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I risultati della valutazione dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) preliminari

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Dei 21 progetti presentati in risposta al Bando sui PIF - Progetti Integrati di Filiera, ben 15 sono risultati finanziabili, uno ammissibile ma non finanziabile e 5 non ammissibili. Una specifica commissione ha valutato rigorosamente tutti i progetti preliminari pervenuti entro la scadenza del bando (10 giugno 2011) e ha redatto tre graduatorie, approvate lo scorso 5 agosto con il Decreto n. 3372, pubblicato sul BURT n. 34 parte terza, del 24/08/2011. Le graduatorie sono al momento ancora provvisorie perchè è prevista la presentazione dei progetti definitivi.

Dei 6 progetti presentati sulla filiera “Cereali e proteoleaginose”, 5 sono risultati finanziabili, per un importo complessivo di contributo concedibile in questo gruppo pari a 11.101.226 euro, a fronte di un investimento previsto pari a € 26.183.884.

Nel gruppo delle filiere “Zootecniche”, invece, dei 7 progetti presentati 5 sono risultati finanziabili, raggiungendo un importo complessivo di contributo concedibile pari a 7.521.560 euro su un totale di investimento previsto pari a 16.394.603 euro.

Nel gruppo “Altre filiere”, nel quale sono compresi i progetti relativi alle filiere vitivinicola, olivo-oleicola e florovivaistica, degli 8 progetti presentati 5 sono risultati finanziabili (2 della filiera florovivaistica, uno della filiera vitivinicola e 2 della filiera olivo-oleicola), per un importo complessivo di contributo concedibile in questo gruppo pari a euro 6.377.215, a fronte di un investimento previsto pari a 14.521.445 euro.

Oltre all’attivazione delle misure di investimento, molti dei progetti ammissibili hanno colto la sfida innovativa della progettualità integrata propria dei PIF, attivando anche le misure 133 “Attività di informazione e promozione” (7 progetti) e 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale” (7 progetti).
I filoni di investimento prevalenti sono quelli relativi a macchinari e immobili, alla promozione, ai prodotti o tecniche innovative, allo sviluppo delle filiere locali, alle agro energie, alla certificazione di qualità.

I progetti presentati hanno proposto innovazioni interessanti, molte di esse incentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale delle tecniche agronomiche ma importanti sono stati anche quei progetti che propongono nuovi sistemi di organizzazione della filiera, nuovi prodotti, processi e tecnologie.

L’altra novità importante, e che costituisce un forte impulso allo sviluppo ed all’integrazione delle filiere locali, è quella relativa alla sottoscrizione, per ogni PIF presentato, di un apposito Accordo di filiera fra i diversi partecipanti. I vari accordi siglati hanno visto la partecipazione di una pluralità di soggetti legati tra loro da vincoli di carattere contrattuale, con i quali vengono regolati obblighi e responsabilità reciproche in merito alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PIF ecc...
Un elemento di notevole importanza contenuto negli accordi di filiera, nell’ambito delle modalità di conferimento o acquisto/vendita dei prodotti oggetto dell’accordo, risulta la determinazione del prezzo. In alcuni casi si sono rilevati interessanti sistemi innovativi di accordo sui prezzi fra i vari conferitori/acquirenti, come ad esempio il riconoscimento di un premio aggiuntivo per il processo produttivo adottato e un premio per il contenuto proteico, da definire per singola campagna di ritiro e per categoria di cereale.

La partecipazione dei vari soggetti impegnati nelle diverse fasi delle filiere produttive interessate è stata notevole: nei 15 progetti ammessi a finanziamento si conta un numero complessivo di partecipanti pari a 1250 di cui 270 diretti (soggetti che sostengono l’onere finanziario degli investimenti di propria competenza) e 980 indiretti (soggetti che partecipano alla realizzazione degli obiettivi del progetto ma non richiedono contributi), suddivisi fra aziende agricole, imprese di trasformazione primaria e secondaria, imprese che svolgono la commercializzazione, soggetti pubblici ecc…

L’altro aspetto di notevole rilievo è la superficie totale interessata dagli investimenti che, per i 15 progetti finanziabili, risulta pari a 17.534 ha. Relativamente alla filiera zootecnica, il numero totale di capi interessato è pari a 60.369 fra bovini e ovini.
Anche il coinvolgimento generale degli addetti alle diverse filiere è stato apprezzabile perché si conta un numero totale degli occupati, per i soli partecipanti diretti, pari a 1536 di cui 590 autonomi e 946 dipendenti.

Possiamo concludere dunque che la risposta del mondo produttivo a questa innovativa modalità di intervento è stata sopra ogni aspettativa. I 15 progetti che saranno finanziati hanno dato infatti un buon esempio di progettazione integrata, dove la produzione agricola, la trasformazione e la commercializzazione si aggregano per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento delle principali filiere agroindustriali regionali, presupposto fondamentale alla creazione di migliori relazioni di mercato.

Nell’arco di un paio di mesi è prevista la graduatoria definitiva – a seguito della valutazione da parte della Commissione dei PIF definitivi – e la successiva consegna, da parte dei partecipanti diretti, delle singole domande di aiuto sulle varie misure attivate.

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Aggiornato al:
29.09.2011
Article ID:
68754