Oltre 4mila fenicotteri rosa nel Parco della Maremma

La Maremma è l'habitat ideale della costa tirrenica, contate quasi 300 specie

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Il Parco della Maremma custodisce un tasso di biodiversità eccezionale, tra gli uccelli che ci vivono Anteprimae quelli che visitano l’area protetta.

Sono ben 295 le specie rinvenute nel Parco, lungo circa 25 chilometri di costa. Una rassegna completa ed esaustiva dell’avifauna nidificante o di passaggio si trova nel fascicolo del 2019 della Rivista Italiana di Ornitologia su Gli uccelli del Parco Regionale della Maremma  1

La pubblicazione rende conto delle specie nidificanti, migratrici e svernanti come, per esempio, l’aquila anatraia maggiore e l’oca facciabianca, esemplari particolarmente significativi proprio perché accidentali. Si tratta di un vero e proprio “inventario” ornitologico che raccoglie i risultati di un’attività di ricerca bibliografica, archiviazione e selezione di informazioni radunate per decenni, ma rappresenta soprattutto il risultato di centinaia di giornate di osservazione passate in ogni luogo del Parco: quanto basta per descrivere la ricchezza raggiunta dal 1975, con l’istituzione dell’area protetta, al 2018 quando l’indagine è stata chiusa.

Simili lavori hanno la loro importanza anche per le Riserve Regionali toscane, poiché consentono di elaborare regolamenti e piani di gestione adeguati alla conservazione di queste aree protette, individuando le criticità presenti, aggiornandone nel tempo i contenuti e rappresentando con puntualità la ricchezza ornitica dei principali ecosistemi.

In estate, dall’osservatorio di avvistamento all’interno dell’adiacente Riserva Naturale regionale Diaccia Botrona i fenicotteri si vedono a circa un chilometro di distanza, a decine, uno vicino all’altro. Una crescita esponenziale che in pochi anni ha confermato l’area protetta come luogo sicuro in cui fare tappa durante le migrazioni, come dimostrano anche vari tentativi di nidificazione.

Proteggere significa anche conoscere e l’acquisizione scientifica di base è imprescindibile per garantire la conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio naturale. Un’adeguata cognizione naturalistica, e quindi ornitologica, anche attraverso la Rete Natura 2000 che risulta largamente coincidente con le nostre Riserve regionali, offre poi l’opportunità di impostare importanti azioni poste a tutela di specie ornitiche che altrimenti non troverebbero condizioni adeguate per la loro stessa sopravvivenza.
 

1.

A cura di Pietro Giovacchini, Gli uccelli del Parco Regionale della Maremma, sulla Rivista Italiana di Ornitologia, vol 89, No 1, 2019. Scaricabile da www.scienzenaturali.org

Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
24.01.2020
Article ID:
23880087