Obiettivi e finalità
Alla Regione compete la formulazione di indirizzi di programmazione dell'intera rete ospedaliera, affinché sia orientata ad un livello fortemente specialistico e tecnologico, organizzata per far fronte alle patologie acute, e che operi efficacemente in stretto collegamento con il territorio.
L'erogazione dei servizi prevede che l'utente, indipendentemente dal punto di accesso al sistema, sia instradato (attraverso protocolli predefiniti) tra i nodi della rete ospedaliera, per essere affidato alla struttura in grado di erogare al meglio le cure necessarie.
Anche nell'ambito ospedaliero, la Regione si è posta l'obiettivo di promuovere la "Sanità di Iniziativa", secondo cui i servizi e i professionisti sanitari non possono più aspettare che un cittadino si presenti ad essi in occasione del peggioramento della condizione di salute, ma devono sapere andare incontro ai bisogni di salute dei cittadini. Si tratta quindi di un nuovo approccio organizzativo che assume il bisogno di salute prima dell'insorgere della malattia e che organizza un sistema che accompagna il cittadino, favorendo lo sviluppo di condizioni che permettono di mantenere il livello di salute il più alto possibile.
Sistema di governance
La Regione attua le proprie politiche di concerto con le Aziende USL, le Aziende ospedaliere e le strutture private convenzionate. Le attività dei diversi soggetti vanno a comporre la rete complessiva dell'offerta ospedaliera (sia per le prestazioni in regime di ricovero che ambulatoriali) che si realizza attraverso accordi contratto stipulati dalle aziende sanitarie locali sulla base del fabbisogno espresso dal bacino di utenza di riferimento. La rete ospedaliera trova una sua declinazione all'interno dell'Area vasta alla quale è demandata la formulazione degli indirizzi di programmazione in attuazione delle strategie regionali. Ad oggi, la Toscana dispone di 41 strutture di ricovero pubbliche e di 29 strutture private accreditate per un totale di 14.672 posti letto; nel 2010 i ricoveri effettuati sono stati 483.662.
Per la realizzazione delle strutture edilizie ospedaliere, il sistema sanitario toscano si è avvalso del project financing, uno strumento di partenariato pubblicoprivato che, a fronte della scarsità di risorse pubbliche, consente di coinvolgere soggetti e capitali privati nella realizzazione e gestione di opere pubbliche o di pubblica utilità. In alcuni casi inoltre il finanziamento degli interventi è ottenuto tramite la vendita del patrimonio immobiliare delle ASL e delle AOU non utilizzabile per finalità aziendali.
Strumenti (leggi e programmi regionali)
▪ Piano sanitario regionale 2008-2010
Risorse attivate
(v. Tab. Risorse attivate assistenza ospedaliera)
I temi di rilievo
Investimenti sanitari
In questi anni è proseguito il completamento del programma di investimenti sanitari per l'ammodernamento, lo sviluppo, la riorganizzazione e la semplificazione della rete ospedaliera toscana avviato negli anni '90; l'investimento globale ammonta a quasi 1,5 miliardi. Tale processo ha portato alla riduzione del numero degli ospedali da 93 agli attuali 41. La Toscana è oggi la regione con il patrimonio immobiliare sanitario più moderno d'Italia, dove si sono realizzati gli investimenti più consistenti e dove si sono rinnovate tutte le strutture sanitarie; ciò ha consentito di disporre di una rete ospedaliera efficiente, accogliente, a risparmio energetico ed ecosostenibile.
Sono proseguiti i progetti riqualificazione delle 4 aziende ospedaliero-universitarie iniziati negli anni precedenti: il riordino delle strutture di Careggi; il trasferimento presso il presidio ospedaliero di Cisanello di tutte le attività della Azienda ospedaliera Pisana (investimento di 300 milioni di cui 72,3 milioni di risorse del Programma straordinario degli investimenti, 30,7 di risorse statali trasferite alla Regione); la realizzazione del nuovo DEA dell'Azienda ospedaliera Senese (investimento 29,8 milioni di cui 15,7 milioni di risorse del Programma straordinario degli investimenti; a luglio 2011 è stato inaugurato il nuovo Pronto soccorso delle Scotte a Siena).
