Aggiornamento in: Ambiente Biodiversità

Area protetta per i delfini: in Toscana il più grande sito del Mediterraneo

Istituito il nuovo sito di importanza comunitaria dedicato al tursiope

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Delfino tursiop (scattata da Romani Baino di Apat)

Tursiops truncatus (foto R. T. Baino di Arpat)

È stato ufficialmente istituito, con Deliberazione del Consiglio Regionale 2 del 14 gennaio 2020, il nuovo Sito di Importanza Comunitaria (Sic) dedicato al tursiope e denominato “Tutela del Tursiops Truncatus” (codice Natura 2000 IT5160021), inaugurando così nel mare toscano un'area protetta dedicata a questo mammifero marino. Il percorso di approvazione del Sic è stato realizzato di concerto con la Capitaneria di Porto di Viareggio, il Comune di Viareggio, il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, Arpat e l’Università di Siena

L'atto nasce da una larga condivisione , frutto di un percorso positivo di concertazione con gli attori locali che ha soddisfatto tutti, dagli enti ai portatori di interessi, e fra questi i pescatori e le associazioni ambientaliste. Si tratta di un ulteriore passo avanti nella direzione della salvaguardia della biodiversità, un altro tassello per la tutela dei cetacei e delle tartarughe marine e più in generale dell'ecosistema marino

Complessivamente si tratta del più grande sito nel Mediterraneo per la protezione del tursiope. Il Sic a mare riguarda infatti il triangolo che si estende tra i Comuni di Pietrasanta e Piombino e si spinge fino a comprendere le isole di Gorgona, Capraia e le Secche della Meloria, per una superficie di oltre 3.740 chilometri quadrati, considerando che le due Isole e la Meloria erano già state designate nel 2016. Il Sic è inoltre totalmente incluso nell'area marina specialmente protetta (Aspim) denominata “Santuario Pelagos”, istituita con legge 391 dell'11 ottobre 2001

La perimetrazione del nuovo sito marino è consultabile sul portale GEOscopio e scaricabile in formato shapefile nella sezione Cartoteca

Il Sic discende dalla direttiva "Habitat", recepita in Italia a partire dal 1997, che nasce dall'idea che alla protezione delle singole specie debba necessariamente essere legata la protezione degli habitat in cui le stesse specie vivono. Scopo della direttiva è quindi contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo

Ora questa proposta di nuova designazione sarà verificata e confermata dai competenti uffici del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e da quelli della Commissione europea, che eventualmente procederanno, in attuazione della direttiva 92/43/CE “Habitat”, al recepimento nei relativi elenchi

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Aggiornato al:
04.02.2020
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23872322