A Bagnone un progetto di imprenditoria agricola contro lo spopolamento

Beneficiario: Filippo Volontè (Tenuta Ca' Bianca) - Massa e Carrara

Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022. Pacchetto Giovani 2015:

  • aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori (misura 6.1)
  • investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore (misura 4.1.2)

Importo: contributo erogato, comprensivo di premio, 180.000,00 euro

Durata: 2015 - 2019

 

Il progetto

Bagnone è un piccolo borgo immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Tra i suoi 1.750 abitanti c’è un giovane che sta scommettendo sul futuro di questi territori, in via di spopolamento. Il suo obiettivo è quello di iniziare un percorso di imprenditoria agricola, e, soprattutto, dare una nuova vita ai terreni dove, un tempo, lavoravano i suoi adorati nonni. 

Filippo si è appena laureato in agraria quando, spinto dall’ambizione di diventare un imprenditore e mettere in pratica le conoscenze apprese durante i suoi studi, torna a Bagnone. Sin dall’inizio, la sua idea era quella di dare una nuova vita alla tenuta dei nonni: un possedimento abbandonato, ma con un grande potenziale e ben 6 ettari di terreno, un tempo popolati da vigneti e campi di grano. 

Con l’aiuto del Psr Toscana 2014-2022, Filippo è riuscito a ottenere i fondi necessari per avviare il suo progetto, facendo partire i lavori di restauro della tenuta. Questo ha permesso anche di iniziare il recupero della cantina e del fabbricato che, una volta completato, ospiterà il laboratorio di trasformazione e imbottigliamento di un prodotto nuovo, fino ad ora sconosciuto a queste terre: l’olio

Infatti, il finanziamento è anche servito a recuperare la produttività dei terreni ereditati dai nonni, che adesso, al posto del grano, ospitano vigneti e oliveti. Una volta avviata con successo la produzione dell’olio, il giovane potrà contare su una rete di vendita ristretta ma fidelizzata: un esempio di come una realtà piccola come quella di Bagnone, se sfruttata bene, possa offrire dei vantaggi alle nuove realtà agricole. 

Il contributo del Psr Toscana ha anche permesso di completare alcuni interventi fondamentali a garantire la piena ripresa della produttività di questi terreni. Il nuovo recinto protegge le colture dalle incursioni di cinghiali, daini e caprioli, e i macchinari e le nuove attrezzature permettono di svolgere le operazioni colturali con precisione e velocità, a garanzia di un processo produttivo più efficiente e, un domani, un prodotto finale più buono. 

Il presente promette bene, ma Filippo è un innovatore, e guarda al futuro. Una volta completati i lavori di restauro e messa a punto la filiera produttiva dell’olio e del vino, il suo obiettivo è quello di diversificare il reddito andando a sfruttare a pieno la tenuta e, soprattutto, implementando metodi di agricoltura più innovativi e moderni, nell’ottica di rivitalizzare l’offerta agricola di tutto il territorio. 

Come lui, d’altronde, la pensano anche altri: insieme a Filippo, ci sono altri due giovani imprenditori che stanno puntando tutte le loro energie sulla ripresa di Bagnone. Il primo, enologo, supporterà l’azienda di Filippo con una consulenza mirata a ottimizzare la qualità del suo vino. La seconda, che gestisce un B&B, diventerà insieme a lui un punto di riferimento importante per turisti e visitatori, che potranno finalmente riscoprire i tesori nascosti di questo borgo incantato. 

 

Risultati

Il coraggio di Filippo e il cofinanziamento del Psr Toscana stanno realizzando un progetto che, una volta completato, sarà in grado di garantire la ripresa sociale ed economica di un borgo che si sta spopolando. 

Il lavoro da fare è ancora molto, ma l’impegno di Filippo ha già permesso di raggiungere risultati importanti come: 

  • avviare il recupero della tenuta di famiglia, un edificio che rischiava di rimanere inutilizzato e che ora può ospitare attività economiche che rivitalizzeranno l’offerta di questi territori
  • recuperare la fertilità e produttività di terreni incolti, andando anche a salvare un patrimonio agricolo che rischiava di andare perso per sempre e combattendo l’abbandono delle aree marginali della Toscana
  • mettere le radici in una zona che si sta spopolando, attraendo altri giovani imprenditori e veicolando la ripresa di questo borgo isolato a beneficio di tutto il suo tessuto economico-sociale

 

I numeri del progetto

  • 17 nuovi macchinari acquistati 
  • 1 nuovo laboratorio di trasformazione e imbottigliamento 

 

Per maggiori informazioni: misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana

Il bando "Pacchetto giovani - aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori" del Psr Toscana 2014-2022, rientra anche in Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

https://www.youtube.com/embed/PbNZrbjNFmw

 

Parole chiave: Pacchetto giovani, investimenti, turismo, competitività, innovazione, sostenibilità

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Aggiornato al:
07.10.2022
Article ID:
73874384