Il porto di Marina di Carrara

Il porto di Marina di Carrara


Informazioni generali
Servizi di interesse pubblico
Informazioni utili
Piani di sviluppo
La storia




Informazioni generali

Il porto, particolarmente attrezzato per il traffico dei marmi, è protetto a ovest dal molo di ponente e dalla diga foranea e ad est dal molo di levante. Il molo di ponente (banchina Chiesa), lungo circa 260 m, è completamente banchinato. Alla radice della diga foranea, in prosecuzione della banchina del molo di ponente, ha origine, con direzione perpendicolare, una banchina lunga circa 430 m (banchina Taliercio). La parte interna del molo di levante è costituita da una banchina lunga circa 460 m chiamata banchina M. Fiorillo.
In prossimità della testata della stessa esiste un tratto di banchina lungo circa 125 m denominato banchina Servizi, adibita all'ormeggio delle imbarcazioni dei servizi del porto e di altre unità dello Stato. Nell'angolo nord del porto ci sono gli scali d'alaggio ed un bacino di carenaggio lungo 207 m dei Nuovi Cantieri Apuania. Dalla radice del molo di levante, ortogonalmente ad essa, si sviluppa verso ovest un'ampia banchina di riva (banchina Buscaiol), lunga circa 300 m. Subito a levante di cantieri navali esiste un approdo per unità da diporto, costituito da alcuni pontili su palancole, gestito dal Club Nautico.

Tipologia: Porto
Sito web: http://www.portodicarrara.it/; Autorità portuale di Carrara www.autoritaportualecarrara.it
Carte I.I.M.: n. 909, 3, 115, 58, 61
Coordinate:  44°01',69 N 10°02',67 E
Canale VHF: Vhf canale 16-15-5 (h. 07/19); vhf canale 12 piloti e ormeggiatori del porto
Fondo marino: sabbioso, fangoso
Fondali: in banchina da 3,5 a 9,7 m
Orario e tipologia di accesso: Continuo. Mantenersi a non meno di 30 m dalla testata della diga foranea e a non meno di 35 m dalla testata del molo di levante, per evitare le scogliere sommerse.
Fari e fanali: 1846 (E 1328) - faro a lampi bianchi, periodo 3 sec., portata 17 M presso la radice del molo di ponente; 1848 (E 1329) - fanale isofase rosso, periodo 2 sec., portata 7 M, sulla testata della diga foranea (distanza di sicurezza 30 m); 1852 (E 1330) - fanale isofase verde, periodo 2 sec., portata 7 M, sulla testata del molo di levante (distanza di sicurezza 35 m)
Venti: SW - NW
Traversie: Sud - SE - Libeccio
Rade sicure più vicine: Golfo di La Spezia
Pericoli: Secche e scogli affioranti lungo la diga foranea di ponente e la testata del molo di levante
N° posti barca: 250
Lunghezza max: 30 mt
Divieti: esternamente al molo di ponente esiste un pontile lungo circa 100 m ormai in disfacimento; attualmente ci sono solo alcuni pilastri intorno ai quali, per un raggio di 100 m, sono interdetti la navigazione, la sosta e l'ancoraggio.





Servizi di interesse pubblicoAutorità marittima: Capitaneria di Porto v.le da G. Verrazzano, 11 tel. 0585 787822 fax 0585 647033-780880
Carabinieri: v.le Galilei, 131 tel. 0585 632675
Dogana: v. Molo di Levante tel. 0585 630763
Enti turistici: Azienda di Promozione Turistica Massa Carrara v.le XX Settembre, 85 tel. 844403 - v.le G. Galilei, 133 tel. 0585 632218
Guardia di finanza: p.za Menconi, 6 tel. 0585 634177
Ospedale: Azienda Usl n.1 Massa e Carrara p.za Monterosso tel. 0585 74401
Ospedale Generale Provinciale p.za Monterosso, 1 tel. 0585 74343/74409/776195/776544
Polizia: v. Molo di Levante tel. 0585 633229
Pronto soccorso: v. Avenza, 24 tel. 0585 52222/70233
Servizi portuali: Club Nautico Marina di Carrara v.le da Verrazzano tel. 0585 785150 fax 0585 785364
Compagnia Lavoratori Portuali v.le da G. Verrazzano tel. 0585 785171/788875
Corpo Piloti del Porto v. molo di Levante tel. 0585 633315
Gruppo Ormeggiatori porto banchina Nord Est tel. 0585 780636
Porto di Carrara v.le G. da Verrazzano, 1 tel. 0585 784411/785429
Taxi: p.za Menconi G. tel. 634174 / v.le stazione tel. 0585 857314
v. Roma, 56 tel. 0585 72277
Ufficio Postale: Piazza Nazioni Unite, 1 tel. 0585 64541




