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Fondi europei, il Museo delle antiche navi di Pisa apre i battenti

Realizzato anche grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale. Sette imbarcazioni di epoca romana di cui quattro integre, e 800 reperti
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Nei grandi Arsenali Medicei di Pisa ha preso vita il Museo delle antiche navi, al tremine di un percorso di ricerca e restauro durato vent'anni, reso possibile anche grazie alle risorse del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013 della Regione Toscana. La grande struttura che ospita il museo, nata come arsenale nel tardo Rinascimento e poi utilizzata come caserma della cavalleria dell'esercito italiano, è stata completamente restaurata per creare quasi 5 mila metri quadrati di spazi espositivi, divisi in otto aree tematiche e ben 47 sezioni. L'apertura del museo, inaugurato domenica 16 giugno 2019 alla presenza del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. è una tappa fondamentale di un progetto che ha coinvolto più di 300 persone di molteplici professionalità: archeologi, architetti, storici dell'arte, restauratori e il personale tecnico delle Soprintendenze del Mibac.

Il museo è aperto al pubblico il venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30 e il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30 (Info e contatti: info@navidipisa.it - telefono 050 8057880 -  sito web: www.navidipisa.it).

In esposizione: sette imbarcazioni di epoca romana (III-VII secolo d.C.), di cui quattro sostanzialmente integre, e 800 reperti che raccontano un millennio di storie di commercio e marinai, insieme alla vita di bordo, alla storia della città di Pisa e all'economia del territorio. In mostra anche i carichi rinvenuti, con migliaia di frammenti ceramici, vetri, metalli, elementi in materiale organico, da giochi per bambini a capi d'abbigliamento, e anche i resti di un marinaio morto con il suo cane.
Un mosaico che copre mille anni di commerci, navigazioni, rotte, vita quotidiana a bordo e naufragi.

Le quattro imbarcazioni integre:

  • l'ammiraglia Alkedo da 12 rematori
  • la Nave "I" ossia un grande traghetto fluviale
  • un secondo barcone con ponti e albero ben visibili
  • una piccola imbarcazione per il trasporto merci.

A queste, si affiancano altre navi parzialmente recuperate.

I lavori di restauro degli Arsenali Medicei, seguiti dalla Soprintendenza del Mibac, hanno interessato l'intera struttura tenendo conto delle manomissioni subite durante l'intensa storia del complesso conciliandole con le scelte museali.

 

 


Anna Luisa Freschi

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Aggiornato al:
26.06.2019
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16429499