Il seminario che si inserisce nelle attività di progetto finanziato dal Ministero del lavoro per la realizzazione di interventi di integrazione socio-lavorativa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del capolarato in agricoltura e rivolto a cittadini provenienti da paesi terzi.
Caporalato, intermediazione illecita, riduzione in schiavitù sono tutti aspetti ben presenti in Toscana anche se geograficamente concentrati in alcune aree della regione a maggiore vocazione agricola.Al di là delle forme più eclatanti di sfruttamento, il caporalato in Toscana è una piaga subdola: si nasconde dietro pparvenze legali, occupando zone grigie dai confini incerti, tra sfruttamento e forme contrattuali apparentemente regolari.
La Regione Toscana nel 2021 si è dotata di un Protocollo sperimentale contro il capolarato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, linee di indirizzo approvate Giunta Regionale e sottoscritte un anno fa da Regione Toscana, Ispettorato interregionale del lavoro di Roma, Inps, Inail e parti sociali.
Il VII incontro di formazione, partendo dalle caratteristiche territoriali specifiche del fenomeno e dall’esperienza dei partner di progetto -in particolare Ases e la sua partecipazione a Before you go (AMIF internazionale)- ne intende approfondire la dimensione transfrontaliera che ha in qualche modo favorito sinergie fra le mafie c.d. tradizionali con le mafie straniere o di nuovo insediamento che si sono attivate per il reclutamento dei lavoratori stranieri direttamente nei loro paesi d’origine.
Il seminario sarà trasmesso in diretta streaming e potrà essere seguito direttamenti su questa pagina o dalla pagina preposta >>
https://www.youtube.com/embed/FECPb3P2aAQ
Il Programma
- Modera: Ilaria Signoriello, Coordinatrice Scientifica Rural Social Act
Saluti introduttivi
- Stefania Saccardi, Vicepresidente Regione Toscana
- valentino Berni, Presidente CIA Toscana
Presentazione del progetto
- Corrado Franci, Coordinatore Nazionale Rural Social Act
Interventi
- Claudio Guccinelli, Coordinatore Hub Toscana
- Guido Bassi, Pegaso Network Soc.Coop
- Andrea Pagliai, Azienda Agricola Olivart
- Antornio Curti, Dirigente area entrate contributive, vigilanza documentale ed ispettiva Inps regionale Toscana
- Roberta Casini, Sindaco di Lucignano (AR) e Responsabile Agricoltura Anci Toscana
- roberto Scalacci, Direttore regionale Agricoltura e sviluppo rurale
Conclusioni
- Cinzia Pagni, Presidente ASeS - Agricoltori Solidarietà e Sviluppo
► scarica la locandina
► scarica il programma in pdf
Il progetto Rural Social Act
Il progetto RURAL SOCIAL ACT, con capofila CIA Agricoltori Italiani, è stato finanziato a valere del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2. Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 2 – Integrazione – lettera i-ter Interventi di integrazione socio lavorativa per prevenire e contrastare il caporalato – Autorità Delegata – Caporalato.
Rural Social ACT: promuove l’Agricoltura Sociale come modello vincente per prevenire e contrastare il fenomeno del caporalato, arginare le agromafie e promuovere processi virtuosi di inclusione e/o re-inserimento socio-lavorativo dei migranti.
Rural Social ACT si inserisce nel Piano Triennale di Contrasto al Caporalato, in attuazione alla legge 199/2016 e si propone:
Supportare l’emersione e l’inclusione attiva attraverso sportelli e unità mobili, l’emersione e la presa in carico integrata delle persone vittime dello sfruttamento lavorativo.
Costruire una solida infrastruttura: Partendo o da una rete solida di collaborazioni stabili tra gli attori che concorrono ai processi di inclusione lavorativa dei migranti nel settore agricolo. Da qui possiamo collocare azioni efficaci e consolidare, replicare e potenziare le buone prassi di Agricoltura Sociale.
Mostrare alternative concrete e possibili: Promuovere modelli virtuosi e pratiche leali che non prevedono alcuno sfruttamento, per favorire la diffusione di modelli vincenti di agricoltura, capaci di unire sostenibilità economica e legalità, sviluppo di filiere etiche e nuove, innovative forme di distribuzione.
Valorizzare l’imprenditoria illuminata dando il giusto riconoscimento agli imprenditori illuminati e civili che si sono fatti carico di una parte di responsabilità sociale garantendo un lavoro giusto, dignitoso e dall’elevato impatto sociale.
Per approfondimenti
Sito: https://www.ruralsocialact.it >>
e-mail: ruralsocialact@cia.it