I bollettini della Wehrmacht

I bollettini della Wehrmacht

 

I bollettini sulla situazione partigiana del servizio di informazioni della 14a Armata tedesca in Toscana 
a cura di Carlo Gentile
 
I documenti qui presentati sono i bollettini giornalieri emanati dalla sezione informazioni (Ic-Abteilung) dello stato maggiore della 14. Armata (Armeeoberkommando 14) durante la sua permanenza in Toscana, nei mesi di luglio agosto e settembre 1944. 
 
Compito principale di questo organismo era quello di raccogliere informazioni sull'attività nemica, sia in riferimento all'avversario militare, gli eserciti alleati, sia alle formazioni partigiane ed anche alla popolazione civile, i cui umori e tendenze venivano registrati con interesse. A livello del comando di armata, l'ufficio era composto dall'Ic-Offizier, il titolare, l'Ic-AO, dove AO sta per Abwehr-Offizier, l'ufficiale del controspionaggio militare, ed un ufficiale assistente, O3, 3. Ordonnanzoffizier. Nell'ambito delle attività antipartigiane, rientrava tra i compiti di questo ufficio l'analisi delle informazioni giunte dai comandi delle divisioni e dei corpi d'armata subordinata ed il loro inoltro al superiore comando del maresciallo Kesselring ed accanto ad esse la fornitura ai comandi ed alle truppe dei supporti documentari su cui basare la propria azione repressiva, contribuendo a fissarne gli obiettivi e le modalità. Gli strumenti di questo lavoro di intelligence erano i bollettini giornalieri (Ic-Tagesmeldungen) e quelli periodici, generalmente bisettimanali o mensili (Ic-Bandenlageberichte) e le carte della situazione e dell'attività partigiana (Ic-Bandenlagekarten)[1] . 
 
Nell'estate 1944 rivestiva la funzione di ufficiale Ic il tenente colonnello Henning Eppendorf, Ic/AO era il maggiore Max Scheube e O3 il tenente Adalbert Hasse [2]. La sede del comando si trasferì nella notte sul 27 giugno 1944 da Monte Arioso (Siena) a Mosciano (Firenze), dove rimase fino al 17 luglio. Da questa data al 4 settembre, il comando fu all'Abetone, e successivamente a Vignola (Modena) [3]. 
 
I bollettini giornalieri contengono una messe di informazioni che riguarda l'attività nemica, ma, accanto ad essa, anche concrete indicazioni sulle azioni partigiane e quelle repressive tedesche, oltre che le segnalazioni di rappresaglie. Ancora sporadiche nei bollettini dei mesi precedenti, le segnalazioni della situazione partigiana si infittiscono a partire proprio dal mese di luglio e, proprio a testimoniare della improvvisa recrudescenza delle azioni partigiane, dal 2 luglio in avanti le Bandenlagemeldungen diventano quotidiane, un chiaro indizio della nuova attenzione tedesca al problema della resistenza armata. Il fascicolo cessa con il 30 settembre e non comprende quindi il periodo successivo, intenso di lotta partigiana nelle Alpi Apuane, in Garfagnana e nell'Appennino Pistoiese, ma meno cruento nei confronti della popolazione civile. Sotto l'aspetto cronologico il periodo trattato da questi documenti concide pienamente con il momento di massima intensità della "guerra ai civili" in territorio toscano, mentre dal punto di vista territoriale i documenti coprono una ampia parte della fascia occidentale della regione, grossomodo compresa tra il Passo della Raticosa, Firenze e i Monti del Chianti a est, il Mar Tirreno a ovest, il corso del Cecina a sud e l'Appennino tosco-emiliano a nord. 
 
Sono quindi numerosi i cenni a stragi e rappresaglie contro la popolazione civile che si incontrano in queste pagine. Citiamo alcuni esempi: il Monte Pisano, Massaciuccoli, Sant'Anna di Stazzema, Bardine di San Terenzo, Vinca, Camaiore, il Padule di Fucecchio, Ponte Buggianese, Vellano, Pescia, Vinci, Empoli, Firenze, Fiesole. 
 
