Il Servizio sanitario regionale garantisce alle persone detenute nelle carceri di tutta la regione, come avviene per tutti i cittadini residenti in Toscana, i livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) che includono:
- medicina di base;
- assistenza medica specialistica;
- assistenza farmaceutica;
- intervento sulle tossicodipendenze;
- vigilanza sull'igiene pubblica e la prevenzione.
La gestione di queste funzioni è stata trasferita, dal 2008, dall'Amministrazione Penitenziaria del Ministero di Giustizia all'amministrazione regionale e viene esercitata tramite le Aziende USL per ambito di competenza territoriale.
La Regione Toscana ha condotto un monitoraggio sull'attuazione del Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2008 relativo alle modalità e ai criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria.
La tutela del diritto alla salute dei detenuti presenti negli istituti penitenziari del territorio toscano, prima del passaggio di funzioni sanitarie alle Regioni del 2008, era definita dalla legge regionale 64/2005 che sanciva in ambito di assistenza sanitaria i principi di parità di trattamento fra persone libere e persone detenute ed internate, con garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria delle prestazioni preventive, diagnostico-terapeutiche e riabilitative, alla pari delle persone in stato di libertà.