È stata avviata la realizzazione dei 4 nuovi ospedali provinciali di Lucca, Apuane (Massa e Carrara), Pistoia e Prato che verranno attivati nel corso del 2013; il costo complessivo è di 657 milioni, finanziati con 169 milioni di risorse statali (trasferite alla Regione), 298 milioni di risorse delle Aziende sanitarie, 199 milioni a carico dell'impresa privata. Per gli ospedali di Prato, Pistoia e Lucca sono conclusi i lavori strutturali e sono in corso quelli impiantistici; per l'ospedale delle Apuane sono terminati i lavori di bonifica dell'area e sono iniziati i lavori strutturali.
Nel 2010 è iniziato il processo per l'ampliamento dell'ospedale di Grosseto e per la realizzazione di un nuovo ospedale a Livorno (costo per 282 milioni, di cui 185 a carico dell'ASL di Livorno, 82 provenienti da risorse private e 15 dal Comune di Livorno).
Nel marzo 2011 è stato inaugurato il nuovo polo chirurgico ad alta tecnologia dell'ospedale San Donato di Arezzo, che comprende quattro sale operatorie una delle quali equipaggiata con il robot "Da Vinci" per la chirurgia multidisciplinare (un'altra è destinata alla chirurgia mininvasiva e utilizza 2 laser oculistici avanzati); oltre al contributo di 2 milioni messo a disposizione dal CALCIT, il polo chirurgico è stato realizzato con un investimento da parte dell'ASL per oltre 5 milioni.
Nel 2010 è inoltre proseguito il processo (iniziato nel 2008) di rinnovo e potenziamento del parco tecnologico (macchinari tecnologicamente avanzati quali TAC e Risonanze magnetiche di ultima generazione, Mammografi digitali, acceleratori lineari, PET TAC, Tomotherapy ecc.) finanziato con risorse regionali per 300 milioni per il triennio 2008-2010; in tale ambito sono previsti per il 2011-2013 ulteriori 300 milioni, successivamente incrementati a 650; è stato inoltre creato un fondo rotativo di 150 milioni annui per anticipare alle ASL/AOU le risorse che venissero a mancare per ritardi nella vendita del patrimonio immobiliare.
È proseguito il processo di riqualificazione e miglioramento delle principali strutture di Pronto soccorso (con particolare attenzione agli spazi di accoglienza e di triage), oltre a numerosi e diffusi interventi finalizzati ai processo di rinnovo, ampliamento o trasformazione di tutte le altre strutture ospedaliere toscane.
Significative quote di investimenti inoltre sono state dedicate al completamento della rete territoriale attraverso la ristrutturazione o la nuova realizzazione di strutture per le attività distrettuali per attività amministrative, l'adeguamento e riqualificazione di RR.SS.AA., interventi finalizzati al completamento della rete per l'elisoccorso ed al completamento della rete delle strutture residenziali per le cure palliative.
Ospedale per intensità di cura
Con il modello "Ospedale per intensità di cura", si sono poste le basi per rileggere l'assetto organizzativo dell'ospedale, adeguandolo da un lato ai cambiamenti degli ultimi decenni sul versante demografico ed epidemiologico, dall'altro perseguendo soluzioni in grado di assicurare il miglior utilizzo delle risorse disponibili.
Lo scopo è quello di ridefinire i vari passaggi che compongono il percorso del paziente all'interno di un unico sistema articolato ed organizzato per dare risposte di complessità diversificata a bisogni di differente entità. Tale processo di cambiamento è stato avviato, pur con un differente stato di avanzamento, in tutte le aziende sanitarie.