Opportunamente lette - ma in molti casi si dovrà parlare di vero e proprio lavoro di decifrazione dei contenuti - e in collegamento con altri documenti tedeschi di quel periodo, oltre che con le fonti di archivio, la storiografia e la memorialistica italiane, queste relazioni si dimostrano documenti preziosi per la ricostruzione cronologica e puntuale della repressione antipartigiana e della "guerra ai civili" in Toscana. Oltre a questo però, letti tra le righe, questi documenti ci rivelano quella che possiamo considerare una vera e propria "vulgata" tedesca dell'attività antipartigiana. Questa operazione di mascheramento della realtà della "guerra ai civili" che viene svolta all'interno degli stessi comandi tedeschi tramite la trasformazione di stragi tra le più feroci dell'intero periodo di occupazione in Italia in "normali" episodi di repressione antipartigiana. Con l'applicazione dei termini del linguaggio burocratico-militare alla narrazione di questi fatti ed il loro inserimento in un quadro di regolari operazioni militari, si assiste al tentativo di "inventare" una versione collettiva "ufficiale" di quella realtà con la quale la propria dignità di soldati potesse convivere. In questo modo stragi di civili e sopratttutto di donne e bambini come quella di Sant'Anna di Stazzema o di Vinca si trasformano in normali "operazioni di rastrellamento contro le bande". 
 
Rimane anche un problema tecnico: in questi documenti i toponimi sono riportati generalmente secondo un codice numerico a due cifre che fu modificato due volte nel periodo trattato ed a distanza irregolare a distanza di quattro o cinque settimane. Per rendere intelleggibili i testi è quindi necessario ricorrere alla cartografia originale tedesca, la quale non sempre è disponibile in archivio. Per questi documenti è generalmente conservata negli archivi di Friburgo (Bundesarchiv-Militärarchiv, Kart 907) ed in parte anche presso l'archivio dell'Istituto per la storia della resistenza toscana a Firenze. I documenti qui riprodotti possono essere consultati a Firenze, presso l'archivio dell'ISRT, nel microfilm T 312/491, oppure in originale presso il Bundesarchiv-Militärarchiv di Friburgo, dove sono raccolti nella busta no. 114 del fondo RH 20-14. 
 
note 
 
 
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[1] Sulla suddivisione dei comandi a livello di divisione e sui compiti delle varie sezioni cfr. Alex Buchner, Das Handbuch der deutschen Infanterie 1939-1945, Gliederung, Uniformen, Bewaffnung, Ausrüstung, Einsätze, 2. ed., Friedberg, 1989, p. 86-91. Il più completo lavoro sull'attività delle sezioni Ic è il volume German Military Intelligence 1939-1945, (Foreign Intelligence Book Series), University Publications of America, Frederick, 1984.
[2] BA-MA, RH 20-14/48, Tätigkeitsbericht Ic-Offizier, 1.7.-30.9.1944; Tätigkeitsbericht Ic/AO, 1.7.-30.9.1944.
[3] BA-MA, RH 20-14/48, Tätigkeitsbericht Kdt. Hauptquartier, 1.7.-30.9.1944. 
 
