Chi siamo

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Istituto Incremento Ippico

Il Deposito Cavalli di Pisa, trasferitosi nell'anno 1867, in questa sede da Firenze, Poggio Imperiale, è uno dei più importanti d'Italia, la sua antica sede era l'Arsenale per le Galee dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, struttura della seconda metà del cinquecento, posta in Lungarno Simonelli che poteva ospitare 150 stalloni.

L'azione del Deposito comprendeva un vastissimo territorio composto da sedici province, di cui facevano parte: La Mareamma Toscana, il Lazio e Agro Pontino, aree di allevamento del cavallo per i servizi del Regio Esercito e del cavallo distinto per ufficiali, fra gli allevatori più prestigiosi: Il Duca Salviati, Migliarino Pisano - Conte Della Gherardesca, S. Vincenzo - COnte Giuseppe Giuli, Vignale Riotorto - Conte Sen. Figoli, Vignale Riotorto - Eredi Rosselmini, Casone di Scarlino - Conte Guicciardini, Acqisti (Grosseto) - Cav. Ponticelli, Grosseto - Ingegner Pallini, Grosseto - Ing. Bruchi, Grosseto - Comm. De Rham, Grosseto - Principe Torlonia, Musignano e Canino - Istituto Sperimentale Zootecnico di Roma, Tor Mancina - Società Anon. Bonifiche, Maccarese - Princ. Don Urbano Del Drago, Sutri (Viterbo) - "Tre Ponti" (Agro Pontino) - Comm. Zannelli, Bocca di Fiume (Agro Pontino) Mazzocchio ed altri molti di minore importanza.
Nelle scuderie del Deposito hanno stazionato i migliori riproduttori di razza Purosangue Inglese. Si ricordano fra i più noti: Melton (Master Kildare); Spartivento (Le Sancy); Melanion (Hermit); Genial (Callistrate; Jean de Nivelle (Persimmon) e Signorino (Best Man).

Oggi il Deposito Stalloni ha cambiato la propria denominazione in "Istituto Incremento Ippico" e dall'anno 2000 occupa una sede prestigiosa all'interno della Tenuta di San Rossore già residenza estiva della Casa Reale dei Savoia, alle dipendenze dirette della Regione Toscana, Direzione Generale dello Sviluppo Economico.

La sua gestione, prevista dall'art. 75 D.P.R. 616/77 consiste; nel mantenimento di stalloni di pregio distaccati annualmente in pubbliche stazioni di monta, iscritti ai Libri Genealogici delle razze equine allevate in italia e in particolare sul miglioramento e diffusione del Cavallo Maremmano, del Pony di Monterufoli e dell'Asino dell'Amiata, razze allevate in Toscana.

L'utilizzo dei riproduttori non è limitato al territorio regionale, ma si estende alla Regione Lazio e alla Regione dell'Umbria con le quali è stata attivata una convenzione interregionale sin dal 1979, che consente di distaccare gli stalloni, durante la stagione di fecondazione equina in pubbliche stazioni di fecondazione nelle due regioni.

L'Istituzione funziona come "Centro di Produzione del Seme Equino e come Centro di Recapito del Seme Equino" l'attività di laboratorio: manipolazione e conservazione del seme è regolata da una convenzione stupulata con l'Università degli Studi di Pisa, Facoltà di Medicina Veterinaria.

L'Istituto prosegue la sua storia ultracentenaria, oggi come allora, con la professionalità e l'impegno di tutto il personale.



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