Negli ultimi 20 anni, il passaggio della linea Alta velocità/Alta capacità ha costituito un elemento fondamentale della pianificazione del territorio fiorentino. Il Piano Regionale integrato dei trasporti del 1989 prevedeva il sottoattraversamento di Firenze e della stazione sotto Santa Maria Novella, mentre nel 1992 Ferrovie dello Stato (FS) presentò un piano che prevede la collocazione della stazione AV/AC a Campo Marte e il passaggio cittadino interamente in superficie, a fianco della linea faentina. Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze si espressero negativamente in proposito per motivi trasportistici e di impatto sull'ambiente e sulla città.
A seguito del protocollo d'intesa tra FS e Comune all'inizio del '94 è stato presentato, da Ferrovie, il programma di riassetto del sistema ferroviario di Firenze, con la collocazione della stazione a Campo Marte, il passaggio della nuova linea nel tratto Via Salviati-Campo di Marte, in sotterranea fino a Ponte al Pino, e l'interramento delle linee ferroviarie esistenti. Anche questo programma però non fu condiviso dalla Regione, che confermò l'ipotesi del sottoattraversamento con stazione sotterranea nelle vicinanze di Santa Maria Novella; nel 1995 si compatta il fronte, ed Enti Locali e Palazzo Vecchio si allineano sulle posizioni di Regione e Provincia. Nello stesso anno, l'Accordo quadro tra Ministero, Regione, FS e TAV conferma definitivamente il tracciato della linea A.V./A.C. nel territorio toscano (quadruplicamento veloce della tratta Bologna-Firenze), mentre l'approvazione regionale rimane condizionata dalla verifica definitiva delle modalità di attraversamento dell'area urbana di Firenze.
Con la conferenza di servizi (marzo 1999) viene approvato il progetto definitivo del passante sotterraneo e della stazione, a seguito della valutazione di impatto ambientale. La soluzione progettuale della nuova stazione viene però ritenuta ulteriormente migliorabile e TAV avvia un concorso internazionale per la sua progettazione.
Nel 2003, con la conferenza di servizi viene approvato il progetto definitivo della nuova stazione di Belfiore, a seguito del concorso internazionale vinto dal gruppo di Norman Foster e Ove Arup. Nel 2004, le opere di fluidicazione del traffico ferroviario (scavalco tra Rifredi e Castello) vengono sottoposte a valutazione di impatto ambientale, approvata nel 2005.
È stata quindi avviata, nel 2006, la procedura per la gara di appalto per conto di Rete Ferroviaria Italiana, subentrata a TAV, dei lavori di realizzazione degli interventi di potenziamento del nodo ferroviario di Firenze. La gara ha previsto la realizzazione di due lotti di intervento, il primo relativo alla progettazione ferroviaria e allo scavalco tra Rifredi e Castello e il secondo relativo al tunnel sotto la città di Firenze e alla nuova stazione ferroviaria AV. Per il primo lotto viene previsto il finanziamento; per il secondo lotto viene prevista una clausola di recesso che R.F.I. può esercitare, entro un anno dall'aggiudicazione, nel caso non le venissero assegnati i fondi necessari.
I lavori sono stati aggiudicati nel luglio 2007 alla Società Cooperativa Coopsette con un ribasso di circa il 27%. La clausola di recesso per il secondo lotto è scaduta il 16 luglio 2008, vista la disponibilità dei finanziamenti, e la messa in opera del progetto è divenuta giuridicamente irreversibile. Contestualmente, il Piano di indirizzo territoriale della Regione, approvato il 24 luglio 2007, ha assegnato all'alta capacità ferroviaria un ruolo strategico per l'accessibilità e la logistica regionale, nazionale e internazionale.
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