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Sono nato a Firenze il 15 febbraio 1951 da genitori di orientamento comunista e di tradizioni partigiane. Ho due figli: Teresa e Michele.
Nel 1968 ho conseguito la maturità classica e mi sono dedicato subito all’attività politica iscrivendomi alla Fgci e quindi al Pci, dopo la condanna dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia.
Nel 1972 sono divenuto direttore dell’Istituto Gramsci toscano, dove ho conosciuto e stabilito legami con diversi intellettuali fiorentini, primo fra tutti con lo storico e maestro Ernesto Ragionieri.
Nel 1974 sono divenuto segretario di zona del Pci nel Valdarno e successivamente sono divenuto responsabile del dipartimento economico della federazione fiorentina fino al 1989.
Nel 1990 sono stato nominato assessore all’economia e al territorio della Provincia di Firenze e cinque anni più tardi ho assunto anche l’incarico di vicepresidente, nonché di presidente dell’Unione delle Province della Toscana.
Nel 2000 sono entrato a far parte della giunta regionale, con l’incarico di assessore all’urbanistica, infrastrutture, viabilità, trasporti e casa.
Alle primarie del 20 febbraio 2005 per la scelta dei candidati Ds al Consiglio regionale sono risultato il più votato nella circoscrizione di Firenze con 9287 preferenze, pari al 21,6% e nello stesso anno sono stato riconfermato nella giunta regionale con lo stesso incarico.
Sono autore insieme a Luigi Olivieri del libro "I cipressi di Erodoto" (Franco Angeli, 2000) e con massimo Morisi e Renzo Cassigoli de "L'idendità toscana" (Passigli editore, 2005). E' di prossima uscita il terzo libro "Innovare e amministrare", edito da Polistampa.
Amo la buona cucina, sono un tifoso della Fiorentina e un grande appassionato di calcio e di ciclismo, sport che ho praticato con buona attitudine. Un amore, quest’ultimo, ereditato da mio padre, che fu anche direttore del Velodromo delle Cascine di Firenze e maestro di innumerevoli ragazzi, alcuni dei quali diventati campioni.
Tra le letture prediligo i saggi di storia, di economia, scienze sociali urbanistica e governo del terriorio, tra i passatempi il gioco delle carte.