Ai sensi dell’art. 11 del decreto 26076 del 30 dicembre 2022, è possibile presentare la relazione sullo svolgimento del progetto e la rendicontazione finale delle spese esclusivamente per via telematica accedendo all'applicativo disponibile su questa pagina.
Applicativo rendicontazione
(selezionare "Compila nuovo formulario", "Seleziona tipologia formulario" e compilare "Rendicontazione Bando Avviso sociale 2023")
IMPORTANTE: SI RICORDA CHE IN FASE DI RENDICONTAZIONE DEVE ESSERE SCARICATA E RICARICATA LA RELAZIONE FINALE PRESENTE NELL'APPLICATIVO RENDICONTAZIONE
Al fine di facilitare nell'operazione di compilazione del formulario per la rendicontazione è disponibile un documento di supporto alla compilazione in cui sono descritti i dati richiesti ed i relativi controlli.
La rendicontazione delle spese relative al progetto ammesso a contributo dovrà avvenire entro i 60 giorni successivi alla fine dell'attività, ricordando che la durata massima delle azioni progettuali è stabilita – come da decreto 13511 del 16 giugno 2023 – al 31/12/2024, anziché al 31/12/2023 come era stato indicato all’art. 3 dell’Avviso di cui al decreto 26076 del 30 dicembre 2022, con conseguente proroga anche dell'annualità di riferimento per le spese effettuate.
Tale termine non si applica nel caso di progettualità già concluse alla data di invio della presente comunicazione, per le quali si intende comunque ammessa la rendicontazione anche se decorsi 60 giorni dalla fine dell’attività.
Si ricorda che il saldo pari al 20% del contributo concesso a conclusione del progetto, sempre a valere sulle risorse impegnate con riferimento all’esercizio finanziario 2024, sarà erogato dietro presentazione da parte vostra – nei limiti temporali di cui sopra e con le eccezioni individuate al paragrafo precedente - della relazione sullo svolgimento del progetto e della rendicontazione finale delle spese complessivamente sostenute, da predisporsi e inviarsi con le modalità di cui all’art.11 dell’Avviso.
In riferimento alle spese sostenibili si rimanda all’art. 7 dell’Avviso in ogni sua parte, e si ricorda in particolare che “non sono ammessi a rimborso i seguenti costi:
- gli oneri relativi ad attività promozionali del proponente non direttamente connesse al progetto per cui si chiede il finanziamento;
- gli oneri relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale non strettamente attinenti alle attività finanziate;
- gli oneri connessi a ristrutturazione o all’acquisto di beni immobili;
- gli oneri connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle organizzazioni proponenti (ad es. congresso nazionale, regionale o provinciale, seminari e convegni, raduni, ecc.);
- gli oneri relativi a seminari e convegni non finanziati nell’ambito del progetto;
- gli oneri connessi all’acquisto di autoambulanze;
- ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata e riconducibile alla realizzazione del progetto approvato.
Le spese sostenute relative ai costi da effettuare per le attività da realizzare devono essere conformi all’oggetto del progetto finanziato con l’Avviso e agli obiettivi da esso perseguiti e quindi strettamente funzionali alle attività progettuali e all’effettiva realizzazione del progetto.
Potranno essere ammesse al finanziamento regionale spese sostenute dai soggetti beneficiari, debitamente quietanzate, chiaramente riconducibili in modo inequivocabile alla realizzazione del progetto presentato.
Relativamente ai rimborsi spesa per i volontari e i premi assicurativi per gli stessi, si specifica che questi rientrano tra i costi diretti.
La presentazione della rendicontazione costituisce una dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 e ss.mm.ii..
Possono presentare la domanda i rappresentanti legali del soggetto richiedente o loro delegati autenticandosi attraverso SPID, smart card, carta di identità elettronica, tessera sanitaria abilitata.
Si specifica che la delega a presentare la domanda da parte dei rappresentati legali del soggetto richiedente è ammessa purché la medesima sia formalizzata mediante il modello D (Delega) fornito da Regione Toscana (approvato con decreto 26076/2023) e sia rivolta esclusivamente alla figura del vice presidente o ai membri del consiglio direttivo o del consiglio di amministrazione.
Nel caso in cui la rendicontazione non venga presentata con le modalità sopra indicate o in misura inferiore o difforme rispetto alle spese indicate nella domanda, l’amministrazione regionale si riserva di procedere alla revoca del contributo assegnato, nonché al contestuale recupero della somma erogata.
Si precisa che nella compilazione del formulario non devono essere allegati i giustificativi di spesa (fatture, notule, ricevute, scontrini, ecc.), i quali devono essere conservati in originale dal soggetto beneficiario che si impegna a renderli disponibili in caso di verifica sulla veridicità della rendicontazione. In occasione di tali verifiche non saranno accettate autocertificazioni in sostituzione di scontrini, fatture, ricevute, notule, cedolini ecc.
Tutti i giustificativi di spesa devono essere imputabili esclusivamente alla realizzazione del progetto per cui è stato concesso il contributo e per la tipologia di spese riportata all'articolo 7 dell'Avviso.
Se si fossero verificati significativi scostamenti rispetto a quanto previsto nel progetto presentato (tempistica di svolgimento, luogo di svolgimento, numero partecipanti, spese sostenute, ecc.) occorre specificarli nella relazione, indicandone le motivazioni.
Per ogni ulteriore chiarimento o comunicazione in merito alla rendicontazione si invita a prendere visione delle FAQ (aggiornate al 22/03/2024) o contattare gli uffici del Settore Welfare e Innovazione Sociale scrivendo a avvisosociale2023@regione.toscana.it.