L'inquinamento elettromagnetico associato alle alte frequenze è quello generato, per lo più, dagli impianti per radio telecomunicazione e radio localizzazione. In particolare viene preso in considerazione il range delle radiofrequenze comprese tra 100 KHz e 300 MHz.
Un impianto per radio telecomunicazione può essere considerato come un sistema la cui funzione è quella di emettere verso l'esterno, sotto forma di onda elettromagnetica, segnali elettrici contenenti informazione.
Le modalità di trasmissione sono di tipo:
- broadcasting: l'antenna diffonde il segnale su una vasta zona, da un punto emittente a molti punti riceventi. Ne sono un esempio gli impianti di radiodiffusione televisivi e sonori, e le stazioni radiobase (SRB) per la telefonia cellulare; -
- direttiva: l'antenna diffonde il segnale tra due punti generalmente in vista. Tipico è l'esempio dei ponti radio.
Gli impianti di radiodiffusione televisivi e sonori sono di norma collocati in punti elevati del territorio, al di fuori dei centri abitati, e coprono bacini di utenza che interessano anche più province. La loro potenza è spesso superiore al kW. Non mancano però situazioni critiche, nelle quali tali impianti sono posti in prossimità di abitazioni o di altri edifici come scuole, ospedali, uffici ecc., oppure in zone di particolare interesse storico, paesaggistico e ambientale.
Le stazioni radio base (SRB) sono installate su appositi tralicci, in modo che il segnale venga irradiato su una parte del territorio definita cella. La potenza, di alcune decine di Watt, è tale da non creare interferenza fra le celle. Essendo poste di norma nei centri abitati, le SRB sono quelle che generano nella popolazione maggiori preoccupazioni. Ma, in generale a causa delle non elevate potenze utilizzate e soprattutto grazie alle valutazioni preventive effettuate in sede di autorizzazione, questa tipologia di impianti non crea particolari problemi di inquinamento. In proposito, va ricordato che i limiti vigenti di esposizione ai campi elettromagnetici sono quelli stabiliti dal DPCM 08/07/2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione, degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz."