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Annuario statistico Toscana 2009 sezione 'Popolazione'

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L'Annuario statistico regionale Toscana 2009 contiene una sezione dedicata alla Popolazione: scarica il testo integrale e le tavole dei dati in xls della sezione

La sezione dell'annuario statistico si apre con la presentazione di alcune tavole di dati che rappresentano l'attività Istat nel settore della produzione di statistiche territoriali sulla popolazione.
Dopo il rilascio dei dati definitivi strutturali del XIV Censimento generale della popolazione e delle abitazioni (effettuato il 21 ottobre 2001), viene riportato a regime sia il rilascio annuale di stime per sesso, età e stato civile, sia il bilancio demografico della popolazione, entrambe a livello territoriale comunale.
La base per le stime di popolazione è fornita dai dati che ciascuna Anagrafe comunale trasmette all'Istat per permettere la realizzazione della Rilevazione della popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile al 31 dicembre (mod.Istat/Posas), avviata la prima volta nel 1992.

Il modello di rilevazione viene compilato sulla base del conteggio delle schede individuali di residenza, conservate nell'anagrafe del comune alla data del 31 dicembre. Si tratta, dunque, d'informazioni provenienti da registri di natura prettamente amministrativa che, prima di poter essere rilasciate, richiedono alcune necessarie verifiche metodologiche.
Nel ricordare la rilevanza, amministrativa e statistica, dei registri di popolazione, va pure ricordato che essi non sempre rispecchiano perfettamente la situazione reale della distribuzione territoriale della popolazione. Per diversi motivi, la distanza tra fonte amministrativa e dato statistico è,infatti, significativamente rilevabile in alcune situazioni, ma questo comunque non impedisce che nella maggioranza dei casi la distorsione del dato amministrativo possa essere ricondotta entro termini statisticamente accettabili, e in ogni caso gestibili ai fini della produzione di stime attendibili.

Nel caso specifico della rilevazione Posas, le procedure di controllo e correzione sono tali che, fra i dati inviati dai Comuni e quelli valicati e rilasciati dall'Istat il passaggio non è automatico. In altre parole, i dati statistici qui pubblicati non corrispondono (sempre) alla meccanica sommatoria di dati amministrativi. Al contrario, le stime su scala comunale vengono compiute sulla base di criteri di valutazione statistici, d'affidabilità e coerenza complessiva, del dato aggregato puramente amministrativo fornito dalle Anagrafi. In particolare, le stime pubblicate coincidono con le cifre fornite dai Comuni stessi – e pubblicate annualmente dall'Istat in "Popolazione e movimento anagrafico dei comuni" – per quanto riguarda i totali di popolazione, ma non necessariamente per quanto concerne la struttura per età e stato civile.

La determinazione del bilancio demografico della popolazione avviene in base alle risultanze della rilevazione su Popolazione e movimento anagrafico dei comuni. Il calcolo è effettuato sulla base dei dati relativi al movimento naturale, iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte, e dei dati relativi al movimento migratorio, iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza. In particolare i dati vengono raccolti dall'Istat presso i singoli Comuni mediante le due rilevazioni, una mensile ed una annuale, che si effettuano utilizzando rispettivamente i modelli Istat D.7.B e Istat P.2. L'ammontare
della popolazione residente alla fine di ciascun anno è ottenuta, per ciascun Comune,aggiungendo al dato definitivo della popolazione residente rilevata al Censimento del21 ottobre 2001, i saldi naturali e migratori relativi al periodo intercorrente tra il 21 ottobre2001 e la fine dell'anno considerato.

Il movimento della popolazione residente è costituito dal movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatesi nei Comuni durante l'anno considerato. Rispetto al movimento naturale, le iscrizioni riguardano i nati da genitori iscritti nell'anagrafe della popolazione residente del Comune, anche se la nascita è avvenuta in altro Comune o all'estero, purché siano pervenuti i relativi atti per la trascrizione; analogamente, le cancellazioni riguardano i morti già iscritti nell'anagrafe della popolazione
residente del Comune, anche se deceduti in altro Comune o all'estero, purché i relativi atti siano pervenuti per la trascrizione. Tutti i dati relativi al movimento anagrafico sono calcolati in base alla data di registrazione in anagrafe. Pertanto, per ciascun evento, si può verificare uno sfasamento temporale tra la data in cui si verifica e quella in cui è trascritto in anagrafe. Lo sfasamento temporale è maggiore quando l'evento si verifica in altro comune o, ancor più,all'estero.

Relativamente al movimento migratorio, le iscrizioni riguardano le persone trasferitesi nel Comune da altri Comuni o dall'estero; le cancellazioni riguardano le persone trasferitesi in altro Comune o all'estero. A questi
si aggiungono gli iscritti ed i cancellati per altro motivo. I trasferimenti da un Comune ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. Anche i trasferimenti da e per l'estero sono rilevati nel momento in cui viene definitala pratica. Per le prime è infatti necessaria la verifica della dimora abituale del richiedente effettuata da parte del comune. Gli iscritti ed i cancellati per altri motivi riguardano in particolare le rettifiche post-censuarie.
Si tratta di pratiche di regolarizzazione per tutte quelle persone che non sono state censite, ma erano effettivamente
residenti, e già iscritte in anagrafe (iscritti per altri motivi) o che sono state erroneamente censite come residenti ma che non volevano o non potevano essere iscritte nell'anagrafe del comune nel quale erano state censite (altri cancellati). Tra queste sono comprese anche le iscrizioni di persone erroneamente cancellate e poi ricomparse e le cancellazioni di persone dovute a irreperibilità o alla mancanza dei requisiti necessari al rinnovo dell'iscrizione in anagrafe (esempio: stranieri a cui non è
stato rinnovato il permesso di soggiorno).

