La Regione Toscana, Settore Lavoro, è responsabile del Progetto “Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale – Le colonie agricole in Toscana” finanziato dal Ministero della Giustizia nell’ambito del PON Inclusione 2014-2020 (Asse 3, Obiettivo tematico 9.2, priorità d’investimento 9i, Azione 9.2.2).
Il progetto toscano s’inserisce all’interno del Progetto complesso “Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale” che vede tra i beneficiari anche Regione Puglia (capofila), Regione Abruzzo e Regione Autonoma della Sardegna.
Il progetto, con una durata di 39 mesi (dall’ottobre 2019 al dicembre 2022) e un budget di € 1.307.810,00, intende creare un sistema integrato ed innovativo di sviluppo che favorisca l'inclusione lavorativa e sociale dei detenuti residenti nelle strutture detentive di Gorgona e Pianosa, grazie alla strutturazione di una rete di attori pubblici e privati, e che contestualmente promuova lo sviluppo delle attività economiche connesse a quei territori.
Il progetto - al fine di identificare modelli di intervento per il lavoro e l'inclusione attiva delle persone in esecuzione penale - avvierà quindi un’azione di potenziamento delle competenze dei detenuti attraverso attività formativa in aula e sul campo e attraverso una serie di azioni pilota che prevedranno l’inserimento lavorativo in aziende del settore agricolo e il supporto a percorsi di autoimprenditorialità al fine di trasmettere al detenuto le competenze che gli permettano di acquisire le professionalità necessarie a garantire continuità lavorativa al momento del ritorno in libertà.
Contestualmente verranno potenziate e rilanciate le produzioni agricole delle due isole e verranno avviate delle attività connesse alla trasformazione dei prodotti agro-alimentari e all’accoglienza turistica all’interno delle Colonie penali.
Le attività formative e di inserimento lavorativo verranno affiancate da una serie di azioni di animazione e sensibilizzazione rivolte da un lato al personale interno ed esterno e ai detenuti, per una partecipazione consapevole al progetto, e dall’altra agli attori del tessuto produttivo, sociale e istituzionale in modo da garantire l'efficacia delle azioni progettuali specie per quanto riguarda la dimensione lavorativa e l’effettivo reinserimento socio-lavorativo.
Il progetto è realizzato con il supporto all’attuazione e la collaborazione del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e del Provveditorato Toscana-Umbria.
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