Appalti, obblighi informativi e di pubblicità: cosa cambia dal primo luglio 2023

Con una comunicazione inviata a tutti i Rup della Toscana, l'Osservatorio regionale dei contratti pubblici informa circa le modalità operative introdotte dal decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023, in vigore dal primo aprile ma di fatto efficace dal primo luglio 2023, in materia di pubblicità e trasparenza.

L'articolo 229 del decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023 "
Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici" stabilisce che detto decreto legislativo diverrà operativo - e quindi le sue disposizioni acquisteranno efficacia - solo a partire dal 1° luglio 2023.

E' quindi importante sapere cosa cambierà per gli obblighi informativi a fini di monitoraggio ed obblighi di pubblicità in materia di contratti pubblici, a partire dal primo luglio 2023, per effetto del decreto legislativo 36/2023.

L'Osservatorio regionale dei contratti pubblici della Regione Toscana ha per questo inviato a tutti i Responsabili unici di progetto (Rup) delle stazioni appaltanti di tutta la Toscana la seguente comunicazione, che richiama, in cinque punti (da A a E), le novità e le modalità operative per ottemperare agli obblighi di pubblicità nei processi di appalto pubblico:

A) Programmazione dei lavori e programmazione degli acquisti di forniture e servizi

B) Richiesta Codice identificativo gara (Cig)

C) Pubblicità atti, bandi, avvisi ed esiti

D) Monitoraggio Contratti pubblici

E) Elenco trasparenza
 

A) Programmazione dei lavori e programmazione degli acquisti di forniture e servizi

A seguito del comunicato del Ministero delle Infrastrutture n 6213 del 30 giugno 2023, il sistema Servizio Contratti Pubblici e con esso, per necessario allineamento, il sistema SITAT di   questo Osservatorio, sarà adeguato alle disposizioni di cui art. 37 e  allegato I.5 del decreto legislativo 36/2023 per la sola programmazione di lavori e di acquisti di beni e servizi relativa al triennio 2024-2026.

Il programma dei lavori 2023-2025 ed il programma degli acquisti 2023-2024, anche qualora non ancora approvati alla data di efficacia del decreto legislativo 36/2023, nonché i relativi eventuali aggiornamenti in corso d’anno, devono continuare ad essere redatti e pubblicati secondo le regole di cui all’articolo 21 del precedente Codice decreto legislativo 50/2016.

Link https://www.serviziocontrattipubblici.it/SPInApp/


B) Richiesta Codice identificativo gara (Cig)

La qualificazione delle stazioni appaltanti è obbligatoria dal 1° luglio 2023 in base al nuovo Codice degli Appalti, con il blocco del rilascio del CIG  per le stazioni appaltanti non qualificate che intendano effettuare affidamenti di contratti di lavoro di importo superiore a 500mila euro e di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, mentre non sarà necessaria la qualificazione per effettuare ordini sugli acquisti messi a disposizione delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori.

Per ogni altra indicazione si rimanda ai link

Restano inalterate le altre disposizioni in materia fra le quali si ricorda l’obbligatorietà del CIG   (in luogo dello Smart Cig) e conseguentemente del monitoraggio  (trasmissione aggiudicazione e successive) per tutte le procedure di importo inferiore a 40 mila euro collegate a progetti ammessi a finanziamento Pnrr.

 


C)  Pubblicità atti, bandi, avvisi ed esiti

Ai sensi delle disposizioni transitorie di cui all’articolo 225 comma 1 penultimo periodo del decreto legislativo 36/2023, “fino al 31 dicembre 2023 continuano le pubblicazioni sulla piattaforma del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” e pertanto di quelle di cui all’art.29 comma 1 e 2 del precedente decreto legislativo 50/2016, che le stazioni appaltanti della Regione Toscana sono tenute ad effettuare tramite il sistema SITAT all'Osservatorio regionale della Regione Toscana.

Si precisa altresì che resta invariato l’elenco dei atti (bandi, esiti ed altri avvisi) oggetto di pubblicazione anche in considerazione dell’efficacia a decorrere dal primo gennaio 2024 dei provvedimenti Anac di cui alle delibere Anac del 20 giugno 2023:

Link:

https://www.anticorruzione.it/consulta-i-documenti?q=&type=119160&sort=ddm__Dataclu0_String_sortableDESC 

https://www.anticorruzione.it/-/obblighi-informativi-verso-l-autorit%C3%A0


D)  Monitoraggio Contratti pubblici

Con il nuovo codice restano vigenti, fino a diversa determinazione, gli obblighi informativi verso Anac.

Fra questi si sottolinea in particolare che gli obblighi di monitoraggio dei Contratti pubblici, ovvero della trasmissione delle cosiddette “schede” (di esito, adesione e aggiudicazione e delle successive fasi ed eventi sino alla conclusione del contratto) continuano ad applicarsi fino al 31 dicembre 2023 ai sensi della norma transitoria dell’art. 225 comma 2 del D.Lgs.36/2023 in quanto disposte dall’articolo 213 comma 9 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti in vigore prima del nuovo Codice 36/2023) cod, interamente vigente sino a tale data anche per quanto attiene alle modalità di trasmissione tramite i sistemi delle sezioni regionali dell’Osservatorio (SITAT per la sezione Toscana) di cui allo stesso articolo.

Quanto sopra anche in considerazione dell’efficacia a decorrere dal primo gennaio 2024 della delibera Anac 261 del 20 giugno 2023 recante “Individuazione delle informazioni che le stazioni appaltanti sono tenute a trasmettere alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

Si coglie l’occasione per ricordare che gli obblighi di trasmissione delle cosiddette “schede”(di esito, adesione e aggiudicazione e delle successive fasi ed eventi sino alla conclusione del contratto) restano obbligatorie anche per gli affidamenti collegati a progetti del Piano nazionale resilienza e recupero (Pnrr) in quanto non sostituite dagli adempimenti effettuati tramite il sistema ReGis.


E) Elenco trasparenza (ex legge 190/2012)

Ai sensi dell’articolo 226 (Abrogazioni e disposizioni finali) del decreto legislativo 36/2023, e nello specifico del comma 3 lettera d), è abrogato l’articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012.

Non è pertanto più dovuta la redazione, la pubblicazione e la comunicazione ad ANAC del cosiddetto “elenco 190” comprendente le informazioni di cui a tale norma, che era effettuata entro il 31 gennaio di ogni anno.
Il modulo SITAT-190 del sistema informativo di questo Osservatorio resterà comunque attivo per tutti i possibili ulteriori usi.

Quanto sopra anche in considerazione dell’efficacia a decorrere dal primo gennaio 2024 della Anac 264 del 20 giugno 2023 recante “di cui all’articolo 28, comma 4, del decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023 recante individuazione delle informazioni e dei dati relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle procedure del ciclo di vita   dei   contratti  pubblici che rilevano ai fini dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 33 del 14 marzo 2013”.
 

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Aggiornato al:
04.07.2023
Article ID:
160254526