Cancro dell'Actinidia

Cancro dell'Actinidia


Il 7 febbraio 2011 è stato emanato il Decreto Ministeriale che riguarda le misure di emergenza per la prevenzione il controllo o l’eradicazione del cancro batterico dell’actinidia, causato da Pseudomonas syringae pv Actinidiae.

Considerato che l’ agente del cancro batterico dell’actinidia, è un microrganismo estremamente pericoloso per le piante di actinidia, e che in base all’attuale stato di conoscenze tecnico scientifiche non esistono mezzi di difesa atti a contrastare efficacemente la sua diffusione ed a prevenirne i danni, le misure emanate dal D.M. sopra riportato sono necessarie per impedire gravi perdite all’economia agricola nazionale.

Questo pericoloso parassita già segnalato in alcune regioni d’Italia, agisce a livello vascolare e una volta entrato all’interno della pianta è difficile da debellare.

Tra i sintomi più evidenti ricordiamo:
  • imbrunimento dei fiori e dei boccioli e successiva cascola;
  • necrosi fogliare di forma irregolare, di color marrone scuro;
  • formazione di cancri sul tronco e tralci con formazione di essudato di color rosso scuro;
  • avvizzimento dei frutti;
  • morte improvvisa della pianta.


Tra le cultivar coltivate sembra che la più colpita sia la cv Hort, con frutti a polpa gialla.

Vista l’importanza vivaistica della Toscana e la vasta gamma di piante prodotte, potrebbe esserci la possibilità che qualche ditta svolga l’attività di produzione e commercializzazione di piante di actinidia e quindi sia particolarmente interessata a questa normativa.

Si prega di approfondire quanto riportato in questa nota leggendo attentamente l’allegato, per dare necessaria divulgazione.

Si ricorda che al momento nella nostra Regione questo pericoloso batterio non è stato riscontrato e che quindi siamo considerati zona indenne (art 2 lettera b del D.M.). E’ fatto obbligo ai proprietari o ai detentori a qualsiasi titolo di piante di Actinidia, di segnalare ogni sintomo sospetto di cancro batterico al Servizio fitosanitario (art 4 , punto 1 del D.M.).

Data l’importanza dell’argomento sarà nostra cura dare ulteriori dettagli in merito a quanto sopra.

Per ulteriori informazioni, chiarimenti o segnalazioni contattare il Servizio Fitosanitario Regionale:
mail: serviziofitosanitario@regione.toscana.it


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