Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste si compone di una banca dati e dei materiali di corredo (documentari, iconografici, video) correlati agli episodi censiti.
Nella banca dati sono state catalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Repubblica Sociale Italiana in Italia dopo l’8 settembre 1943, a partire dalle prime uccisioni nel Meridione fino alle stragi della ritirata eseguite in Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige nei giorni successivi alla liberazione. L’elaborazione su base cronologica e geografica dell’insieme dei dati censiti ha consentito la definizione di una ‘cronografia della guerra nazista in Italia’, che mette in correlazione modalità, autori, tempi e luoghi della violenza contro gli inermi sul territorio nazionale.
L’indagine storica è stata condotta a livello locale da un gruppo di oltre 90 ricercatori, che si è avvalso – oltre che dei risultati delle precedenti stagioni di ricerca, relativi in particolare a Puglia, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte – di tre serie di fonti comuni a livello nazionale: la banca dati degli episodi di violenza sui civili compiuti durante l’occupazione tedesca in Italia, elaborata dalla Commissione storica italo-tedesca sulla base delle relazioni dei carabinieri reperite presso l’Archivio dell’ufficio storico dello stato maggiore dell’esercito e l’Archivio storico dei carabinieri di Roma; il Registro generale delle denunce per crimini di guerra raccolte a partire dal 1945 presso la Procura Generale Militare di Roma (illegalmente archiviate nel 1960), reperito dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti (XIV Legislatura); le sentenze e i fascicoli dei procedimenti giudiziari dibattuti presso i Tribunali militari nel corso dell’ultima stagione processuale (dal 1994 ad oggi).
Stragi nazifasciste in Toscana
Fin dalla primavera e, con maggiore intensità, nell'estate del 1944, la Toscana subì una vera e propria "guerra ai civili", allorchè le forze armate germaniche procedettero in modo sistematico a rastrellamenti, rappresaglie e massacri indiscriminati e rivolti principalmente contro la popolazione civile. La banca dati delle stragi nazifasciste in Toscana nasce dalla ricerca coordinata presso l'Università di Pisa dal prof. Paolo Pezzino (2000-2002) e ampliata dal dott. Gianluca Fulvetti (2004-2007). La banca dati censisce oltre circa 3600 vittime civili uccise in oltre 200 episodi di strage con più di due morti. I dati saranno progressivamente integrati sulla base di ricerche in corso.