Castello di Brolio

Castello di Brolio

Comune: Gaiole in Chianti
Località: Brolio


Il castello, di origine alto medievale, posto sul confine tra i comuni di Gaiole e Castelnuovo Berardenga, fu rimaneggiato all'inizio del XIX secolo. Il toponimo, derivante dal termine longobardo "Brolo", significava uno spazio verde chiuso. Appartenuto da sempre alla famiglia Ricasoli, ebbe la funzione d'avamposto guelfo contro Siena subendo numerose distruzioni. Durante il dominio mediceo, il castello fu trasformato e munito di bastioni e torri di vedetta, su progetto di Giuliano da Sangallo. Dopo la conquista di Siena fu convertito in una prestigiosa residenza signorile dalla famiglia Ricasoli. Nel 1835 il barone Bettino Ricasoli incaricò l'architetto Marchetti di modificare il castello secondo il gusto del revival gotico, movimento romantico originato in Inghilterra. Questo fu trasformato da antica fortezza in maniero inglese, utilizzando il mattone come materiale principale, aprendo finestre in stile Tudor e inserendo torrette merlate estranee all'architettura locale. Del castello vero e proprio si riconosce, come originale, soltanto il basamento del cassero, risalente ai primi anni del mille, mentre le mura ben conservate sono tipiche dell'architettura medievale rinascimentale. Le varie epoche sono facilmente distinguibili grazie al diverso uso dell'antico materiale costruttivo, la pietra serena, e il mattone. Anche nella sistemazione del verde di Brolio, così come nell'architettura del complesso, si distinguono due zone d'epoca diversa: il giardino cinquecentesco all'italiana, con siepi di bosso e vialetti e il parco romantico ottocentesco, voluto dal botanico Simone Ricasoli. Questi fece piantare, attorno al castello, varie essenze botaniche d'importazione, tra le quali alcuni esemplari d'abete che oggi hanno raggiunto l'altezza di 30-40 metri.


This castle, which dates back to the early Middle Ages, stands on the border between the towns of Gaiole and Castelnuovo Berardenga and was remodelled in the early 19th century. The name, which derives from the Longobard term brolo, referred to an orchard or any similar kind of enclosed garden space. Owned by the Ricasoli family, it served as a Guelph outpost against Siena and as a result came under frequent, destructive attack. The castle was transformed under Medici rule, and given ramparts and lookout towers, designed by Giuliano da Sangallo. After the conquest of Siena the Ricasoli family converted it into an elegant noble residence. In 1835 baron Bettino Ricasoli commissioned architect Marchetti to redesign the castle in the style of the "Gothic Revival", the romantic movement that had arrived in Italy from Britain. The complex was thus transformed from an ancient fortress into an English-style manor house: the main building material used was brick, then Tudor-style windows and crenellated turrets were added, creating an overall effect quite unlike that of the local architecture. All that is left of the original castle is the base of the keep, which dates back to the early years of the second millennium, whereas the well-preserved walls are typical of Renaissance architecture. The various periods are easily recognisable by the distinct building materials used: serena stone and brick. The garden, like the architecture of Brolio Castle itself, divides into two distinct periods: the 16th-century Italian-style garden, with box edges and pathways, and the 19th-century romantic park, laid out by botanist Simone Ricasoli. Ricasoli also planted various imported trees in the grounds of the castle, including a number of fir trees that have now reached 30-40 metres in height. 

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