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Palazzo di San Clemente

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Comune: Firenze
Via: Micheli,2

 

Sull'attuale via Gino Capponi sorgeva un piccolo edificio, che fu acquistato ed ampliato da don Luigi di Toledo, fratello della Granduchessa Eleonora. Questi, alla metà del '500 realizzò nell'area che si estendeva da Via Gino Capponi a Via Lamarmora un grande giardino, che secondo Giorgio Vasari non aveva "pari in Fiorenza, né forse in Italia". Questo giardino era adornato da una grande vasca, monumentale opera scultorea di Francesco Camilliani da statue, panchine e da due vaste ragnaie segnate da ampi viali. Il giardino non ebbe lunga vita, infatti nel 1573 venne smontata la monumentale fontana e il terreno riconvertito ad uso agricolo. Il possedimento passò nel secolo XVII alla famiglia Guadagni che incaricò l'architetto Gherardo Silvani nel 1644 di riprogettare l'edificio ed il giardino. Il Guadagni caratterizzò in particolar modo il lato sud dell'edificio, che presenta una sequenza prospettica di volumi, terrazze e rientranze assolutamente singolare. La famiglia Guadagni rimase in possesso del palazzo sino al 1777 quando lo vendette a Charles Eduard Stuart, Conte d'Albany e alla sua consorte, cantata e amata da Vittorio Alfieri. Con Firenze Capitale il giardino viene ridimensionato a causa della nuova configurazione urbanistica della zona. Lo stato attuale appare oggi del tutto carente di manutenzione sia delle specie arboree sia degli arredi (statue, panchine, elementi di decoro). Una pavimentazione in asfalto degli anni '70 ha coperto l'antico prato antistante la loggia laterale al piano terreno. Attualmente l'edificio è una delle sedi della Facoltà di Architettura di Firenze.

 

A small building which stood on today's Via Gino Capponi was purchased and enlarged by Don Luigi di Toledo, brother of the grand-duchess Eleonora, who in the mid-16th century created a large garden in the area extending from Via Gino Capponi to Via Lamarmora. According to Giorgio Vasari it was "without equal in Florence and perhaps in the whole of Italy". This garden was adorned with a large pool, a monumental piece of sculpture by Francesco Camilliani, with statues, benches, large ragnaie (bird-snaring copses) and broad avenues. Its beauty was short lived: in 1573 the monumental fountain was dismantled and the land converted for agricultural purposes. In the 17th century the property passed into the hands of the Guadagni family, who in 1644 commissioned architect Gherardo Silvani to redesign the building and the garden. The Guadagni paid particular attention to the south side, which has a quite remarkable perspective sequence of volumes, terraces and recesses. The palace remained in the Guadagni family's hands until 1777, the year in which it was sold to the count of Albany Charles Edward Stuart and his wife, a lady much sung and loved by Vittorio Alfieri. During the period in which Florence was the Italian capital, the garden shrank in size as a result of urban developments in the area. At the moment it appears rather untended, and lacking both in trees and in garden furnishings (benches, statues and other decorations). In the 1970s the lawn in front of the ground-floor loggia at the side was tarmacked. The building is currently used by Florence University's Architecture School.

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27.05.2016
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11584571
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