Piero della Francesca è senza dubbio uno dei più grandi pittori italiani del Quattrocento. Piero nacque intorno al 1415 a Borgo San Sepolcro dal padre, Benedetto, mercante di cuoiami e di lane. Nella città dell'alta Valtiberina Piero dovette fare il suo primissimo apprendistato pittorico. Le sue prime opere certe sono tuttavia del periodo in cui si trasferì a Firenze e sentì l'influsso dei maggiori pittori del tempo fra cui, naturalmente, Masaccio e Donatello. Per tutta la vita egli si mosse fra le varie corti rinascimentali e Sansepolcro, dove ritornava periodicamente e dove ha lasciato alcune delle sue opere più famose come il grande Polittico della Misericordia ora al Museo Civico. Un'altra opera gli fu commissionata dai suoi concittadini: un grande Polittico, di cui è andata perduta la Madonna centrale, ma sono rimasti Sant'Agostino, San Michele, San Giovanni Evangelista e San Nicola da Tolentino, oggi in diversi musei europei ed americani. Circa al 1460 gli studiosi fanno risalire la famosissima Madonna del parto per la cappella del cimitero di Monterchi e la Resurrezione nella Sala dei Conservatori della Residenza sempre a Sansepolcro, come anche un affresco rappresentante probabilmente San Giuliano, scoperto nel 1954.
Dopo aver vissuto e lavorato ad Urbino, trascorse gli ultimi anni , ormai cieco a Sansepolcro, dove morì nel 1492.
La Fondazione Piero della Francesca è ospitata nella casa dell'artista, acquisita dallo Stato Italiano nel 1975 e interamente restaurata a cura della Soprintendenza ai beni Ambientali, Architettonici , Artistici e Storici di Arezzo. L'edificio si caratterizza per l'imponenza dell'impianto architettonico e per la nobiltà degli elementi decorativi che lo arricchiscono sia all'interno sia all'esterno: in facciata il portale a bugnato e sette ampie finestre al primo piano con timpani, architravi e mostre finemente lavorate; all'interno ambienti spaziosi, peducci in pietra all'imposta delle volte, una porta con una trabeazione in pietra scolpita con un motivo decorativo a cardi e palmette, bei soffitti lignei con mensole lavorate. Fino alla fine del secolo scorso uno degli ambienti del primo piano era decorato con un affresco raffigurante Ercole successivamente staccato e acquistato nel 1908 dalla collezionista americana Isabella Stewart Gardener. Il progetto complessivo della casa è certamente frutto di un disegno ambizioso e originariamente concluso: non si può escludere che l'artista stesso, dopo aver raggiunto una notevole agiatezza economica, abbia avuto una qualche parte nella sua ideazione ristrutturando precedenti case medievali.
Casa Piero della Francesca Sansepolcro
Aggiornato al:
Article ID: 276863