ELENCO DEI NOMI DI LUOGHI ED AREE CITATI NELLE TAGESMELDUNGEN DELLA 14. ARMATA 
 
 
Abetone
Alpe S. Antonio
Alpi Apuane
Alpi Apuane, Casa del Bovaio
Alpi Apuane, Cervaiole
Alpi Apuane, Monte Belvedere
Alpi Apuane, Monte Folgorito
Alpi Apuane, Monte Pania della Croce
Alpi Apuane, Monte Sagro
Aulla
Balbano
Bandinello
Bardine di San Terenzo
Bolano
Buti
Camaiore
Camaiore, Pieve di
Camaiore, Rosi di Pieve di
Canova
Carrara
Carro Cintolese
Cascine di Buti
Castelnuovo
Castelpoggio
Catena
Ceserano
Comano
Empoli
Farneta, Certosa di
Farnocchia
Fezzana
Fiesole
Figline
Firenze
Firenze-Pistoia, strada
Focchia
Fosdinovo
Frontile
Fucecchio, Padule di
Levigliani
Lucca
Lunigiana
Maresca
Massa
Massaciuccoli, lago di
Massarosa
Migliarino, Bonifica di
Monte Faeta
Monte Giovi
Monte Gottero
Monte Pisano
Monte Pratocavallo
Monte Rotondo
Monte Serra
Montecatini
Montefegatesi
Monteluco
Montelupo Fiorentino
Montespertoli
Nocchi
Nodica, Bonifica di
Pescaglia
Pianosinatico
Piazzano
Pietrabuona
Pietrasanta
Pisa
Pistoia
Pistoia, Via Porta Carratica
Ponte Buggianese
Prato
Radda in Chianti - Greve, strada
Rossano
Ruota
San Donato
San Marcello Pistoiese
San Martino in Freddana
San Michele
San Miniato
San Quirico
San Terenzo
Sant'Alessio
Sant'Anna di Stazzema
Siena
Stazzema
Storiglianella
Tresana
Vaiano
Val d'Elsa
Val Freddana
Valdicastello
Valla
Vecchiano
Vellano
Versilia
Viareggio
Villa
Villafranca
Vinca
Vinci
Zeri 
 
ELENCO DEI NOMI DI COMANDI ED UNITÀ TEDESCHE ALLE CUI AZIONI SI FA RIFERIMENTO NEL FASCICOLO RH 20-14/114 
Armeeoberkommando 14
I. Fallschirm-Korps
XIV. Panzer-Korps
LXXV. Armee-Korps
3. Panzer-Grenadier-Division
4. Fallschirm-Division
16. SS-Panzer-Grenadier-Division "RFSS"
19. Luftwaffen-Feld-Division
20. Luftwaffen-Feld-Division
26. Panzer-Division
29. Panzer-Grenadier-Division
65. Infanterie-Division
90. Panzer-Grenadier-Division
356. Infanterie-Division
362. Infanterie-Division
Artillerie-Regiment 165
Artillerie-Regiment 356
Artillerie-Regiment 362
Brigata Nera Apuania
Division-Begleit-Kompanie SS
Divisions-Füsilier-Bataillon 165
Divisions-Füsilier-Bataillon 20 (L)
Fallschirmjäger-Regiment 10
Fallschirmjäger-Regiment 11
Festungs-Bataillon 905
Festungs-Bataillon 906
Festungs-Brigade 135
Grenadier-Regiment 1059
Grenadier-Regiment 871
Hochgebirgsjäger-Bataillon 3
Jagdkommando XIV. Panzer-Korps
Lehr-Bataillon Gebirgsjäger-Schule Mittenwald
Luftwaffen-Artillerie-Regiment 20
Luftwaffen-Jäger-Regiment 40
Panzer-Abteilung 504
Panzer-Aufklärungs-Abteilung 26
Panzer-Grenadier-Regiment 67
Panzer-Grenadier-Regiment 9
Pionier-Bataillon 65
SS-Feld-Ersatz-Bataillon 16
SS-Feldgendarmerie-Kompanie 16
SS-Flak-Abteilung 16
SS-Panzer-Abteilung 16
SS-Panzer-Aufklärungs-Abteilung 16
SS-Panzer-Grenadier-Regiment 35;
SS-Panzergrenadier-Regiment 36
SS-Panzer-Nachrichten-Abteilung 16 
 
 
LUGLIO 
dal 1 al 7 luglio  (pdf 1392 kb)
dal 8 al 14 luglio  (pdf 1915 kb)
dal 15 al 21 luglio (pdf 1155 kb)
dal 22 al 31 luglio (pdf 1839 kb)
 
AGOSTO 
dal 1 al 7 agosto  (pdf 1345 kb)
dal 8 al 14 agosto  (pdf 1029 kb)
dal 15 al 21 agosto (pdf 1375 kb)
dal 22 al 31 agosto (pdf 2096 kb)
 
SETTEMBRE 
dal 1 al 7 settembre  (pdf 1344 kb)
dal 8 al 14 settembre  (pdf 1224 kb)
dal 15 al 21 settembre (pdf 1494 kb)
dal 22 al 30 settembre (pdf 1642 kb)
 
Traduzione italiana (parziale) 

 

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