Informazioni utili

Come raggiungerlo via mare

Il canale di accesso al porto è praticabile da navi con pescaggio di 10 mt. circa. Avvicinandosi all'imboccatura portuale le navi devono comunque effettuare un sondaggio continuo in quanto la profondità del mare in quest'area è soggetta a continue variazioni. L'escursione media di marea è di circa 30 cm. Il peso specifico dell'acqua di mare nel porto è di 1025. La testata della diga foranea di sopraflutto è segnalata da un fanale a luce rossa. La struttura è anch'essa rossa a forma cilindrica alta circa 5 metri. La testata della diga di sopraflutto è segnalata da un fanale verde retto da una struttura colonnare di colore verde alta 5 metri circa. Nei pressi della radice del molo di ponente Banchina (E.CHIESA) vi è un faro a forma di torre bianca quadrangolare alta 22 metri. Il porto di Carrara è inserito tra le aree dove vige la "summer load line". La pesca è proibita entro un miglio dal fanale rosso del porto.

Come raggiungerlo via terra

In treno: la stazione Carrara- Avenza sulla linea Roma- Genova è collegata al porto dal servizio di trasporti urbani.
In Auto: da N uscita Carrara sulla A12, girare a dx seguendo le indicazioni Marina di Carrara, al semaforo sulk lungomare girare a sn, proseguire per circa 4 km. Venendo da S, dall'uscita Massa dell'A12, seguire le indicazioni Marina di Massa/mare, arrivati sul lungomare girare a dx, proseguire per circa 6 km.



Piani di sviluppo

Progetti in corso di realizzazione:

Un ampio progetto di sviluppo portuale è previsto per dare adeguata valorizzazione a tutte le componenti economiche e commerciali del porto.
L'Autorità Portuale ha redatto un nuovo piano regolatore che prevede un nuovo bacino portuale con 4 ulteriori banchine, con fondali fino a 10,5 metri con un fronte d'accosto complessivo pari a 1800 metri ed un porto turistico da oltre 1000 ormeggi
Il nuovo piano regolatore prevede inoltre un'area extradoganale destinata ai traffici ro-ro e passeggeri con relativa stazione marittima, ampi magazzini portuali per complessivi 18.000 mq, viabilità dedicata al traffico su gomma originato o destinato al porto, potenziamento della rete ferroviaria portuale
Il porto nel suo complesso avrà:
3.300 metri lineari di banchina con accosti da 10 a 10,5 metri di pescaggio; cinque magazzini portuali per un'ampiezza complessiva di 25.000 mq; una stazione marittima; un cantiere navale in grado di realizzare tre navi contemporaneamente; piazzali portuali per complessivi 500.000 mq.


La storia

 

