Inquinamento elettromagnetico
La normativa in materia di tutela dall'inquinamento elettromagnetico a bassa frequenza stabilisce (legge 36/2001, art 4, comma 1, lettera h) che all'interno di determinate fasce di rispetto per gli elettrodotti "non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore."
Il DPCM 08/07/2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti" prevede all'articolo 6 che i gestori delle linee elettriche comunichino alle autorità competenti, l'ampiezza delle fasce di rispetto.
Il limite da rispettare nella progettazione delle nuove abitazioni, ambienti scolastici, aree gioco per l'infanzia, ed in generale dei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore, è l'obiettivo di qualità di 3 microtesla (DPCM 08/07/2003 art 4). Le fasce di rispetto in questione sono dunque riferite a questo valore di campo magnetico.
Con DM 29/05/2008 è stata approvata la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti. Il DM indica il metodo di calcolo della fascia di rispetto tridimensionale esatta, basata sull'obiettivo di qualità dei 3 microtesla. Il DM definisce inoltre, quale fascia semplificata bidimensionale, la Dpa "distanza di prima approssimazione" la quale garantisce il rispetto dell'obiettivo di qualità all'esterno della stessa. Solo nel caso che l'edificio in progetto risulti all'interno della Dpa, è necessario che il Comune richieda al gestore/proprietario della linea il calcolo esatto della fascia di rispetto tridimensionale nella particolare posizione desiderata per la verifica della compatibilità del progetto con l'obiettivo di qualità dei 3 microtesla.
In altre parole la Dpa è lo strumento urbanistico che il Comune riporta sull'apposita cartografia nei propri strumenti di pianificazione territoriale (piano strutturale); la fascia di rispetto è lo strumento di dettaglio da utilizzare, in fase di rilascio del permesso a costruire, per la verifica dei singoli progetti che ricadono anche solo in parte all'interno della Dpa. Si sottolinea che il calcolo della fascia di rispetto deve essere effettuato anche in caso di SCIA per ampliamenti di edifici esistenti e/o cambi di destinazione d'uso.
ARPAT ha redatto alcuni documenti delucidativi riguardo Dpa e fascia di rispetto ed in particolare riguardo la procedura pratica da seguire da parte del Comune per la verifica dei progetti edilizi e le relative richieste al gestore dell'elettrodotto del caldolo della DPA e della fascia di rispetto.
Si fa presente che, dopo l'acquisizione da parte di Terna delle reti in alta tensione di Enel Distribuzione e di RFI, praticamente la totalità degli elettrodotti in alta tensione (132 kV, 220 kV, 380 kV) fa capo a Terna Spa. La rete a Media Tensione (15 kV, 20 kV) fa invece capo a Enel Distribuzione Spa.
- ARPATnews 204-2008 "La metodologia di calcolo delle fasce di rispetto per gli elettrodotti"
Nel documento sono riportati alcuni esempi di Dpa per le più diffuse configurazioni di elettrodotti (si va da un massimo di 77 metri per un elettrodotto doppia terna 380 kV, a 9 metri per una singola terna 15 kV. Le suddette Dpa individuano corridoi di estensione doppia attorno alle linee.
- ARPAT, 2014, "Nuova edificazione in prossimità di un elettrodotto esistente - Guida pratica per le informazioni sulle fasce di rispetto".
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