Nei boschi del Monte Amiata, il Psr Toscana ci dà un taglio

Beneficiario: Società agricola Macchia Faggeta (Macchia Faggeta) - Siena  

Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali – Valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive (misura 8.5)

Importo: contributo erogato, 9.856,99 euro

Durata: 2017- 2018

 

Il progetto

I boschi del Monte Amiata sono un posto suggestivo e da sempre caro alla popolazione del Comune di Abbadia San Salvatore. Grazie a una tecnica ormai desueta, queste foreste ad alta quota sono state completamente rivitalizzate, permettendo ai suoi protagonisti indiscussi, i faggi, di tornare a crescere rigogliosi restituendo a cittadini e visitatori un luogo eccezionale dove trascorrere il proprio tempo libero.


Il beneficiario è la società cooperativa Macchia Faggeta, impegnata nella gestione dei boschi sin dal 1795. I soci della cooperativa, gli eredi dei 203 soci fondatori, portano avanti un obiettivo specifico: proteggere il paesaggio e ottimizzare la gestione di questo patrimonio naturale unico.


Proprio per raggiungere questo obiettivo, la società cooperativa Macchia Faggeta ha individuato la necessità di iniziare un’opera di valorizzazione ampia. Infatti, la bassissima quantità di massa legnosa in rapporto all’elevato numero di piante presenti nella faggeta stava diventando un rischio per la stabilità fisica e biologica del soprassuolo e ne impediva lo sviluppo del rinnovamento naturale.


Grazie a una preziosa collaborazione con il Dipartimento di Selvicoltura dell’Università di Viterbo, il cofinanziamento del Psr Toscana 2014-2022 ha permesso di raggiungere un equilibrio ottimale tra le età delle piante. Tramite la tecnica della recisione (disetaneizzazione) sono stati attuati interventi per differenziare la struttura verticale delle piante: le piante di più piccole dimensioni, presenti in numero elevato, sono state sfoltite per favorire la crescita di quelle intermedie e lo sviluppo di quelle più grandi. Non solo, lo sfoltimento favorisce l’ingresso di nuove specie vegetali: oltre al faggio, adesso gli amanti del bosco potranno anche ammirare esemplari di ciliegio e sorbo, a beneficio della biodiversità e bellezza di questi luoghi.


La disetaneizzazione è una tecnica antica, efficace e sostenibile, ma poco utilizzata. L’intervento dimostra, quindi, che una gestione sostenibile dell’ecosistema forestale toscano è possibile, e in certi casi, rappresenta un’alternativa migliore alle modalità più tradizionali.
 

Risultati

La disetaneizzazione ha permesso di:

  • migliorare la stabilità del bosco
  • aumentare la biodiversità del bosco
  • aumentarne il valore paesaggistico, a beneficio di tutti i turisti e gli abitanti della zona;
  • aumentare le capacità dei boschi di assorbimento di anidride carbonica, contribuendo a contrastare gli effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici
  • aumentarne le capacità produttive
  • migliorare la stabilità fisica e biologica del terreno del bosco

 

I numeri del progetto

  • 3,4480 ettari disetaneizzati

 

Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana

https://www.youtube.com/embed/KhIlv7nZ5nQ

 

Parole chiave: Foreste, biodiversità, ecosistemi, sicurezza, ambiente, turismo 

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Aggiornato al:
07.10.2022
Article ID:
82894116