Città metropolitana e Area Vasta

Città metropolitana e Area Vasta


Ai sensi dell'art. 22 del TUEL sono considerate "Aree metropolitane" le zone comprendenti i comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli e gli altri comuni i cui insediamenti abbiano con essi rapporti di stretta integrazione territoriale e in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali. La concreta circoscrizione delle aree spetta alla Regione, su conforme proposta degli enti territoriali interessati. Questa può rivestire sia fini istituzionali che programmatori/amministrativi.
La Regione Toscana aveva già adempiuto, in ossequio a quanto previsto dalla legge 142/1990 i cui articoli sono stati poi traslati nel TUEL in vigore, con la deliberazione del Consiglio regionale n. 130 del 01/03/2000, a delimitare l'Area metropolitana fiorentina alle tre Province di Firenze, Prato e Pistoia, attribuendole prevalentemente finalità di coordinamento delle attività di programmazione/pianificazione territoriale.
È sulla base delle aree metropolitane che è possibile istituire la Città metropolitana (che trova la sua disciplina negli artt. 23 e ss del TUEL). Questa acquisisce le funzioni della Provincia e, se il suo territorio non coincide con quello di una Provincia, si procede ad una nuova delimitazione delle circoscrizioni provinciali o all'istituzione di nuove province in modo tale che l'Area della Città corrisponda al territorio di una nuova provincia. La legge costituzionale n. 3 del 2001 ha sancito il riconoscimento costituzionale della Città metropolitane, così conferendo loro la medesima dignità e le medesime autonomie concesse ai Comuni ed alle province.
Oggi quindi il concetto di Area Vasta metropolitana presenta, in Regione Toscana, fini esclusivamente programmatori. La consapevolezza di una sempre più stretta integrazione territoriale non solo in termini urbanistici, ma anche in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali, alle relazioni culturali ha palesato l'insufficienza della dimensione comunale (a volte anche di quella provinciale) di rispondere adeguatamente a tale esigenza. Il Comune, la Provincia, presi singolarmente, possono non essere più in grado di assicurare lo sviluppo effettivo dei rispettivi territori.
La ricerca di un'adeguata organizzazione delle principali funzioni di governo del territorio e di nuove modalità di sviluppo della cooperazione istituzionale fra Regione, Comuni e Province, in grado di affrontare in modo positivo i limiti delle politiche comunali e provinciali, ha portato alla discussione sul tema della definizione di aree, con denominazioni diverse, al fine di poter superare queste difficoltà.
Non è un caso che la questione dell'Area metropolitana sia stata ampiamente discussa fin dagli anni '80 e che, in seguito, sia nata, in Regione Toscana, una delle prime forme di sperimentazione di atto di pianificazione: lo Schema Strutturale, approvato con delibera CR n. 212/1990. Tale strumento è stato previsto al fine di indirizzare il coordinamento degli strumenti urbanistici locali ed a conferire efficacia alle politiche regionali di settore. Esso rappresenta un quadro di riferimento unitario, all'interno del quale trovano composizione le scelte strutturali di area vasta. Per dare concretezza a questo strumento è stata istituita una Conferenza per il coordinamento degli strumenti di pianificazione territoriale nell'area Firenze-Prato-Pistoia. Il motore propulsivo per avviare una programmazione di area vasta sia stato, e lo è anche oggi, il coordinamento di progetti infrastrutturali. Il concetto di programmazione intersettoriale di area vasta incomincia a prendere forma con la delibera CR n.130 del 1/3/2000 già citata che approva la delimitazione dell'Area metropolitana fiorentina costituita dalle tre Province di Firenze, Prato e Pistoia, dei Comuni capoluogo (comprese le Comunità Montane e del Circondario Empolese-Valdelsa), finalizzandone la costituzione al coordinamento delle attività di programmazione e pianificazione degli enti che ne fanno parte e di integrazione delle politiche di intervento. Lo spazio della cooperazione di area vasta è tendenzialmente molto ampio e può riguardare diversi ambiti: programmazione dello sviluppo, pianificazione territoriale, progettazione di infrastrutture di trasporto e della mobilità, predisposizione e fornitura dei servizi pubblici locali di interesse economico e ambientale, etc. In relazione a tali considerazioni la governance programmatica e progettuale di area vasta necessita di un punto fermo, da realizzare con il pieno accordo delle istituzioni regionali e locali. Conseguentemente si rendono opportune forme stabili di collaborazione e di cooperazione tra tutti gli enti locali dell'area, individuando una sede permanente di confronto che evidenzi le questioni più rilevanti di interesse comune che possono contribuire alla definizione e all'attuazione delle politiche di livello metropolitano.
Riassumendo ad oggi la Città metropolitana tende a configurarsi come una vera e propria istituzione, mentre l'Area vasta rappresenta più un coordinamento per un esercizio delle funzioni amministrative in modo efficace ed efficiente. In prospettiva comunque, Città e Area vasta metropolitana fiorentina potrebbero coincidere in una logica di riduzione dei livelli istituzionali che insistono sul territorio anche in considerazione del fatto che l'intera area presenta una popolazione di 1,5 milioni di abitanti che risultano ben poca cosa rispetto alle aree metropolitane europee (es. la città di Parigi conta 11 milioni di abitanti).





Documenti

 Delibera G.R. 766/2006 
Approvazione Protocollo d'Intesa tra la Giunta regionale, le province ed i comuni capoluoghi dell'area metropolitana Firenze  Prato Pistoia il circondario Empolese - valdelsa. Autorizzazione alla sottoscrizione.

Protocollo d' intesa
Tra la Giunta Regionale della Regione Toscana, le province e i comuni capoluoghi dell'area metropolitana di Firenze Prato  Pistoia, il circondario Empolese Valdelsa

Patto per lo sviluppo locale di Area Vasta

Atti del workshop "Scenari di Città metropolitana"

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