Collana dedicata alla civiltà della transumanza

Progetto "CamBio-Via - CAMmini e BIOdiversità: Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza

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La collana è composta da 4 volumi pubblicati in un numero limitato di copie cartacee. I testi, curati da studiosi ed esperti della materia, sono principalmente lavori inediti e originali, scritti in modo didascalico, e per questo motivo di ampio interesse non solo da parte di un pubblico specializzato.

L’obiettivo della collana è di proporre un confronto multidisciplinare sul tema della transumanza, inteso come un articolato fenomeno di forte connessione socio culturale ed alla luce di un rinnovato interesse sotto un profilo produttivo, di presidio del territorio e della sua valorizzazione tramite la conservazione delle tradizioni locali, la tutela del paesaggio e della biodiversità.

Di seguito le versioni digitali:

- Volume 1
"Transumanza – Storia e antropologia della transumanza – Per una riscoperta e la fruizione consapevole del paesaggio in Toscana con particolare riferimento alla via Aldobrandesca”.

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In questo volume gli autori prendono in esame il fenomeno della transumanza da un punto di vista archeologico, storico e antropologico esplorando le origini di questa pratica nella storia dell’umanità. La ricerca, attraverso vari contributi, approfondisce l’esperienza della transumanza in Toscana e nel tratto amiatino-maremmano. Avvicinando lo sguardo su questo fenomeno emerge quanto sia stato articolato e come siano state vissute altre transumanze, di breve entità, per esempio, tra le aree interne e la costa, fra zone diverse delle stesse colline. Gli scritti del libro si concentrano sul tratto Amiata-Maremma, e più in particolare sulla distanza percorsa da Santa Fiora ad Alberese, indicata come “via Aldobrandesca”. Una via che attraversa un territorio ricco di storia, di arte, di cultura, di attività produttive che hanno subito l’abbandono degli ultimi decenni con la migrazione verso le città. L’invito che questo primo volume rivolge al lettore è di riscoprire un territorio, anche attraverso le tracce ancora presenti della transumanza e della sua civiltà millenaria.

- Volume 2
“Salire all’alpe, scendere al piano. La transumanza dalla Garfagnana e dalla Lunigiana tra storia e attualità”.

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Questa ricerca intende fornire una visione di come il paesaggio toscano sia stato plasmato dalla pratica della transumanza, dei luoghi e delle tracce di questa pratica, aprendo al contempo uno scorcio sul futuro della pastorizia nella Toscana settentrionale.
Le principali aree oggetto dello studio sono la Lunigiana e la Garfagnana, tradizionali zone di alpeggio, e la Maremma, luogo di arrivo della transumanza orizzontale delle greggi provenienti da Apuane e Appennini. 
Molteplici e di vario genere le fonti utilizzate. Tra quelle archivistiche annoveriamo: registri delle Gabelle, statuti e capitoli delle comunità contadine, registri dei beni sociali, fondi “Questioni di confine”, atti notarili riguardanti “Compagnie di pecore” o “Soccide”, libretti di pascolo, tavole indicative preparatorie del Catasto Leopoldino, registri settecenteschi relativi a tasse di erbatico (“fide”), archivi privati familiari, tracce materiali e reperti archeologici. Inoltre, molte informazioni si devono alle fonti orali, raccolte con paziente lavoro dalle ricercatrici sul campo.
I rapidi sconvolgimenti del secolo passato sembrano aver relegato la montagna a terra della dimenticanza, ma le odierne sfide ambientali e globali prospettano al contrario un rinascente e inevitabile interesse verso le pratiche zootecniche e l’agricoltura a quote elevate. In questo ambito, le tracce delle azioni del lavoro quotidiano delle generazioni che ci hanno preceduto costituiscono un patrimonio materiale e immateriale di inestimabile valore, perché ci suggeriscono che la soluzione di parte dei nostri problemi attuali potrebbe ripartire dalla montagna dove è possibile un rilancio dell’attività tradizionali, sia pure con il necessario innesto di elementi di innovazione.

- Volume 3
“In Transumanza: comunità, vie e culture della pastorizia, tra archeologia, antropologia e storia”.

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Il volume riporta una serie di riflessioni, analisi ed elaborazioni sul fenomeno della transumanza e del pastoralismo mobile in Toscana meridionale nate in seno alle ricerche sviluppate nel Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e ulteriormente approfondite in occasione del coinvolgimento degli Autori nel progetto CamBio Via (CAMmini e BIOdiversità: Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza). 
I primi capitoli orientano il lettore verso un approccio interdisciplinare che caratterizza la metodologia adottata per lo studio del pastoralismo mobile e della transumanza in Toscana. La struttura del volume si sviluppa attraverso una analisi diacronica del fenomeno dalle origini ai giorni nostri e propone una serie di approfondimenti tematici di ambito archeologico, storico ed etnografico riferiti al territorio maremmano.
Il testo introduce quindi metodi e indicatori utili per individuare le tracce del pastoralismo mobile e illustra una selezione delle evidenze relative al patrimonio materiale e immateriale che testimoniano, insieme alle fonti storiche, le modalità d’uso dei percorsi della transumanza che attraversano l’area grossetana e senese. Tali dati costituiscono  un corredo informativo che arricchisce la descrizione dei percorsi esplicitati e mappati dal progetto CamBio-Via. Gli itinerari sono presentati partendo dalla zona di convergenza invernale delle greggi, ovvero dall’area dei Monti dell’Uccellina e dalle zone costiere limitrofe, nelle loro traiettorie di ritorno verso i rilievi interni della regione. In relazione ai percorsi sono illustrati alcuni degli elementi archeologici, storici ed etnografici che la ricerca ha evidenziato lungo questi tracciati secondo l’approccio multidisciplinare adottato.

- Volume 4
“Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Strategie e strumenti del Centro delle Competenze della Regione Toscana”.

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Il volume pone un particolare focus sulle attività iniziali del Centro delle Competenze sui Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della Regione Toscana.
Proprio per il legame che unisce i PAT al territorio e al patrimonio culturale, il Centro delle Competenze sui PAT della Regione Toscana nasce per raccogliere conoscenze e ricerche sui PAT, buone pratiche e casi virtuosi, utili a strutturare strategie future di valorizzazione.
Come risultato di un processo collettivo iniziato nel 2020, dove con un approccio sistemico e in maniera del tutto volontaria, attori locali coinvolti nella conservazione e nella valorizzazione dei PAT, mondo scientifico e scolastico, diverse realtà associative, e altri soggetti coinvolti nelle attività di trasformazione e distribuzione hanno contribuito con 8 tavoli di lavoro ad identificare bisogni e sfide, possibili interventi e raccomandazioni per lo sviluppo di policy e attività̀ di ricerca future. 
I gruppi di lavoro hanno focalizzato l’attenzione sull’animazione e il supporto all’organizzazione delle filiere, l’identificazione delle modalità̀ tradizionali e innovative più idonee alla distribuzione e alla commercializzazione dei PAT, la valorizzazione e la promozione del valore ecosistemico dei PAT attraverso il turismo rurale,  gli aspetti di agrobiodiversità e di sostenibilità ambientale,  i sistemi di segnalazione della qualità e di garanzia partecipata, la loro caratterizzazione storica e culturale, le attività di ricerca e formazione, e infine, la co-progettazione di politiche locali.
Alimentato dallo scambio di esperienze tra diversi stakeholder e portatori di interesse, questo lavoro pone le fondamenta per la creazione di un ecosistema di conoscenza e innovazione sui PAT in linea strategica con gli obiettivo di sviluppo regionale ed europeo.

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Aggiornato al:
11.07.2024
Article ID:
210144517