Aggiornamento in: Ambiente Energia

Pier

Piano di indirizzo energetico regionale

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Il Piano Energetico Regionale (Per) approvato con deliberazione numero 1 del Consiglio regionale del 18 gennaio 2000 (Burt 1/03/2000 n. 9, parte seconda, S.S. n. 28) aveva lanciato il tema dello sviluppo delle rinnovabili in Toscana, sia come sviluppo tecnologico sia come contributo alla riduzione delle emissioni atmosferiche, producendo una prima ricognizione delle potenzialità teoriche della regione, e quindi degli obiettivi auspicabili al 2010 tenuto conto delle tecnologie presenti appunto nel 1999.

In attuazione del Programma Regionale di Sviluppo 2006- 2010, con deliberazione C.R. 8/07/2008 n.47 (Burt 23/07/2008 n. 30, supplemento) veniva approvato, in sua sostituzione, il Piano di indirizzo energetico regionale – Pier – che aveva da una parte una iniziale validità formale fino al 2010, ma d’altra definiva linee di comportamento di ben più lunga portata, volendo costituire un primo contributo toscano alla politica europea del 20-20-20 al 2020 (ovverosia entro il 2020 ridurre le emissioni di gas serra del 20 %, alzare al 20 % la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20 % il risparmio energetico).

Quando il Pier vede la luce siamo (pur agli inizi ma) già nell’epoca della cosiddetta “transizione energetica”: transizione fra un sistema energetico “semplice” in cui poche grosse centrali a fonti fossili alimentano una grande rete di distribuzione di tutta l’energia richiesta, ad una epoca “complessa” in cui, con un mix di opzioni tecnologiche, si tende all’obiettivo, non facile, di azzerare le emissioni contenendo costi ed impatti sul territorio. Le situazioni e i problemi sono quasi le stesse di quelle che affronterà poi il successivo Piano Ambientale Energetico Regionale (Paer) 2015.

Il PIER si pone già quindi il problema fondamentale (dando le prime risposte) di come accompagnare l’istallazione degli impianti FER in un territorio ricco e difficile come quello toscano ed intende creare le condizioni perché l'energia rinnovabile si faccia motore dello sviluppo economico nel rispetto dei caratteri tipici della nostra regione, della salvaguardia ambientale dei nostri paesaggi, delle nostre bellezze storiche ed artistiche.
In questa “via toscana” alle rinnovabili il mondo agricolo, sintesi di capacità imprenditoriale e di creazione e tutela di paesaggi unici al mondo, è individuato come soggetto in grado di saper integrare le opportunità di sfruttamento delle energie rinnovabili con le caratteristiche colturali e forestali che lo connotano.
E la geotermia risalta non solo per il suo contributo come rinnovabile, ma anche come parte integrante del sistema produttivo toscano.
D'altronde la necessaria tutela del contesto in cui si inseriranno gli impianti non deve però arrivare a posizioni preconcettuali contrarie ad interventi “importanti”; si richiede invece uno sforzo culturale per assecondare un cambiamento ormai divenuto necessario.

Il PIER si pone l’obiettivo di portare a maturazione lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili creando un mix produttivo plausibile, diversificato ed il più possibile capace di sostituire l'impiego di petrolio.
In questo mix spunta il ruolo fondamentale nella transizione energetica del gas metano, sostanza sì fossile e climalterante ma a ridotto inquinamento e fortemente meno impattante di carbone e petrolio.
Il metano è chiamato a svolgere la funzione di “traghettatore” verso il pieno sviluppo delle rinnovabili. E a metano devono essere convertiti i grandi impianti che non è ancora possibile dismettere.

Il Pier si poneva anche l’obiettivo del contenimento dei consumi energetici nei nostri modi di produrre e consumare attraverso un progressivo aumento del rendimento energetico di immobili e impianti e la diffusione di una cultura del risparmio energetico. A tal fine rimandava a una regolamentazione regionale sui requisiti minimi di rendimento energetico in edilizia e sulla certificazione energetica degli edifici, nonostante le difficoltà e i costi paventati (vedi Air su certificazione energetica e rialzamento obblighi prestazionali per gli edifici).

Vedi anche: documento Monitoraggio Pier 2009-2010

 

 

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23.06.2020
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77866