La produzione dei rifiuti urbani, in termini di quantità assoluta, a partire dal 2013 si è stabilizzata a scala regionale su valori intorno ai 2,2-2,3 milioni di tonnellate. L’indicatore di produzione pro capite dei rifiuti urbani esprime le variazioni annuali della produzione di rifiuti urbani in maniera più oggettiva rispetto al dato assoluto, non dipendendo dalla popolazione. A scala regionale nel periodo precedente al 2013 la produzione pro capite annua aveva raggiunto valori fino a oltre 700 kg/abitante, mentre a partire dal 2013 il dato si è mantenuto pressoché stabile o con minori oscillazioni intorno a 600 kg/abitante, come risulta anche negli ultimi tre anni rappresentati nel grafico. A scala provinciale l’indicatore risulta piuttosto variabile sia come andamento (oscillante, crescente o decrescente) che come valore. Le variazioni possono dipendere da più fattori concomitanti legati sia all’andamento economico generale (flussi turistici, potere di spesa delle famiglie, ecc), sia al livello di assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani e, non ultimo, ai risultati delle politiche di prevenzione della produzione dei rifiuti messe in atto anche a livello regionale. Da evidenziare come esempi sia la drastica diminuzione dell’indicatore per la provincia di Prato nel 2017, legata ad una modifica delle scelte di assimilazione dei comuni del territorio pratese, sia l’evidente influenza del turismo nelle aree costiere (soprattutto in provincia di Livorno).