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Due Mari: completamento obiettivo prioritario

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Nei giorni scorsi, assieme al Presidente Rossi e al Presidente dell'Anas abbiamo salutato l'avvio dei lavori per la realizzazione dei lotti 5-6-7 e 8 della Sgc E 78, nel tratto Siena-Grosseto. L'importo attuale dei lavori è di circa 234 milioni di euro. La durata prevista è di 760 giorni, da giugno 2013 fino a luglio 2015. E' un altro passo in avanti verso il completamento di questa opera, che resta però ancora pieno di incertezze, in buona parte legate all'attuale difficile momento che vive il nostro paese e che ha provocato un pressochè totale blocco degli investimenti in infrastrutture.

La "Due Mari" resta una delle priorità assolute della Regione Toscana, che si è fatta promotrice sia a Roma che a Bruxelles di una forte iniziativa per l'inserimento della Grosseto-Fano tra le reti strategiche di interesse nazionale e comunitario. Anche grazie a questo impegno, l'itinerario della E 78 è stato inserito nella rete transeuropea di trasporto TEN-T, come opera considerata di fondamentale importanza per lo sviluppo delle reti europee di trasporto e di logistica, in quanto rappresenta un ponte tra la Spagna ed i Balcani, poggiato su quattro pilastri rappresentati dai porti di Livorno e Piombino sul versante tirrenico e di Ancona e Ravenna sul versante adriatico.

Per questo motivo, la Regione – insieme a Marche ed Umbria - è impegnata a valutare la fattibilità del progetto di partenariato pubblico-privato recentemente presentato al Ministero da una associazione di imprese. Si tratta di un progetto molto articolato, che prevede la creazione di una società pubblica, interventi di modifica sul tracciato originariamente ipotizzato, compartecipazione tra pubblico e privato, nonché un contributo rilevante dai territori. In questo senso, restiamo in attesa che torni a riunirsi l'apposita commissione istituita presso il Ministero. Quello che è certo è che questa importante arteria deve rappresentare un obiettivo prioritario a livello nazionale.

Abbiamo bisogno che il Governo rimetta in moto una fase virtuosa di investimenti in opere pubbliche di questo rilievo, dando anche un impulso all'economia, in un settore oggi in grave difficoltà. Investire nelle infrastrutture strategiche è certamente uno dei percorsi più virtuosi per rilanciare la economia e restituire competitività ai nostri sistemi territoriali.

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Aggiornato al:
21.06.2013
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1073706