Casa del Pontorno Empoli

Casa del Pontorno Empoli

Jacopo Carucci detto il Pontormo (Pontorme, Empoli 1494 – Firenze 1556). È fra gli artisti più grandi di tutta l’arte italiana: l’emblema, anzi, di quella straordinaria stagione che Giorgio Vasari chiamò ‘maniera moderna’. Nacque a Pontorme, negl’immediati contorni, di Empoli. La sequenza di disgrazie, che ne funestarono gli anni d’esordio della vita, condizionò e turbò l’intera sua esistenza. Ma sulla patologia della sua psiche si è forse troppo letterariamente insistito. Certo la sua espressione riflette (ma in termini di altissima poesia) il suo appartato meditare. Le sue opere, spregiudicate e anticonformistiche, sono tra i vertici assoluti di tutto il Cinquecento.

La casa, identificata come quella natale del Pontormo da Ugo Procacci nel 1956 e attualmente in fase di avanzato restauro, sarà negli auspici del Comune di Empoli, che ne è proprietario, un luogo della memoria. Gli arredi saranno evocativi dell’epoca in cui Jacopo visse. Vi saranno esposti oggetti e opere che potranno rammentare l’espressione del maestro; compresi, per esempio, i facsimili dei fogli che Jacopo disegnò in preparazione dei due santi da lui dipinti sulla tavola d’altare della vicinissima chiesa di San Michele a Pontorme. Vi si troverà, in una bella edizione, anch’essa in fac-simile, voluta dallo stesso Comune di Empoli, il celebre Diario dell’artista. E saranno qui parimenti visibili quei reperti archeologici che sono stati trovati nel corso dei lavori di scavo eseguiti per il restauro del fabbricato. Un apposito locale sarà dotato di moderni strumenti didattici e di quei sistemi informatici utili a un’attenta divulgazione.

In quella che fu la prima dimora di Jacopo s’insedierà infine – a darne nuova vita – un centro internazionale di studi sull’arte del Cinquecento nella provincia toscana.

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