In analogia alle due rilevazioni sopra descritte, l'Istat effettua il calcolo del Movimento annuale della popolazione straniera residente e la Rilevazione della popolazione residente comunale straniera per sesso e anno di nascita.

Il quadro della popolazione straniera presente in Toscana può essere completato avvalendosi dei dati relativi ai cittadini stranieri in possesso di un valido permesso di soggiorno, di fonte Ministero dell'Interno, che l'Istat elabora e diffonde a partire dai primi anni '90. Questa elaborazione consente di quantificare gli stranieri regolarmente presenti nel nostro Paese all'inizio di ciascun anno, mediante l'individuazione dei permessi di soggiorno che alla data di riferimento risultano in vigore e di quelli che, seppure scaduti,vengono successivamente prorogati, e che pertanto sono riconducibili a cittadini
stranieri da considerare regolarmente presenti.

Un approfondimento del fenomeno relativo alla natalità si ha attraverso la presentazione dei principali indicatori di fecondità:
- il TFT (numero medio di figli per donna)
- l'età media dei genitori alla nascita
- l'età media alla nascita per le donne residenti nel complesso e distinte per cittadinanza.
Questi indicatori sono calcolati dall'Istat avvalendosi dei risultati della Rilevazione individuale degli iscritti in anagrafe per nascita (modello Istat P.4), attivata a partire il 1° gennaio 1999. Questo processo di produzione ha una buona rispondenza a livello di copertura sul totale dei nati ricavabile dagli archivi anagrafici (modello Istat.P2. Movimento e calcolo della popolazione residente).

I dati relativi alle caratteristiche demografiche e sociali dei decessi presentati in questa sezione dell'annuario statistico 2009 fanno riferimento alla Indagine annuale sulle cause di morte, che rileva tutti i decessi verificatisi in Italia, riferiti al complesso della popolazione presente. L'indagine viene effettuata attraverso l'utilizzo dei modelli Istat/D.4 e D.5 (scheda di morte oltre il primo anno di vita per maschio e femmina), Istat/D.4 bis e D.5 bis (scheda di morte nel primo anno di vita per maschio e femmina). Sui modelli sono riportate le notizie relative al decesso, fornite dal medico curante o necroscopo, e di cui si illustrano i risultati nel Capitolo 5 dedicato alla Sanità; e le informazioni di carattere demografico e sociale, fornite dall'ufficiale di Stato Civile del Comune di decesso.

Altra rilevazione di fonte Stato Civile è quella sui matrimoni; questa è stata istituita dall'Istat già nel 1926. L'indagine, individuale ed esaustiva, ha per oggetto tutti i matrimoni della popolazione presente e consente di analizzare il fenomeno della nuzialità in relazione alle principali caratteristiche socio-demografiche degli sposi. La sua realizzazione si basa sul modello Istat D.3 compilato dall'Ufficiale di Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato. Il modello è diviso in due parti: la prima rileva le notizie sul matrimonio, la seconda quelle sugli sposi. Per ciascun evento, nella
sezione dedicata al matrimonio si rilevano: la data, il rito di celebrazione (religioso o civile), il comune di celebrazione e il regime patrimoniale scelto dagli sposi (comunione o separazione dei beni).
Le notizie rilevate per ciascun sposo riguardano: la data di nascita,il comune di nascita, il comune di residenza al momento del matrimonio, il luogo di residenza futura degli sposi, lo stato civile precedente, il grado di istruzione, la condizione professionale, la posizione nella professione, il ramo di attività economica, la cittadinanza. Le modifiche più recenti al modello sono state effettuate nel 1995, con l'inserimento della variabile sul regime patrimoniale e nel 1997 con il perfezionamento dell'informazione sulla cittadinanza, chiedendo di specificare, quando italiana, se "per nascita" o "acquisita".

Congiuntamente alle informazioni sui matrimoni, in questa sezione vengono proposte anche alcune tavole relative alle separazioni e ai divorzi. Le indagini sulle separazioni e sui divorzi sono condotte dall'Istat presso i 165 tribunali civili del Paese, con riferimento ad ogni singolo procedimento concluso dal punto di vista giudiziario nell'annodi osservazione. I modelli di rilevazione utilizzati sono i modelli Istat M.252 perle separazioni e Istat M.253 per i divorzi.
I quesiti inseriti nei modelli di rilevazione riguardano:
a) gli aspetti procedurali e giudiziari;
b) i provvedimenti economici;
c) sesso, età e affidamento dei figli minori;
d) alcune notizie di carattere demo-sociale come la data, il rito di celebrazione, il regime patrimoniale del matrimonio, il numero di figli nati dall'unione, e le caratteristiche dei coniugi.
La compilazione dei modelli è a cura della cancelleria del tribunale che provvede a spedirli all'Istat con cadenza trimestrale.

I dati indicati nei punti a, b e c sono acquisiti direttamente dal fascicolo del procedimento, mentre le notizie di carattere demo-sociale (punto d), laddove nonpresenti nel fascicolo processuale, sono richieste ai coniugi o ai loro legali. L'indagine sulle separazioni personali dei coniugi è iniziata nel 1969, quella sui divorzi nel 1971, in concomitanza con l'entrata in
vigore della legge n. 898 del 1° dicembre 1970 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio).
I questionari delle due rilevazioni hanno subito, nel corso degli anni, alcune variazioni a seguito delle modifiche normative succedutesi nel tempo e della necessità di renderli sempre più aderenti agli aspetti di natura socio-demografica e ai maggiori fabbisogni conoscitivi.

 

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10.06.2020
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