Sono attualmente presenti nel territorio regionale esperienze avanzate di aree di degenza multidisciplinare, sia in ambito medico che chirurgico, che consentono un utilizzo flessibile dei posti letto in relazione alla domanda effettiva e quindi ai reali bisogni dei pazienti. Il ridisegno dei modelli organizzativi ha inoltre consentito lo sviluppo di esperienze avanzate di assistenza infermieristica personalizzata.
Pronto soccorso
Il Pronto soccorso ha rappresentato un ambito di grandi investimenti. La "porta di accesso" all'ospedale è stata oggetto di consistenti azioni di miglioramento per dare risposta alle criticità che storicamente si registrano in questa tipologia di servizi. Il piano di intervento attuato ha affrontato in maniera organica le varie fasi del processo all'interno del PS: dall'accoglienza, alla prioritarizzazione e alla qualità delle risposte assistenziali.
È proseguito l'impegno per individuare soluzioni organizzative in grado di diminuire le attese per i codici di bassa priorità prevedendo, con la sperimentazione del modello "see & treat", un percorso facilitato di accesso alle strutture del PS dedicato espressamente alle situazioni di minore urgenza (1 milione le risorse regionali). Il modello introduce un percorso professionale differenziato, attribuendo alla competenza infermieristica, per alcune tipologie d'urgenza, la gestione di alcune patologie ritenute appropriate e l'invio del paziente allo specialista attraverso un percorso facilitato (percorsi "Fast Track").
Ad agosto 2011 è stato approvato il "Net-VisualDEA": progetto sperimentale di innovazione gestionale per il miglioramento del flusso del paziente fra Pronto soccorso e aree di degenza che attraverso la visualizzazione in tempo reale dello status del paziente proponga una nuova modalità di gestione del flusso dei pazienti (540 mila euro le risorse attivate).
Registro unico di prenotazione
Negli ultimi anni la situazione delle liste di attesa è notevolmente progredita, grazie anche a specifici progetti fra i quali il registro unico di prenotazione per gli interventi chirurgici negli ospedali toscani. Lo scopo è quello di garantire tempi di attesa uguali sia a chi sceglie il regime ordinario, sia a chi opta per la prestazione intramoenia. L'attesa per un intervento chirurgico non può superare i tre mesi, un mese per gli interventi oncologici; in caso contrario al paziente sarà rimborsato il costo dell'operazione eseguita in una struttura privata non convenzionata. Un numero verde regionale (per la cui realizzazione la Regione ha destinato 250 mila euro per gli anni 2009-2010) è in grado di aiutare il cittadino ad individuare la disponibilità della prestazione dando una risposta entro 7 giorni lavorativi. Le Aziende sanitarie toscane hanno presentato un progetto riorganizzativo ottenendo un finanziamento regionale complessivo di 24 milioni, negli anni 2009-2010, interamente attivato.
Prospettive per il futuro
La Regione intende potenziare ulteriormente il concetto di rete che opera nei vari presidi ridefinendo le funzioni delle varie strutture che compongono l'offerta complessiva, assicurando lo sviluppo ed il potenziamento delle competenze specialistiche. Anziché duplicare le strutture, saranno sempre più i professionisti a muoversi all'interno della rete per poter incontrare i bisogni dei cittadini.
L'ospedale diventa il presidio di riferimento per i casi acuti più complessi, integrato con i servizi territoriali in modo da assicurare la più completa continuità delle cure. L'obiettivo della Regione è di consolidare e sviluppare il modello organizzativo per intensità di cure, capace di dare risposte personalizzate alle cure dei pazienti. L'integrazione della programmazione sanitaria e sociale rappresenta l'occasione per sfruttare al meglio le sinergie concrete che si possono realizzare nei contesti territoriali.
Nell'ambito degli investimenti, la Regione proseguirà la riqualificazione e l'ammodernamento delle strutture ospedaliere esistenti e la realizzazione dei 4 nuovi ospedali di Lucca, Pistoia, Prato e Massa Carrara, a cui si aggiunge il progetto del nuovo ospedale di Livorno. Ulteriori investimenti saranno previsti coerentemente alla riorganizzazione dell'offerta ospedaliera.