Pascolo brado e tutela del territorio: la storia di Carpinaia

Beneficiario: Società Cooperativa Agricola Carpinaia (Carpinaia | Oasi della Val d'Orcia) - Siena    

Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici (misura 8.3)

Importo: contributo erogato, 84.814,40 euro

Durata: 2016 - 2018

 

Il progetto

Una società cooperativa agricola di giovani imprenditori può ora raggiungere il suo obiettivo di innovazione aziendale, svolgendo anche un importante ruolo di tutela del territorio. Un percorso di adattamento, riorganizzazione e investimento per sperimentare una pratica di allevamento ormai in disuso. Il campo d’azione è la splendida Val d’Orcia, ai piedi del Monte Amiata, dove troviamo il complesso forestale regionale Madonna delle Querce

Immersa tra querce e latifoglie, la società cooperativa agricola Carpinaia, con i suoi 1.970 ettari di terreno, dove i boschi incontrano i pascoli, gestisce un agriturismo e alleva 130 bovini di razza Chianina e Maremmana. La sua tecnica di allevamento è sempre stata quella mista, con il pascolo brado nei periodi estivi e la stabulazione in quelli invernali. Tuttavia, questo tipo di gestione è meno efficace del pascolo brado puro, che prevede il pascolo delle mandrie all’aperto durante tutto l’anno e garantisce il benessere degli animali. Inoltre, vista l’ampiezza del territorio controllato da Carpinaia, il pascolo brado rappresenta un’alternativa conveniente: pascolando anche nelle zone più marginali, le mandrie controllano la crescita di piante e arbusti che, se lasciati prosperare, possono dar luogo a incendi potenzialmente distruttivi per questa zona così verde ed estesa. 

Con questa consapevolezza, Carpinaia si è rivolta al Psr Toscana 2014-2022 con un obiettivo: abbandonare la tecnica mista per puntare tutto sul pascolo brado. Il cofinanziamento del Psr è servito ad acquistare attrezzature grazie alle quali la cooperativa, attraverso un’azione fondamentale di prevenzione degli incendi boschivi, può adesso allevare le sue mandrie all’aperto durante tutto l’anno e in totale sicurezza. Ricoveri temporanei, abbeveratoi, mangiatoie e recinti rimovibili hanno permesso di inaugurare un nuovo percorso aziendale, che accanto alla tutela del patrimonio forestale associa il benessere dei bovini e il pascolamento sicuro anche nelle zone più remote e lontane dall’azienda. Quindi, a beneficiarne non sono solo gli animali, che possono passare più tempo all’aria aperta nel loro habitat naturale. E non sono neanche solo gli allevatori, che possono vendere una carne molto più buona e pregiata. Infatti, tra i risultati di questo intervento si segnala soprattutto una maggiore sicurezza del territorio

Risultati

Gli strumenti acquistati hanno permesso a Carpinaia di sperimentare il pascolo brado continuato, che oltre a garantire un’importante azione di prevenzione dei danni al patrimonio forestale assicura un aumento dei profitti grazie alla maggiore qualità della carne prodotta e venduta. 

Nello specifico, l’intervento è servito a: 

  • tutelare l’integrità del bosco e prevenire gli incendi grazie al controllo della vegetazione erbacea operata dagli animali e all’attività di custodia operata dagli allevatori nel pascolo brado
  • preservare la salute dei bovini prevenendo l’insorgenza di malattie legate alla sedentarietà
  • aumentare la qualità della carne venduta
  • aumentare i profitti

I numeri del progetto

  • 6 recinti mobili 
  • 10 recinti per tramoggia 
  • 16 portaballoni 
  • 16 portafieno 
  • 6 abbeveratoi 
  • 6 tettoie 

 

Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana

https://www.youtube.com/embed/4rnuDb3eneM

 

Parole chiave: calamità, sicurezza, ambiente, incendi, foreste

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Aggiornato al:
07.10.2022
Article ID:
73874021