Il territorio dove oggi sorge la frazione costiera, è il risultato di secoli di arretramento della costa che, fino al XII secolo, lambiva l'abitato di Avenza. A partire dal XVIII secolo le necessità relative alle operazioni di imbarco e sbarco, portarono alla costruzione di alcuni edifici in muratura (ed alcune capanne) vicini alla nuova linea del mare, a quasi 2 Km dal castello di Avenza ad uso magazzino e poi abitativo; specie dopo il tentativo operato dai duchi di Modena (associati al governo di Massa e Carrara con i "capitoli matrimoniali") di scavare una darsena (1750 ca.). Nel 1837 l'assegnazione di terreni fabbricabili secondo assi viari prestabiliti,dà al paese l'assetto urbano riscontrabile tuttora, con un notevole incremento di popolazione. Nel 1851 l'industriale Walton costruisce il primo pontile a mare aperto, dando soluzione razionale al problema mai risolto del carico dei marmi, che prima avveniva sulla spiaggia con particolari impalcature o piani inclinati di sabbia; altri due pontili saranno costruiti nei decenni successivi. Sempre in epoca estense, nel 1858, si da inizio alla costruzione della nuova chiesa, secondo le nuove esigenze. Un piccolo oratorio dedicato a Sant'Erasmo esisteva già sulla spiaggia almeno dai primi del '700, poi sostituito dalla cappella di San Giuseppe costruita dalla famiglia Vatteroni nel 1776, dapprima ad uso privato, poi, nel 1840 ceduta alla Curia. La costruzione della nuova chiesa è fermata dalla caduta del Ducato di Modena nel 1859, e si dovrà attendere il 1880 per la ripresa, e quindi l'apertura al culto sei anni dopo. Verso la fine dell'ottocento il nome Marina di Carrara diviene di uso comune in luogo dell' antico Marina di Avenza. Ai primi del '900 riprendono gli studi per la costruzione di un vero porto a protezione dei pontili a mare aperto, ma la prima guerra mondiale sposta al 1920 l'inizio dei lavori. Il paese in quest'epoca è al centro di molti interessi, e diventa una ridente località balneare: molti stabilimenti sorgono affiancando l'unico esistente (su palafitte) costruito nella seconda metà dell' ottocento;nasce anche l'industria alberghiera. Naturalmente l'architettura porta il segno della nuova tendenza. La chiesa viene abbellita dal nuovo progetto dell'ing. Zaccagna. Nascono i villini al mare delle famiglie più facoltose carraresi: Giampaoli, Zaccagna, Nicoli, Frugoli, Forti, Orlandi, ma già erano sorte nell'entroterra magnifiche ville quali la Del Medico-Sarteschi (poi Ceci) e la più antica Monzoni (poi De'Nobili). Negli anni trenta riceve molta cura anche l'arredo urbano, con uso di marmi, e la messa a dimora di pinete e giardini; contestualmente si organizzano corsi mascherati carnevaleschi di larghissimo richiamo. La seconda guerra mondiale segna profondamente Marina di Carrara, con le ferite dei bombardamenti e la distruzione del porto, ma risorge in pochi anni. Si ricostruiscono porto e cantiere navale, nuovi stabilimenti balneari vengono allestiti e nascono nuovi alberghi, fino a diventare una delle più belle cittadine del litorale, malgrado il volume delle costruzioni che l'hanno resa la più popolosa frazione del comune di Carrara.

 

Un toponimo romano come "Taberna Frigida", luogo di sosta e di rifornimento lungo la via Emilia Scauri prima di Luni, è menzionato dalla Tabula Peutingeriana, una vera mappa stradale del III sec. d. C.

 

Nel periodo curtense si formano i primi nuclei abitati della città e dal X alla prima metà del XIII secolo vediamo Massa come parte centrale del dominio della famiglia Obertenga. Il XIII e il XIV secolo furono un periodo molto tormentato, per l'avvicendarsi del dominio di varie potenze (es. Lucca, Firenze).

 

Nel 1492 inizia il marchesato dei Malaspina; si deve ad Alberico Cybo-Malaspina verso la metà del XVI secolo, l'impegno d'ingrandire e migliorare il piccolo stato avuto in ereditià. L'ultima erede dei Cybo-Malaspina, Maria Teresa nel 1741 andò in sposa ad Ercole Rinaldo d'Este, duca di Modena; lo stato di Massa passò poi per successione alla figlia Maria Beatrice e, nel 1829, con la sua morte il ducato venne assorbito definitivamente da Modena.

 

Nel 1860 la provincia Massa Carrara entra a far parte ufficialmente del Regno d'Italia. Nel periodo tra le due guerre (1938), venne impiantata la Zona Industriale Apuana. Durante la seconda guerra mondiale Massa fu teatro di sanguinosi episodi, trovandosi ad essere nelle immediate retrovie della Linea Gotica; la ripresa fu lunga e difficile, ma non ha impedito, in questi ultimi anni, un notevole sviluppo urbanistico ed una forte rinascita del settore turistico.

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