Essere amici di un museo è bello. Essere amici dei tanti musei che sono sul territorio è ancora più bello; penso sia lo stesso per i musei che, a loro volta, hanno tanti amici. Anche il Museo di Venturino Venturi a Loro Ciuffenna ha moltiamici e anch’io sono andato a trovarlo, lì vicino al fiume Ciuffenna.
Sentimenti di ricerca appassionata non potevano che avvenire attraverso le parole ell’artista, tra i suoni della natura e le note del violino di Chiara Tommasoni. Lorella Serni, regista, insieme alla “padrona di casa” Lucia Fiaschi, ha creato uno spettacolo teatrale, o meglio un percorso teatrale, che si è dipanato tra le stanze di lavoro di Venturino e le
sue opere, coinvolgendo emotivamente gli amici del museo venuti a trovarlo, che hanno seguito le voci come in una processione, e come in una processione si sono fermati alle varie “stazioni”, dove gli attori del Gruppo Teatrale Argoreuti di Firenze (Elisabetta Cavigli, Elena Maltese, Antonella Nardi, Valentina Nucciotti, Flavia Pezzo, Rafael Porras Montero, Michele Rossi e Maddalena Simonetti) hanno interpretato le parole, posseduto i “Desideri” di Venturino, inondando la “casa” dei pensieri dell’artista lorese con professionalità e passione, come appunto si fa tra amici.
Alla fine le ciliegie di maggio hanno soddisfatto anche il palato e aiutato lo scambio di impressioni tra i presenti, mentre fuori, nel giardino, le due massicce figure bronzee di Venturino Venturi, come i massi del fiume Ciuffenna, silenziose ascoltavano le nostre voci; poco lontano, nello sfondo, la scultura sonora di Andrea Dami sembrava aspettare
che qualcuno pizzicasse le sue corde e battesse, con il ritmo del cuore, sulle sue quadrangolari lastre musicali, mentre a sorpresa un inaspettato gabbiano pigramente risaliva la corrente del fiume.
Una piacevole iniziativa da ripetere, come succede tra amici veri.