessate .
Per salvaguardare il patrimonio naturale di questo spazio sono stati fatti molti passi in avanti attraverso i progetti: MOMAR, IMPACT e SICOMAR .
- MOMAR è intervenuto per porre le premesse per un sistema di controllo integrato per lo spazio marino transfrontaliero.
- SICOMAR ha proseguito questo impegno, rafforzando anche la cooperazione tra istituzioni ed enti di ricerca attraverso la realizzazione di importanti investimenti comuni.
- IMPACT ha contribuito ad implementazione la Rete di radar costieri transfrontaliera e di misure di correnti marine superficiali con installazione di tre stazioni radar HF presso l'Isola del Tino (SP), Portofino (GE) e Viareggio.
Il progetto SICOMAR plus è stato finanziato nell'ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 per un totale di 6.7 milioni di euro. 16 partner italiani e francesi, con capofila la Regione Toscana, per tre anni hanno affrontato in modo integrato il tema della sicurezza in mare e del controllo dell'ambiente marino su un'area transfrontaliera di straordinaria ricchezza, rappresentata dal Santuario Pelagos che è la principale area protetta di importanza per il Mediterraneo (SPAMI).
Il progetto SICOMAR plus affronta la sfida comune della sicurezza marittima e della qualità dell'ambiente marino transfrontaliero.
L'obiettivo generale del progetto è quello di ridurre i rischi di incidenti marittimi e le loro conseguenze per la vita umana, le merci e l'ambiente.
Ciò si ottiene creando un sistema coordinato di strumenti di governance, metodi innovativi di sorveglianza ad alta tecnologia e nuovi servizi di sicurezza in mare.
SICOMAR plus intende avviare un'azione di pianificazione strategica condivisa che, attraverso la predisposizione di un piano congiunto di monitoraggio e di un piano congiunto per la sicurezza della navigazione e del pilotaggio, individui soluzioni di intervento per la sicurezza della navigazione nelle aree marine ad alto rischio dell'area di cooperazione.
Il progetto ha obiettivi concreti: investimenti per migliorare la copertura delle reti di monitoraggio, aumentare l'efficacia dei sistemi di previsione per la riduzione del rischio, servizi per la sicurezza in mare e la protezione ambientale, condivisione dei dati e interoperabilità.
I principali attori e destinatari sono le Pubbliche Amministrazioni, i loro uffici e agenzie, i centri di ricerca, i cittadini, gli operatori economici privati, le associazioni ambientaliste.
L'approccio transfrontaliero integrato copre molti aspetti: l'integrazione di reti e sistemi per il monitoraggio e la condivisione dei dati, l'implementazione di modelli di previsione con incertezza ridotta, corsi di formazione per il personale marittimo e servizi di gestione delle emergenze. Sono state attuate iniziative di comunicazione per sensibilizzare gli obiettivi coinvolti nella gestione integrata della sicurezza in mare e la formazione del personale marittimo e delle parti interessate.
L'aspetto innovativo riguarda sia il metodo che gli strumenti: coordinamento degli strumenti di governance, metodologie di sorveglianza tecnologicamente avanzate e nuovi servizi di sicurezza in mare.
SICOMAR plus, in continuazione ai precedenti progetti sopra citati, ha contribuito alla costruzione di un sistema integrato delle reti ad alta tecnologia per il monitoraggio marino ai fini della sicurezza e della tutela ambientale in corrispondenza del Santuario Pelagos.
Obiettivo del sistema è quello di:
- rilevare in tempo reale gli incidenti in mare ; – rilevare la presenza di cetacei e di oggetti di grandi dimensioni con produzione di mappe del traffico marittimo;
- migliorare la modellizzazione idrodinamica della dispersione di inquinanti in caso di incidenti;
- migliorare i servizi basati sulla previsione dello stato del mare (circolazione marina e moto ondoso).
I punti di localizzazione delle antenne coprono le 5 Regioni del Programma e in particolare: per la Toscana arcipelago nord e sud fino al canale della Corsica (a cura del LaMMA), per la Liguria tutto l’arco regionale da La Spezia fino al confine con Francia (CNR ISMAR), per la Francia la costa da Tolone fino al confine con Italia (a cura di UTLN – MIO) ed infine l’area marina interregionale tra Sardegna e Corsica (a cura di ARPAS). Il sistema di monitoraggio è considerato il più importante a livello europeo per copertura attraverso radar ad alta frequenza delle aree marine protette (200 km di costa coperte). La rete di radar realizzata ha anche l’obiettivo di monitorare le aree marine protette dell’area transfrontaliera (Secche della Meloria, Cinque Terre, Port-Cros e Porquerolles e Parco Marino Cap Corso e degli Agriati) e le aree portuali di Livorno, La Spezia, Tolone, Bastia e Genova.
SICOMAR plus si è classificato al PRIMO POSTO nella categoria Biodiversità, conservazione dell'habitat marittimo e lotta all'inquinamento del mare e ha ricevuto il WestMED Project AWARD. La cerimonia di consegna del premio è avvenuta a Roma il 9 novembre 2021 durante la WestMED Stakeholder Conference, organizzata dalla WestMED Initiative a presidenza Italia- Libia.
I partner del progetto SICOMAR plus sono:
- Regione Toscana - Settore Tutela della Natura e del Mare, in qualità di capofila
- Consorzio LaMMa
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure (ARPAL)
- Fondazione CIMA
- Università degli Studi di Genova
- CNR
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Sardegna (ARPAS)
- Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena – PNALM
- Comando Generale Corpo Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – COGECAP
- Office de l’Environnement de la Corse O.E.C.
- Office des Transports de la Corse – OTC
- Institut Français de Recherche pour l'Exploitation de la Mer (IFREMER)
- Service d’incendie et de secours de la Haute-Corse – SDIS 2B
- Communauté de communes du golfe de Saint-Tropez – CCGST
- Université de Toulon
- FMES - Institut méditerranéen des hautes études stratégiques